cumulo casse professionali

Ops! mi era sfuggito,grazie

Posto dal sole 24 ore...non è attinente al tema, ma lascia trasparire "lo stile Inps"....


PREVIDENZA
PA, AL LAVORO FINO A 70 ANNI PER AVERE L'«ANZIANITÀ»
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Sono nata nel 1951 e sono titolare di pensione d'invalidità ordinaria Inps. Dal 2003 lavoro nella Pa, e la mia amministrazione mi metterà in quiescenza nel gennaio del 2018. Può farlo? Avrò diritto alla pensione a 67 anni e sei mesi o devo attendere di compiere 70 anni?
Si ritiene che, nel caso descritto, l'amministrazione si sia comportata in maniera legittima, provvedendo alla risoluzione del rapporto d'impiego al raggiungimento dell'età pensionabile di 66 anni e sette mesi, in quanto, per i dipendenti pubblici che non raggiungano l'anzianità contributiva minima di 20 anni di contributi, come nel caso della lettrice, il mantenimento in servizio fino a 70 anni è consentito solo a condizione che, entro tale età anagrafica, si raggiunga l'anzianità minima stessa, mentre l'interessata, dai dati riportati nel quesito, non raggiungerebbe comunque tale soglia la pensione di vecchiaia anche se il rapporto d'impiego proseguisse fino al 70° anno d'età.Infatti, la Funzione pubblica, con la circolare 2 del 19 febbraio 2015, ha stabilito che, nel caso in cui il dipendente non maturi il minimo di anzianità contributiva entro il raggiungimento dell'età anagrafica per la pensione di vecchiaia, l'amministrazione dovrà valutare se la prosecuzione del rapporto d'impiego fino a 70 anni (oltre l'adeguamento alla speranza di vita) consentirebbe al dipendente il raggiungimento del requisito contributivo (20 anni). In caso positivo, l'amministrazione dovrà proseguire il rapporto di lavoro al fine di raggiungere la predetta anzianità minima contributiva. In caso contrario, l'amministrazione dovrà risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro. Quindi, poiché la lettrice, anche se il rapporto d'impiego proseguisse fino al 70° anno d'età, non raggiungerebbe, comunque, l'anzianità minima per la pensione di vecchiaia stabilita in 20 anni di contributi, l'amministrazione non può che risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro.Inoltre, in base alla sua anzianità contributiva, la lettrice avrà diritto alla pensione di vecchiaia al compimento del 70° anno di età, da adeguare alla speranza di vita, a norma dell'articolo 24, comma 7, del Dl 201/2011, covertito in legge 214/2011. Infatti, dal 1° gennaio 2012, i soggetti per i quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, se non sono in possesso del requisito contributivo di 20 anni, possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia, al compimento dei 70 anni di età, da adeguare alla speranza di vita e con cinque anni di contribuzione “effettiva” (obbligatoria, volontaria, da riscatto).

Aggiornata la lista ENPAM e coloro i quali hanno aderito senza comunicarci la cassa di appartenenza, se il vostro nome è presente fatelo presente in modo da poter correggere ed aggiungervi alla lista giusta, grazie.

norvegia belardinelli ha scritto: Buonasera, ho visto l'elenco dei medici e non c'è il mio nome ,anche se ho mandato i dati per l'iscrizione al comitato mi chiedevo come maisaluti e grazie.

Norvegia, ci sei! al rigo quinto, ciao

Buonasera, ho visto l'elenco dei medici e non c'è il mio nome ,anche se ho mandato i dati per l'iscrizione al comitato mi chiedevo come maisaluti e grazie.

Stasera verrà postato l'elenco di coloro che si sono iscritti al comitato, ma senza segnalare la cassa d'appartenenza...invito questi colleghi a fornire le informazioni che mancano (anche un breve escursus lavorativo) in modo da arricchire la nostra banca dati.