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SESTA SALVAGUARDIA DISCUSSIONE UNIFICATA

24/03/2014 21:36#408 da giorgione
Risposta da giorgione al topic SESTA SALVAGUARDIA DISCUSSIONE UNIFICATA
Cannuli puoi trovare un interessante articolo che riassume le modifiche proposte qui.

La modifica estende ai lavoratori del settore pubblico le deroghe previste per i lavoratori privati dal comma 15-bis e consente loro di andare in pensione a 64 anni a condizione di avere perfezionato la quota 96 (60 anni e 36 di contributi, oppure 61 anni e 35 di contributi) entro il 31 dicembre 2012.

Insomma se avevi raggiunto questi requisiti entro il 2012 potresti accedere alla pensione al raggiungimento di 64 anni (a cui però devi aggiungere la stima di vita: quindi 64 anni e 3 mesi dal 2013; e 64 anni e 7 mesi dal 2016).

E' però solo un progetto di legge...dubito che passi incolume in Parlamento

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24/03/2014 21:08#405 da cannuli
Risposta da cannuli al topic SESTA SALVAGUARDIA DISCUSSIONE UNIFICATA
Salve a tutti ,
ho letto sul vostro forum che è in discussione da parte della commissione lavoro un disegno di legge per delle modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico, ed in particolare leggo che l'art,1 comma 3, recita:
L'alinea del comma 15-bis dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, è sostituito dal seguente: «In via eccezionale, per tutti i lavoratori le cui pensioni sono liquidate a carico dell'assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, ancorché non titolari di un rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto:».
Se ho ben capito, se dovesse passare questa legge, sia i dipendenti privati che quelli pubblici, in deroga alla legge fornero, potranno andare in pensione se hanno compiuto almeno 64 anni,l'argomento mi inetressa tanto poichè se cosi fosse, allora anche io che sono dipendente di un comune all'età di 64 anni posso andare in pensione?
Garzie

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24/03/2014 17:05#401 da simongiuly
Risposta da simongiuly al topic SESTA SALVAGUARDIA DISCUSSIONE UNIFICATA
Gentilissimo Giorgione
sono ancora Giuly sono nata nel 1959 a maggio ho iniziato a lavorare nel novembre 1973 come apprendista (14 anni) in camiceria sempre piegata in due su una macchina da cucire!!!! nel 2008 la ditta ci mette in CIGS firmando un accordo con le rappresentanze sindacali cgil cisl e confindustria x cessazione x crisi (66 persone a casa tutte colleghe) in seguito usufruito della cassa in deroga e infine nel giugno del 2012 in mobilità ordinaria,(firmato ognuna il licenziamento presso confindustria bergamo)
nell'agosto/settembre 2014 maturo i 40 anni di contribuzione (tra effettiva e figurativa) e a giugno 2015 finisco la mobilità!!!!
non riesco a rientrare in nessuna salvaguardia!!!( richiesta alla domanda accettata dal DTL nel settembre 2013 ma Diniegata dall'inps!!!) non sò ancora il perchè!!! ma penso che sia x il paletto del 6/01/2015!!! Spero tanto nella proposta di legge di DAMIANO!!!!! ALTRIMENTI ...........non mi resta che "piangere" !!!!(x il pagamento dei contributi volontari dovrei chiedere un prestito a qualcuno!!!)
giuly

PS ringrazio sergio 45 x quello che ha pubblicato!!!

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19/03/2014 21:58#382 da sergio45
Risposta da sergio45 al topic SESTA SALVAGUARDIA DISCUSSIONE UNIFICATA
Per giorgione e gli altri interessati alla 6° salvaguardia. La proposta è stata calendarizzata in aula dal 27 marzo. Diamone massima diffusione.

Vi invio il comunicato stampa della rete nazionale degli esodati sulla proposta


COMUNICATO STAMPA DELLA RETE DEI COMITATI

Approvate subito la PdL unitaria della Commissione Lavoro della Camera per gli “esodati”. Decine di migliaia di famiglie attendono la salvezza

_____________________________



La Rete dei Comitati, con tutti i suoi aderenti, sarà il 27 marzo davanti a Montecitorio per manifestare tutta la sua preoccupazione e rabbia per l’assenza di volontà politica a risolvere il nostro dramma!!!! Restituiteci il nostro diritto alla pensione!. Restituiteci il futuro per le nostre famiglie!!!



La Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Donne Esodate Mobilitate Licenziate (ESMOL),“Quindicenni”, Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati senza tutele in vista dell’arrivo in Aula della Camera della PdL unificata della Commissione Lavoro (ex AA.C. 224, 387, 727, 946, 1014, 1045 e 1336), preoccupata per gli innumerevoli ritardi e omissioni che la Politica italiana da oltre 2 anni ha accumulato nella soluzione definitiva del problema degli “esodati”, esprime il suo pieno appoggio affinché, pur non essendo completamente esaustiva, essa venga approvata in Aula della Camera con la massima urgenza.



Per questo motivo invita tutti i Parlamentari, nel pieno rispetto della libertà di mandato che la Costituzione garantisce loro, ad adoperarsi per l’approvazione immediata della PdL unificata.

Perché quello che è stato fatto con la “manovra” sulle pensioni Fornero è una vergogna nazionale e politica che va sanata!



Al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dott. Renzi ed al Governo tutto, all’intero Parlamento, oltre ai 2 Presidenti on. Boldrini e Sen. Grasso, ai Presidenti ed ai membri delle Commissioni Lavoro, Finanze e Bilancio, al Presidente ed ai membri della Commissione Parlamentare “per il controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale”

VOGLIAMO PERCIÒ QUI RICORDARE CHE:
•La Manovra “Fornero” sulle pensioni ha sottratto agli esodati un diritto, sancito Costituzionalmente e riconosciuto anche dal Quirinale oltre ad altre autorevoli Istituzioni, nonché già sanzionato dalla Corte Costituzionale in altre circostanze (vedasi la Sent. n. 822/1988);
•La violazione del patto sociale nei loro confronti è stato riconosciuto esplicitamente dall’ex Presidente del Consiglio, on. Letta. Violazione che, dall’oggi al domani, ha inopinatamente allungato la vita lavorativa media, senza alcun periodo transitorio, di ben 3-7 anni e per le donne anche fino a 9-11 anni, con una evidente discriminazione di genere! Ovviamente maggiormente colpiti sono stati coloro che avevano perso il lavoro, ormai prossimi alla pensione, non potendo maturare ulteriori contributi.
• La relazione tecnica di accompagnamento della Ragioneria Generale dello Stato relativa all’art. 24 del DL 201 del 6/12/2011, poi convertito in L. 214/2011, era palesemente falsa e/o errata, e solo oggi l’INPS riconosce ciò che già da aprile 2012 la Rete affermava con insistenza, cioè che i risparmi dovuti alla “manovra” sulle pensioni saranno il quadruplo rispetto a quanto là previsto: un ammontare di ulteriore risparmio, non contabilizzato dalla RGS, di circa 60 Miliardi fino al 2021;
•le pesantissime conseguenze sociali di tale follia legislativa hanno gettato oltre 390.000[1]famiglie nella disperazione per la privazione di reddito conseguente alla sottrazione della pensione guadagnata con anni di lavoro! Una rapina da parte dello Stato!!
•I Governi, fin qui succedutisi, hanno caparbiamente negato la pubblicazione dei veri numeri corrispondenti alle singole categorie di “esodati”[2], negando addirittura ridicolmente di possederne l’informazione!! Fatto gravissimo in uno Stato non appartenente al Terzo Mondo!!
•Come è stato illustrato con i documenti (allegati) forniti dalla “Rete dei comitati” alla Segreteria del PD[3], in pratica quindi al Presidente del Consiglio dott. Matteo Renzi, nell’incontro del 19 febbraio u.s. il bilancio preventivo dell’INPS 2014 dimostra inequivocabilmente che:
•La riforma Dini del 1995 delle pensioni era più che sufficiente per l’equilibrio dei conti dell’INPS, nei confini allora esistenti. Infatti, il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (operai/impiegati/quadri delle aziende private) e quello dei cosiddetti Parasubordinati (sempre dipendenti di aziende private) sono in attivo da oltre 10 anni (la previsione per il 2014 è di oltre 9,2 MLD/anno il primo e di 7 MLD/anno il secondo, e che le passività dell’INPS sono dovute a legislazione “fraudolenta”, in danno di tali lavoratori, che dal 1996 ad oggi hanno costretto l’assorbimento senza alcuna compensazione di fondi speciali di aziende pubbliche, dell’ex-INPDAI ed dell’ex-INPDAP. L’esito nefasto è la sottrazione indebita e continua di risorse proprie ai 2 fondi Dipendenti Aziende Private (che hanno anche pensioni medie notevolmente inferiori a quelle erogate dai fondi passivi). E’ evidente come i passivi dei fondi “caricati” sull’INPS siano originati anche da pesanti situazioni debitorie di pubbliche Amministrazioni che lo Stato ha subdolamente caricato sui contributi dei Lavoratori dipendenti privati anziché sulla fiscalità generale!
•Il risultato complessivo è stato che negli ultimi 10 anni è stato imposto un “contributo di solidarietà” mascherato sulle pensioni più basse a vantaggio di quelle più ricche (Robin Hood inorridirebbe!) per ben oltre 70 MLD di euro! Una delle conseguenze di tale illegittimo “contributo” è stato il blocco immotivato dell’adeguamento delle pensioni che realizzano una ulteriore e vera tassazione impropria, già sanzionata dalla Corte Costituzionale nella sentenza 116/2013 per il contributo di solidarietà alle pensioni più alte!
•Non è vero che il metodo di calcolo retributivo sia la causa di fondo del disavanzo INPS, poiché nel documento citato precedente mente basandosi sui dati INPS, si dimostra (con un semplice grafico) che nella quasi totalità dei lavoratori (95%) i contributi versati, dal punto di vista attuariale, coprono l’ammontare pensionistico ben oltre il limite di vita attesa. Discorso invece diverso è sulle perdite dovute alle pensioni d’oro, non certo quelle da 2000-3000 euro/mensili, oppure sulle perdite continue ereditate dal regalo delle pensioni baby tuttora erogate.
•Nonostante siano stati fatti ripetuti interventi (ben 6 senza aver risolto il dramma sociale), finora i salvaguardati previsti sono appena 160.000 circa, praticamente un terzo del totale.
•I ripetuti raffazzonati interventi hanno per giunta generato discriminazioni tra soggetti a pari diritto ed abusi che violentano le norme da parte del Ministero del Lavoro e dell’INPS, come denunciato sia nel documento su citato ???? che nel dossier della “Rete dei Comitati”[4] che si allega nella versione aggiornata.
•La “manovra” Fornero ha iniziato i suoi drammatici effetti, su coloro che erano senza lavoro, fin dal 1/1/2013 per cui il dramma è già in atto in molte famiglie. Ne abbiamo testimonianza dalla frequentazione degli “sportelli Esodati” gestiti da nostri volontari in varie Città importanti, in barba alle rassicurazioni fatte fin qui dai Governi, ed in particolare dai loro Ministri del Lavoro.

Pertanto urliamo: NON C’È PIÙ TEMPO!

La Camera ha calendarizzato la PdL[5] unificata della Commissione Lavoro (ex AA.C. 224, 387, 727, 946, 1014, 1045 e 1336) per il giorno 27/3/2014.

E allora, consapevoli della nefasta sorte toccata nella passata legislatura ad analoga iniziativa unitaria della Commissione Lavoro[6], della reiterata ostinazione nel nascondere i numeri del dramma “esodati” da parte del Governo, dell’usurpazione di ruolo che oramai la Ragioneria Generale dello Stato fa con atti impropri e palesemente sbagliati con gravi conseguenze politiche, delle politiche dilatorie sorde alla disperazione delle famiglie nel dramma, pur affermando la non esaustività della soluzione (che può essere solo quella proposta a pag. 13 nel nostro Dossier)



SFIDIAMO IL PARLAMENTO INTERO A VOTARE IMMEDIATAMENTE, SENZA SE E SENZA MA, A FAVORE DELLA PDL UNIFICATA!



Il Governo, ed ogni suo singolo componente, ed il Parlamento, ed ogni suo singolo componente, si assumeranno la piena e totale Responsabilità davanti al Paese del dramma di decine di migliaia di famiglie, dramma in cui sono state gettate da uno Stato che ha violato il patto sociale ed i cui rappresentanti sono complici nel momento che, pur avendone chiaramente ed ampiamente la possibilità, si rifiutano di sanare il grave vulnus e insistono a proseguire nella illegittimità!!

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19/03/2014 21:45#381 da giorgione
Risposta da giorgione al topic SESTA SALVAGUARDIA DISCUSSIONE UNIFICATA
Ciao Giuly, purtroppo per la 6° salvaguardia non ci sono certezze. Non sappiamo neanche se sarà effettivamente approvata. C'è solo una proposta di legge in Parlamento che dovrà seguire un iter molto lungo prima di vedere la luce.

Non capisco però esattamente il perchè sei stata esclusa dalle attuali salvaguardie. Ti ricordo infatti che le salvaguardie fino ad oggi varate consentono il mantenimento delle vecchie regole a quei lavoratori che maturano i requisiti per la pensione dentro la fruizione dell'indennità di mobilità a condizione che gli accordi sindacali siano stati siglati entro il 31.12.2011.

Detto questo se resti fuori dalle salvaguardie dovrai prosecguire con i volontari sino al perfezionamento di 41 anni e 6 mesi di contributi (41 e 10 mesi dal 2016) per accedere alla pensione anticipata a 57 anni con una decurtazione di circa l'8% sulle anzianità calcolate con il sistema retributivo presenti nella tua carriera lavorativa.

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19/03/2014 09:54#371 da simongiuly
Risposta da simongiuly al topic SESTA SALVAGUARDIA DISCUSSIONE UNIFICATA
mi chiamo Giuly sono nata nel 1959 a maggio ho iniziato a lavorare nel novembre 1973 come apprendista (14 anni) in camiceria sempre piegata in due su una macchina da cucire!!!! nel 2008 la ditta ci mette in CIGS poi in cassa in deroga e infine nel giugno del 2012 in mobilità ordinaria, nell'agosto/settembre 2014 maturo i 40 anni di contribuzione (tra effettiva e figurativa) e a giugno 2015 finisco la mobilità!!!! non riesco a rientrare in nessuna salvaguardia!!!! posso porre qualche speranza nella 6^ salvaguardia? altrimenti sarebbe possibile continuare con i versamenti volontari per poter raggiungere i nuovi requisiti? e visto la giovane età " " (57 anni nel 2016) poter riuscire a percepire la pensione? ( che sarà di 1000€ decurtata dell8%)
grazie x la risposta

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