Riforma Pensioni, Opzione Donna sino al 31 luglio 2016

redazione Giovedì, 10 Novembre 2016
La Commissione Lavoro della Camera ha presentato gli emendamenti alla Legge di Bilancio. E le lavoratrici potranno cumulare gratuitamente la contribuzione presente nelle diverse gestioni previdenziali dell'Inps al fine di raggiungere i 35 anni di contributi.
La Commissione Lavoro della Camera ha depositato ieri una trentina di emendamenti alla Legge di Bilancio, tra cui, in particolare alcune importanti modifiche sul tema delle pensioni. Uno dei capitoli centrali della manovra economica per il prossimo anno. Sull'ottava salvaguardia spicca la richiesta di spostamento, dal 31 dicembre del 2012 al 31 dicembre del 2014 della data relativa all’accesso alla mobilità o al trattamento speciale edile per i lavoratori nel profilo di tutela loro dedicato; la richiesta di aumentare a 24 mesi la scadenza per chi prosegue volontariamente il versamento dei contributi previdenziali al fine di accedere alla salvaguardia pensionistica; la diminuzione da 36 a 35 anni di contributi per poter accedere all’Ape sociale per i lavoratori che svolgono lavori gravosi. Resta invece a 30 anni il requisito contributivo minimo per accedere all'APE sociale per i lavoratori disoccupati senza reddito, gli invalidi e chi assiste familiari con disabilità. 

Sono stati presentati emendamenti anche per consentire il cumulo gratuito dei contributi anche della gestione separata al fine di raggiungere i requisiti di accesso a opzione donna. Se la modifica sarà approvata, le lavoratrici potranno, al fine di raggranellare i 35 anni di contributi necessari per esercitare l'opzione, mettere assieme gratuitamente tutti i periodi di contribuzione versati presso l'assicurazione generale obbligatoria, le forme ad essa sostitutive ed esclusive nonchè la contribuzione versata nella gestione separata dell'Inps, possibilità attualmente preclusa dalla normativa. Un'apertura importante a cui viene abbinato l'allungamento temporaneo della sperimentazione dal 31 dicembre 2015 al 31 luglio del 2016, per consentire l'inclusione delle lavoratici nate nell'ultimo trimestre del 1958, attualmente rimaste fuori a causa della speranza di vita istat (questo termine era stato già anticipato da pensionioggi.it la scorsa estate). Si prevede anche il suo proseguimento in funzione del risultato del monitoraggio relativo all’utilizzo dei 2,5 miliardi di euro stanziati nella precedente legge di stabilità. Altre misure prevedono la cancellazione in modo strutturale la tassa sui licenziamenti se si applica la clausola sociale nei cambi di appalto e nell’edilizia.

Con riguardo alla disoccupazione indennizzata la Commissione Lavoro chiede di mantenere l’attuale durata delle prestazioni della NASpI per i lavoratori stagionali del turismo e termali, limitatamente al 2017. Gli emendamenti dovranno essere votati nei prossimi giorni dalla Commissione Bilancio di Montecitorio, poi il testo, alla fine del mese passerà in Aula alla Camera per il primo via libera definitivo. Secco l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che, assieme alla Gnecchi ha appoggiato la presentazione degli emendamenti condivisi da gran parte dei Dem: “La nostra battaglia per difendere e migliorare i contenuti del verbale sottoscritto da CGIL, CISL e UIL con il Governo continuerà ora nella Commissione Bilancio”.

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