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ti ringrazio della risposta. conosco già il fatto di inviare la ocmunicazione RED, la mia richiesta era un'altra ovvero capire se il reddito da lavoro dipendente supera di poco il limite della tabella G se la percentuale diventa il 50 % sul totale del reddito oppure la diferenza dell due percentuali. Esempio:
La tabella G INPS per il 2025 è questa:
Redditi fino a 39221 trattenuta del 25%
Redditi oltre 39221 trattenuta del 50%
Il mio assegno ordinario invalidità nel 2025 è mensile lordo Euro 2000 (attualmente)
Esempio : Se io nel 2025 avessi un reddito di 41221 euro TI CHIEDO:
A) avrò una trattenuta mensile di Euro 1000 (50% per redditi oltre 39221....perchè supero il limite)
oppure avrò una trattenuta mensili di 500 euro (25% di Euro 2000 fino a 39221) + il 50% sulla differenza tra 39221 e 41221 quindi sulla differenza annuale di Euro 2000
Perchè fosse la soluzione A avrei una trattenuta annuale di Euro 12000
Se fosse la soluzione B avrei una trattenuta annuale di Euro 6000 + 1000 di eccedenza calcolate con il 50 % sulla differenza
Scusami se non sono stato chiaro ma anche se invio il modello RED del 2025 non posso sapere cosa mi calcolano se prima non conosco come considerano quando un reddito lordo di una persona supera di poco il loro scaglioni.
Come infatti per aliquota irpef: come tu sai su un reddito lordo ipotesi di 60000 euro la trattenuta irpef si calcola fino a 28000 il 23, poi fino a 50000 il 35% e oltre i 50000 il 43%.
Questo è quello che vorrei cercare di capire per evitare che mi arrivi nuovamente un nuovo insoluto pesante
Grazie

In quale Gestione Autonoma sta regolarizzando i contributi?
Artigiani?
Commercianti?
Coltivatori Diretti?

L'Estratto conto certificativo è nato per una duplice ragione. Dare certezza all'assicurato dell'ammontare complessivo del suo patrimonio contributivo maturato nonchè offrire all'Inps l'occasione di una preventiva verifica dell'intera posizione contributiva prima del pensionamento.
Ciò in quanto non è raro che alcune registrazioni riportate sull'estratto conto (consultabile sul sito INPS) al momento del pensionamento vengano rettificate o addirittura cancellate perchè errate o nulle.
Quindi, da ex funzionario INPS - liquidatore di pensioni, suggerisco sempre di chiedere l'ECOCERT  prima di presentare domanda di pensione.
I tempi di definizione sono i canonici 120 gg.  

La quantificazione della quota di Assegno di Invalidità AOI incumulabile con redditi da lavoro dipendente L'INPS la effettua sulla scorta dei redditi da lavoro dipendente comunicati dai pensionati tramite modello RED. Con il predetto modello il pensionato comunica, a consuntivo, il reddito da lavoro dipendente EFFETTIVAMENTE percepito nell'anno precedente in modo da effettuare una verifica se quanto già trattenuto nell'anno in esame è esatto, se è inferiore (e quindi si è generato un indebito) o superiore (e quindi vi è un credito del pensionato). Quindi, la trattenuta dell'anno in corso è solo presuntiva e potrà essere verificata solo quando sarà chiesto di comunicare il reddito effettivo 2025.
Tale operazione avviene con ciclicità ogni anno con le famose campagne RED.
La totale cumulabilità scatta poi ai i titolari di pensione o assegno di invalidità con anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni (cfr. circolare n. 20 del 26 gennaio 2001). Si precisa che ai fini dei 40 anni è utile anche la contribuzione relativa a periodi successivi alla decorrenza della pensione, purché già utilizzata per la liquidazione di supplementi (cfr. circolare n. 22 dell’8 febbraio 1999 e messaggio n. 4233 del 23 luglio 1999).
Quindi: Su quanti contributi è stato liquidato il suo Assegno di Invalidità?
Per i contributi accreditati dopo la decorrenza dell'Assegno sono stati chiesti i supplementi di pensione?
Suggerisco di far esaminare la sua posizione pensionistica e contributiva ad un operatore di Patronato preparato in materia

 

Buongiorno a tutti,
io sono titolare di un assegno ordinario di invalidità e INPS mi sta facendo impazzire in quanto  mi sta mandando un AOI (a seguito di ictus)con una quota bassa di QUOTA NON CUMULABILE CON I REDDITI. Sono un lavoratore dipendente.
Poi  dopo circa un anno arrivano da INPS le lettere di indebito, che in una botta sistemano quello pagato in più perchè ricalcolano la corretta QUOTA NON CUMULABILE CON I REDDITI avendo ricevuto in seguito il mio reddito lordo dell'anno.Chiedo una cosa che non è semplice ma magari qualcuno lavora a INPS e mi può aiutareMi spiego:Il mio reddito annuo per il 2025 sarà circa euro 41000 (ma adesso non lo so ancora è una previsione)
Io però sto ricevendo degli assegni con una quota della QUOTA NON CUMULABILE CON I REDDITI intorno al 15% dell’assegno !!!
Infatti nel Marzo 2025 ho avuto un Importo lordo assegno di Euro 2300 e una Quota non cumulabile dci Euro 350 quindi una trattenuta del 15 % circa.
Vi chiedo:Considerato che per il 2025 la tabella G INPS per le trattenute dice:

• Redditi fino a 39221 trattenuta del 25%
• Redditi oltre 39221 trattenuta del 50%

Ah non pago più la trattenuta in busta del datore di lavoro perchè ho superato i 40 anni di contribuzione
Vi chiedo cortesemente:
La trattenuta che mi ricalcoleranno (e quindi mi manderanno indebito) sarà quindi il 50 %  del totale del mio reddito lordo ?  oppure si ricalcolerà una percentuale sulla eccedenza :

• quindi fino a 39221 il 25%
• e poi una percentuale sulla differenza da 39221 a 41000.

Per me è molto importante saperlo.INPS mi dice che non lo sanno perchè è un ricalcolo automatico, ma poi l'indebito lo devo pagare io e ho il diritto di sapere quanto posso spendere dell'assegno e quanto non devo spendere. Non posso ancora inviare a INPS la proiezione del mio reddito lordo 2025 perchè non lo so
Spero di essere stato chiaro.
Vi ringrazio della collaborazione e spero che qualcuno mi posso chiarire questo problema
Ricordo che non è possibile inviare adesso la mia ipotesi di reddito a INPS, solo capire come fanno il ricalcolo della QUOTA NON CUMULABILE CON I REDDITI quando il reddito lordo supera di poco il limite
Grazie
   

Scusami ma avevo letto che il pagamento dell'ape decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda di accesso all'ape.. ma dal tuo caso sembra che non sia così.
La documentazione attestante le avvenute dimissioni non va inviata unitamente alla domanda di accesso all'ape?
Come funziona con la tempistica in caso di dimissioni?

Veramente poco.

Comunque grazie mille

Allora l'anno di militare sarà valorizzato con riferimento alla media retribuzioni degli ultimi 5 anni lavorati come dipendente privato..
Esempio, se la media è 30.000 € annuil'anno di militare avrà un valore di 46 € lordi mensili.

Quasi totalmente dipendente nel privato tranne poche settimane di supplenze scolastiche.

Grazie

Quando eri occupato che lavoro facevi?

Il periodo è dal 6/12/1990 al 15/12/1991.
nel 1992 ho iniziato a lavorare. Attualmente non sono occupato. Non so se queste informazioni siano abbastanza.

Ancora grazie

gli anni precedenti al servizio militare sono ininfluenti.
Per dare una risposta più comprensiva occorre che riferisci in che anni si colloca il servizio militare e la tipologia di lavoro attuale.

Purtroppo non avevo contributi e reddito prima del servizio militare. Quindi se ho ben capito non mi sará attribuito alcun contributo al montante ma solo le settimane al diritto. Giusto?

Grazie mille

il periodo militare è certamente antecedente al 1996 e quindi rientra nella quota retributiva che viene calcolata, per tutte le tipologie di calcolo, NON con riferimento alle retribuzioni del periodo ma con riferimento alla media ultimi 5 anni (fondo lavoratori dipendenti) o ultima retribuzione (dipendenti pubblici, ipost e cpdel o ultimi 6/12 mesi fondo elettrici/telefonici.

Quello della sezione pagamenti è il netto e comprende anche l'eventuale rimborso del 730 mentre nella CU c'è il lordo imponibile irpef