Penalizzazione 2024

Capisco.
Grazie per le delucidazioni

Poi , rileggendo il tuo post lo avevo compreso.
Comunque se, da come sembra, la riduzione della decurtazione è lineare con il tempo , ti ho datoil riferimento per qunatificarla.
Voglio far comprendere che la mia non è una presa di posizione contro una categoria, ma solo una esigenza di equità perchè è impensabile che la comunità debba addossarsi degli oneri per fare dei regali ad una categoria.
Lo schifo dell'itaglia è che sia i partiti che i sindacati, per meri e sporchi interessi di voti e tessere, hanno boicottato la norma, non voluta da nessun politico se non dalla ragioneria di stato, per evidenti e macroscopici buchi di bilancio che, in un prossimo futuro saranno sempre maggiori.
Aggiungo, per sfatare un altro luogo comune, che chi, nel comparto interessato (enti locali e sanità) ha riscattato laurea e specializzazioni, non è stato in alcun modo danneggiato, anzi ha goduto di un beneficio.
Mi spiego, l'onere del riscatto laurea (con riserva matematica) è correlato al beneficio atteso moltiplicato per il coefficiente che non è altro che l'aspettativa di vita al momento della domanda.
Ora, per i fondi speciali, ogni anno di riscatto genera un aumento del 2,5% della retribuzione di riferimento. per i dipendenti pubblici (cassa statali) del 2,333%, per i comuni mortali del 2%, mentre per i CPDEL, analizzando la tabella, si parte da un minimo dello 0,6% circa ad un max del1,27%.
Questo significa che l'onere di riscatto è stato decisamente inferiore perchè lo è il beneficio atteso e, quindi, il risultato principe del riscatto, cioè l'acquisizione di anzianità contributiva utile al diritto per anticipare la decorrenza pensione è stato raggiunto con un sacrificio ben inferiore.
Comunque la si rigiri il tutto è una dimenticanza dell'armonizzazione Dini che è stata lasciata nel dimenticatoio, per i soliti e beceri interessi elettorali, fino a quando non se ne poteva più perchè l'impatto sulle casse statali sarà devastante.
Considerando un bonus medio di 400 € lordi mensili, quindi circa 5.000 € annui, per un milione di interessati, costerebbe ben 5 miliardi all'anno.
Per non parlare poi dell'ingiustizia sociale derivante perchè è vero che la previdenza itagliana ha sempre generato delle diseguaglianze ma questa è di impatto pari ad almeno 10 volte alla somma di tutte le diseguaglianze e te lo dice un pensionato fondi speciali.

Sempre esaustivo! riguardo la penalizzazione che si riduce con la ulteriore permanenza in servizio oltre i 42 anni e 10 mesi , mese per mese si riduce fino al 36 mese ovvero 45 anni e 10 mesi momento nel quale si annulla detta penalizzazione

Eugenio, posso dire che l'aliquota di riferimento della tabella che si tenta, faticosamente ed in ritardo , di armonizzare, con 13 anni al 1995 è 35,091 % , mentre quella proposta (2,5% annuo) è pari a 32,5%.
Quindi la differenza è del 2,591%.
Attenzione però la retribuzione di riferimento per la quota relativa al periodo fino al 1992 è costituita da quella dell'ultimo anno ma riferita solo alla retribuzione che ha carattere di continuità, in pratica non bisogna considerare indennità accessorie tipo straordinari o retribuzioni legate alla presenza.
Invece per il triennio 1993-:-1995 si prende a riferimento la retribuzione media dal 1993 fino alla data i cessazione.
Per semplicità, consideriamo che la retribuzione di riferimento sia di 70.000 €, ne consegue che la differenza tra le due tabelle è quantificabile in circa 140 mensili lordi.
Sinceramente non ho più seguito gli sviluppi della proposta di legge e non so a cosa ti riferisci quando parli di penalizzazione ridotta correlata al maggior periodo di permanenza in servizio.
se la riduzione della stessa è lineare puoi applicare una semplice proporzione e considerare che per ognuno dei tre anni a cui fa riferimento, si riduce di circa 47 € lordi mensili.
Io so soltanto che il prof. Boeri, che non è uno stupido, ha evidenziato questo problema nel corso del programma di fazio, ma io, che con i numeri ci parlo lo avevo capito da tempo.
Di certo quella tabella va rivista e non saranno questi correttivi a tempo ad evitare il default e, prima o poi, la Ragioneria di stato e la Corte dei Conti chiederanno che venga modificata integralmente e non solo in apparenza.
In pratica da quanto hai riferito si evidenzia solo che si sta tentando di far rimenare in servizio il personale medico ed infermieristico oltre i termini della fornero.
Pensa che se un tuo collega con retribuzione di riferimento pari alla tua (70.000 €) ,ma con un solo mese di attività al 31/12/1995 (assunzione 01/12/95), potrà in futuro beneficiare ancora della vecchia tabella, avrebbe l'enorme regalo che quel mese gli frutterebbe ben 1.288 € lordi mensili. Credi che sarà sostenibile?

Una domanda difficile per il Grande Cochise: dirigente medico che col cumulo maturerò i fatidici 42 anni e 10 mesi nel settembre 2025, in forza della nuova norma che prevede penalizzazioni sulla quota di retributivo ante dicembre 1995 che nel mio caso fra riscatto , ricongiunzione (legge 45) e cumulo derivato da iscrizione a enpam ( cassa professionale che copre i vuoti contributivi ) ammonta a circa 13 anni, considerando un reddito annuo per circa 80.000 euro lordi, di che entità economica dovrei aspettarmi la penalizzazione in caso di domanda di pensione per quella data e come proporzionalmente decrescerebbe questa penalizzazione facendo domanda un anno dopo , tenedo presente che la penalizzazione decresce mese per mese oltre i 42 anni e 10 mesi fino ad annullarsi con 36 mesi di ulteriore permanenza in servizio ? Grazie per il Tuo sapere che metti a disposizione di noi tutti

Grazie mille Grande Capo, una buona notizia