Pensione di anzianità

Chiariamo il fatto che il requisito per una pensione anticipata indipendentemente dall'età anagrafica, per gli uomini, si ottiene con 42 anni e 10 mesi di contribuzione, e non 42 come lei afferma (da quanto leggo penso sia questa la tipologia dell'istanza presentata). Il Caf non avrebbe dovuto presentare la domanda di riesame dato che il requisito contributivo non era ancora stato raggiunto, ma una nuova domanda al momento di acquisizione degli stessi. Ripeto, formalmente non sussistono le condizioni per un ricorso di corresponsione degli arretrati dal 2019, in quanto in tale periodo, non sussistevano ancora i requisiti di legge per accedere al beneficio.

Mio padre è andato in pensione perchè ha maturato i 42 anni di contributi.
L'omesso versamento riguardava i contributi obbligatori.
Il caf mi ha detto che l'INPS ha sempre pagato gli arretrati e ora improvvisamente è uscito fuori questo messaggio interno che ha sospeso tutto. Non mi spiego poi perchè l'Inps non si pronuncia nè sul riesame nè sul ricorso.

Ciao Giada, anche a me è successo una cosa simile per quanto riguarda i riscatti. Mi spiego velocemente: mi mancava, per andare in pensione con quota 100 , a parere dell'Inps, circa 1 mese di contributi. Avendo però circa 2 mesi e mezzo di contributi non versati (sempre secondo l'Inps) di lavoro dipendente nel 1975 più circa altri 4 mesi mancanti in 5 anni di lavoro presso la Piaggio spa(comprovati dal libretto di lavoro e dalla certificazione dell'allora ufficio del lavoro e con le firme di tre dipendenti che dichiaravano la continuità di lavoro presso la Piaggio spa), ho fatto con il caf 2 domande distinte in data 3 agosto 2021 di costituzione di rendita vitalizia riversibile per contributi omessi e caduti in prescrizione ma, quando tutto sembrava fatto, mi è stato comunicato dal Patronato che i riscatti erano stati bloccati dalla sede Inps nazionale per una non meglio precisata sentenza della Corte di Cassazione che vedeva l'Istituto perdere la causa su un riscatto, blocco fino ad ora sempre attivo. Ho navigato sul web ma non ho trovato niente che comprovi questo blocco pertanto chiedo se è davvero in vigore e quando possono, a termine di legge, sbloccarlo.
Grazie a tutti

Salve Giada, provo a sintetizzare il suo messaggio.
Leggo che una prima istanza di pensione è stata presentata nel 2019 ma respinta dall'Inps per la mancanza del requisito contributivo.
Dice che nel maggio 2021 suo papà "regolarizza la posizione" ci può dire con quale modalità (es. contribuzione volontaria ecc.) ed il totale di anni di contribuzione effettivi ?
Comprenderà da se che, se il requisito contributivo utile non era stato raggiunto in fase di presentazione della prima istanza, formalmente non sussistono le condizioni per un ricorso, in quanto in non possesso dei requisiti di legge per accedere al beneficio.

A tal proposito, indico che il diritto alla pensione di vecchiaia si raggiunge al compimento dei 67 anni ma solo a patto di aver versato almeno 20 anni di contributi. Senza i 20 anni si può accedere con almeno 15 anni di contributi, e sempre al compimento dei 67 anni, ma solo se si è in possesso dei requisiti richiesti dalle 3 deroghe contenute nella Legge Amato del 1992.

Salve a tutti, scrivo in questo forum per un problema relativo alla pensione di mio padre.
Mio padre presenta domanda di pensione nel dicembre 2019, la quale viene rigettata perché purtroppo a causa di problemi economici non è riuscito a versare tutti i contributi.
Nel maggio 2021 mio padre regolarizza la sua situazione contributiva e il patronato nel luglio 2021 presenta domanda di riesame della vecchia domanda di pensione rigettata, al fine di fargli ottenere i ratei di pensione a partire da dicembre 2019.
Preciso che il patronato ci ha detto che le domande di riesame possono essere fatte entro 3 anni dal rigetto della domanda.
L'inps non risponde alla richiesta di riesame e così il 24 agosto 2021 presenta ricorso al Comitato dell'inps, che tuttavia ad oggi è rimasto privo di riscontro.
Il patronato per poter far andare mio padre in pensione presenta una nuova domanda il 29 novembre 2021, precisando però di non rinunciare in tal modo agli arretrati a partire dal dicembre 2019 (ossia dalla prima domanda di pensione oggetto di riesame e ricorso). Mio padre va finalmente in pensione ma l'INPS non versa gli arretrati dicendo che esiste una circolare che sospende il pagamento degli arretrati.
So che è una questione complicata ma avrei bisogno di aiuto per sapere se la procedura effettuata dal caf è corretta, se ci sono norme o sentenze a favore della situazione di mio padre.
Grazie a tutti