sesta salvaguardia legge 147/2014

Egregio dr. Giorgione.Desidero aggiornarLa sulla domanda di verifica 6a salvaguardia presentata da mia moglie (precaria della Scuola dal 2008 ad oggi e quindi con contributi INPDAP) attraverso il Patronato nel dicembre dello scorso anno, erroneamente inviata all'INPS di Milano, trasferita per competenza ad INPDAP Roma dopo un mese e - dopo un energico personale intervento dato l'ingiustificato ritardo - ri-trasferita a INPS Milano solo nel settembre scorso.Oggi essa è "giacente" ed in "fase di prima trattazione", e ne seguo giornalmente l'iter attraverso il "cassetto previdenziale" sulla base del suo numero di riferimento a suo tempo assegnatole (*****0075).Abbiamo però appena rilevato che l'INPS (oltre la originaria domanda) ha acceso altre 3 pensioni da web-dom (naturalmente mai da noi presentate) attribuendo a ciascuna di esse nuovi numeri (***0032, ***0006 e ***0043). Ultimamente le prime due risultano "archiviate" senza motivazione (sotto le date dei trasferimenti) mentre per la terza l'INPS ha emesso l' 11 settembre un provvedimento di rigetto della domanda di verifica (impugnabile ex lege 88/89) che non ha nulla a che vedere con la originaria domanda avente un diverso numero ***0075) e con una motivazione estranea alla fattispecie (ex prosecutrice volontaria dal 3/2007 e tutti i requisiti indicati nella circ. 8881) ovvero " la cessazione è avvenuta dopo il 4.12.2011". " Nel dettaglio della istanza di cui si tratta, essa risulta invece un "accoglimento" sotto la data del 14 settembre Al Patronato mi dicono che si tratta di comunicazioni interne dell'INPS che non influenzano l'iter della originaria domanda, mentre il predetto Istituto nega ogni spiegazione perchè la domanda è stata patrocinata. Che fare in questo guazzabuglio? Devo ancora attendere comunicazioni della originaria domanda oppure devo fare ricorso contro un provvedimento relativo ad una domanda mai presentata, respinta con una motivazione assurda? Vorrei un Suo competente consiglio in merito. Grazie e scusi la inevitabile prolissità di questa mia nota. Domenico