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GESTIONE SEPARATA E CONTRIBUTI INSUFFICIENTI

26/09/2016 12:32#31324 da ceslio
Grazie per la cortese risposta. Riengo che il riscatto di 4 anni di laurea, ammesso che sia possibile alla mia età (67 compiuti), mi costerebbe un botto, nè ho altri contributi per un eventuale ricongiungimento. Rimane la irragionevolezza e l'iniquità della situazione mia e di quelli che si trovano e si troveranno in futuro in una condizione analoga. Poichè è in vista una parziale modifica del sistema pensionistico mi domando se a livello normativo qualcuno si vorrà prendere la briga di trovare un rimedio a questa distorsione.

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24/09/2016 17:31#31311 da giorgione
Risposta da giorgione al topic GESTIONE SEPARATA E CONTRIBUTI INSUFFICIENTI
Purtroppo sottoscrivo tutto quello che hai scritto. Il fatto è che nelle pensioni contributive c'è un vincolo di importo dell'assegno (1,5 volte il valore dell'assegno sociale). Sei uno dei primi lavoratori che inizia a scontrarsi con questo paletto (irragionevole) in quanto hai iniziato il rapporto assicurativo nel 1996. Aggiungo solo che puoi provare a vedere se hai dei periodi da riscattare (es. laurea). Solo in questo modo puoi forse avvicinare l'uscita (a pagamento). Oppure vedi se hai altri contributi da lavoro in altre gestioni previdenziali (es. Fpld) che possono essere riuniti.

Collaboro con il patronato INAS di Padova

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23/09/2016 18:13#31295 da ceslio
Sono stato iscritto alla gestione separata fin dalla sua istituzione (aprile 1996) in qualità di amministratore di srl privo di altre tutele pensionistiche. Ho versato i contributi per 20 anni fino a tutto il 2015, quando la società ha cessato l'attività, accumulando un montante contributivo di € 111.237,49 (pari a un assegno mensile di circa € 483, inferiore a 1,5 volte l'assegno sociale). Nel febbraio 2016, avendo compiuto 66 anni e 8 mesi ho fatto domanda per la pensione di vecchiaia, che è stata respinta per l'asserita mancanza di 69 settimane contributive, derivanti dal fatto che negli ultimi 5 anni, causa crisi economica, mi era stato ridotto il compenso e i contributi versati risultavano inferiori ai minimali,
con conseguente mancato accredito di 2-3 mesi per ciascun anno. Nel provvedimento di reiezione della domanda si comunicava che avrei potuto andare in pensione a 71 anni (01.07.2010) ! Ho chiesto allora se potevo rinunciare alla modesta quanto incerta pensione con la restituzione dei contributi (risposta negativa) o se avrei potuto andare in pensione da subito versando volontariamente i contributi mancanti. Per quest'ultima ipotesi un funzionario mi ha chiarito a voce che i versamenti integrativi avrebbero prodotto solo un lieve aumento del montante (sempre al di sotto della soglia di 1,5 volte l'assegno sociale), ferma restando la data di Luglio 2020 per l'erogazione della pensione. Preciso di non avere i requisiti economici per l'assegno sociale. La penalizzazione che si vorrebbe infliggermi mi sembra comunque eccessiva, data anche la causa che la ha prodotta, e iniqua. C'è qualche rimedio ?
Grazie a chi potrà o vorrà rispondermi.

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