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calcolo pensione

28/07/2017 11:08#39739 da gianoli
Risposta da gianoli al topic calcolo pensione
Non si può non condividere, grazie

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27/07/2017 17:35#39716 da cochise
Risposta da cochise al topic calcolo pensione
Gianoli, ho riportato quanto a mia conoscenza e credo che la sentenza a cui fa riferimento sia la 264/1994 alla quale si rifà il messaggio citato. Non sono a conoscenza di altre sentenze ma non è detto che non esistano.

Lei dice ......"anche se i contributi su indennità sono stati versati per molti anni, non si crea una disparità di trattamento fra lavoratori"

In merito al rendimento dei contributi versati, non c'è alcun dubbio che sono serviti sia per incrementare il calcolo della quota B, sia per quello relativo alla quota contributiva.
Per quanto riguarda alla disparità di trattamento tra lavoratori, è bene precisare che tutta la giungla pensionistica, italica, costituisce quanto di più ingiusto possa esistere, faccio alcuni esempi:
a) la tipologia di calcolo delle pensioni del pubblico impiego (quota A, ultimo stipendio maggiorato del 18%) , consente di ottenere delle rendite pensionistiche ben superiori a quelle dei lavoratori FPLD ed ancor di più di quelle dei lavoratori autonomi. Lo dicono le statistiche non io, anche se, avendo fatto un migliaio di calcoli, ho avuto modo di verificare, con un campione rappresentativo, che la statistica è reale.
b) non possono lamentarsi i lavoratori dei fondi speciali ( con differenze anche tra gli stessi, cioè nell'ambito della medesima tribù), ed essendo io tra questi, mi ritengo un poco privilegiato.
c) ancora più fortunati sono le alte sfere dei corpi militari che si congedano con il grado superiore e conseguente lievitazione dell'a rendita pensionistica
d) i sindacalisti si sono fatti una legge ad personam, che calza meglio di un abito di un grande stilista
e) vogliamo dedicare due parole agli sfortunati che, in periodo di crisi, hanno visto ridursi drasticamente le retribuzioni nell'ultimo quinquennio , con drastica riduzione (con particolare riferimento all'incidenza percentuale), dell'assegno pensionistico perchè non potevano nemmeno ricorrere alla neutralizzazione pena la perdita del requisito del diritto a pensione (le neutralizzazione fa tabula rasa non solo per il calcolo ma anche per il diritto ed è quindi dedicata a chi può raggiungere la pensione con il requisito anagrafico=vecchiaia)
e) vogliamo dimenticare le donne che hanno dovuto accettare il ricatto dell'opzione donna con perdite calcolate tra il 20 ed il 40%
Potrei continuare fino alla lettera "Z" utilizzando anche l'alfabeto Apache, ma credo che una volta metabolizzato quanto ho riportato, anche lei, al pari di me, si riterrà un privilegiato.

P.S. forse non è chiaro che la famosa legge approvata alla camera sui vitalizi, non sarebbe altro, se approvata al senato, che il preludio a sferrare l'attacco finale alle pensioni....... il famoso contributivo di cui si parla da tempo.
Quindi se continuiamo a curarci il nostro orticello, senza capire che la desertificazione investirà tutto, non avremo alcuna possibilità di vittoria.

Grande Guerriero e Capo Apache, membro storico di PensioniOggi.it

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27/07/2017 12:23#39711 da gianoli
Risposta da gianoli al topic calcolo pensione
Dunque non ci sono speranze, anche se i contributi su indennità sono stati versati per molti anni, non si crea una disparità di trattamento fra lavoratori, nel privato mi sembra ci siano sentenze che considerano l'eventualità.

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23/07/2017 22:45#39560 da cochise
Risposta da cochise al topic calcolo pensione
Per quanto a mia conoscenza, in caso di riduzione retributiva in ambito nel medesimo rapporto di lavoro oppure per cambio di quest'ultimo, è prevista la neutralizzazione del periodo a retribuzione ridotta (msg inps 12002/2006).
Non è però applicabile nel caso in questione in quanto la neutralizzazione ha effetto sia sul calcolo che sul diritto , in quanto azzera l'intero periodo, è quindi applicabile solo in caso di raggiungimento pensione di vecchiaia.
Non mi risultano casi diversi per i quali sia possibile derogare dalle regole di calcolo del settore di appartenenza.

Grande Guerriero e Capo Apache, membro storico di PensioniOggi.it
Ringraziano per il messaggio: gianoli

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23/07/2017 14:11#39546 da gianoli
calcolo pensione è stato creato da gianoli
Il mio è un caso particolare, visto che in genere succede il contrario, ma possono esserci situazioni simili alla mia che comportano una chiara ingiustizia nel calcolo della pensione dei pubblici dipendenti, nella fattispecie in quella degli enti locali.
La sottoscritta ex dipendente comunale in categoria D3, Responsabile area finanziaria informatica titolare di posizione organizzativa dal 1998 così come previsto dall'art. 8 del CCNL 31/03/1999 delle Regioni ed autonomie locali percependo, in servizio, così come previsto dalla norma dall'anno 1998 al maggio 2014 la retribuzione di posizione e risultato prevista dall'art. 10 del medesimo contratto di lavoro.
Gli incarichi di posizione organizzativa sono conferiti dal sindaco con apposito decreto di attribuzione delle funzioni di cui agli art. 107 e 109 del DLGS 267/2000 ed hanno durata di norma fino alla fine del mandato amministrativo dello stesso.
Alla fine del mandato amministrativo del precedente sindaco, giugno 2009 - maggio 2014, un decreto di attribuzione delle funzioni con relativa retribuzione di posizione e risultato con decorrenza giugno 2014 non poteva essere emesso dal nuovo sindaco causa l'assenza continuata della sottoscritta da inizio 2014, con ottenimento nel frattempo di invalidità al 80% e portatore di handicap.
L'assenza continuativa dal servizio è terminata il 01/11/2015, data di collocamento a riposo per inidoneità specifica alla mansione di Funzionario Direttivo Contabile così come stabilito da apposita commissione medica in data 25/09/2015 con 42 anni di contributi e 62 anni di età. Ora dato che la quota A di pensione di un pubblico dipendente viene calcolata sull'ultima retribuzione e non su una media degli ultimi dieci anni come la quota B o degli ultimi 5 anni come nel privato viene a determinarsi una perdita economica non indifferente (mediamente 350-400 euro netti al mese) sull'importo della pensione pur avendone versati i contributi per intero (anche su detta indennità) durante la vita lavorativa.
E' chiaro che la mia è una situazione molto particolare, che potrebbe capitare però a qualsiasi posizione organizzativa al cambio del sindaco, a prescindere o meno dalla malattia.
Chiedo se esiste la possibiltà, cosi come nel privato, esistono sentenze, di un ricalcolo sulla base della media delle ultime retribuzioni e non solo dell'ultima.

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