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Riscatto laurea e versamenti volontari per quota 100: quando le informazioni fornite dall'INPS non sono utili

05/04/2019 07:13#61389 da cochise

Grande Guerriero e Capo Apache, membro storico di PensioniOggi.it

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04/04/2019 22:58#61384 da Domino
Siberio, grazie di aver riferito la tua esperienza.
Per i contributi volontari, gia' prima di chiedere l'autorizzazione, io ero a conoscenza del fatto che la NASPI non aveva effetto e, avendo percerpito nell'ultimo anno di lavoro 100.000 €, prevedevo che l'importo sarebbe stato di 33.000 € l'anno.
Per il riscatto laurea mi aspettavo invece un onere "enormemente più elevato" in base alle ripetute e errate considerazioni della mia sede INPS.
Quando poi ho saputo che era inferiore pensavo ad un errore ed essendo ancora condizionato dalle informazioni fuorvianti avute in INPS ho voluto calcolarlo in vari altri modi, arrivando anche a scaricare il programma CARPE (usarlo per la stima del riscatto laurea è come prendere un cannone per sparare ad una formica ...).
Ma ho avuto la conferma che il diavolo non era cosi' brutto (chi è interessato può vedere la discussione "Riscatto laurea e riserva matematica: confronto tra calcolo INPS, simulazione, programma CARPE"

Ma in INPS continuano a ribadire che l'onere del riscatto laurea aumenta "andando verso la pensione", evidentemente senza avere alcuna conoscenza dei coefficienti attuariali per la riserva matematica.

E sono numerosi, purtroppo, i casi di mala-informazione INPS.
Per giustificare l'attesa di mesi per il calcolo mi avevano detto che era colpa mia, avendo omesso il certificato della durata legale del corso.
Quando ho fatto presente che dal 2011, per legge, e' fatto divieto di presentare certificati (universitari e non solo) alle amministrazioni pubbliche (ma bastano le autocertificaizoni e i controlli incrocianti tra i singoli enti) hanno fatto il calcolo in mezzora....

Senza contare, come ho già scritto, i dati molto diversi tra la simulazione fatta con il tool "la mia pensione futura" INPS e i dati avuti da un patronato (per la quota contributiva annuale: 56.000€ contro 40.000€).

A questo proposito aggiungo un aneddoto. Fino a inizio 2015 nella mia sede INPS, su richiesta, fornivano una stampa dell'estratto conto che, a differenza del'estratto conto visualizzabile accedendo autonomamente alla propria area personale, aveva alla fine anche una sezione ("Calcolo previsionale della pensione") con l'importo della pensione in caso di sospensione immediata dei contributi (proprio quello che interessa a chi cessa il lavoro). Tale importo coincideva con il dato che mi aveva fornito un patronato.
Dopo aver visto che il tool "la mia pensione futura" forniva numeri incongruenti ho aperto un reclamo. Mi ha convocato una dirigente INPS che inizialmente ha cercato di convincermi dell'attendibilita' di questo tool ma quando gli ho mostrato i dati del patronato e le stampe del calcolo previsionale che dava in precedenza l'INPS ha "confessato" che la direzione generale dell'INPS si era già esposta pubblicizzando il tool e avevano dovuto rilasciarlo anche se consapevoli che aveva vari malfunzionamenti.
Inoltre era stata data la direttiva di non distribuire più il calcolo previsionale in appendice all'estratto conto perche' il termine "previsionale" aveva indotto qualcuno a fare causa all'INPS perche' la previsione non si era rivelata poi esatta.
Invece sarebbe bastato mettere la dicitura "pensione simulata" al posto di "calcolo previsionale" e avremmo ancora una dato più attendibile al posto di un tool scenografico ma ancora pieno di falle...

E chissa se ora Cochise, oltre ai suoi preziosi commenti, per spiegare i misteri dell'INPS riesce a trovare qualche scena tra Totò e Peppino (come già fatto per chiarire cos'e' l'inflazione...)

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04/04/2019 20:18 - 04/04/2019 20:21#61381 da siberio
Mia esperienza personale:
Il riscatto della laurea è più conveniente dei contributi volontari soprattutto quando hai, nell'ultima anno di contribuzione "non figurativa", goduto di benefit che spesso vengono pagati dal datore di lavoro nella procedura di licenziamento pre-naspi o mobilità o qualsivoglia. Questo perchè (amara scoperta), nel calcolo dei contributi volontari, non viene preso in considerazione l'ultimo anno naspi, ma proprio l'ultimo "mobile" di contributi "veri". Questo può far lievitare parecchio i contributi volontari (che comunque devi considerare fanno anche aumentare l'importo della pensione!).
Per quanto riguarda la tempistica della comparsa del riscatto sull'Ecocert ti posso assicurare che sono tempi rapidi (a me sono comparsi i contributi dopo 15 gg). In ogni caso l'importante è che tu abbia maturato i requisiti quando fai la domanda. Quando l'addetto prendere in carico il tuo caso (almeno dopo un paio di mesi) controllerà il tutto e non potrà che convalidare.
PS: sul discorso convenienza (Riscatto o contr.volont.) probabilmente il riscatto (che ti cadrà nel "retributivo) potrebbe essere più conveniente, ma questo te lo potrà dire il grande Cochise o qualche patronato "cazzuto" (sono veramente pochi...)
Spero di esserti stato d'aiuto
Ringraziano per il messaggio: Domino

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04/04/2019 15:39#61368 da Domino
Ciao a tutti,
riporto di seguito quanto mi è accaduto nelle interazioni con l'INPS.

Compiro' 60 anni a luglio e ho 34 anni di contributi (31 effettivi fino a giugno 2017, 1 figurativo per servizio militare e e 2 per NASPI da completare entro il prossimo luglio).

In alternativa alla pensione di vecchiaia a 67 anni e 9 mesi (stima attuale) sarei ovviamente interessato a aderire a quota 100 nel 2021 a 62 anni (anche se nessuno può prevedere cosa accadrà tra due anni: cambierà il governo o questo provvedimento ? ci saranno le coperture finanziare, ecc.?).

Due anni fa, un patronato mi aveva fatto una simulazione della pensione (con sospensione dal lavoro) da cui risultava un retribuzione annuale netta di 39.000 € (mentre "la mia pensione futura" INPS forniva un valore simile per la parte retributiva e molto piu' alto per la parte contributiva).
La neutralizzazione della NASPI sulla quota retributiva e il suo limitato beneficio sulla quota contributiva mi fanno pensare che questo dato sia aumentato di poco.
Ma non ricordo se la simulazione di due anni fa fu fatta assumendo di andare in pensione a 68 anni, quindi con un coefficiente di trasformazione del montante contributivo più alto di quello che si applica andandoci a 62 anni (e ciò ridurebbe il valore della pensione).

Nel frattempo ho avuto dall'INPS l'autorizzazione per i versamenti volontari (che non ho però ancora versato) con un importo annuale di 33.000 €.

Un paio di mesi fa mi dicono all'INPS:
"per i 4 anni che le mancano per arrivare a 38 per quota 100, subito dopo la NASPI le conviene versare i contributi volontari per due anni e gli altri due anni che le mancano li ottiene tramite riscatto parziale della laurea che risulterà molto elevato ma che le suggeriamo di chiedere ora perché l'importo aumenterà con l'età".

La prima cosa che mi lasciava perplesso è iniziare a versare i contributi volontari dal prossimo luglio al "buio", cioè senza nessuna certezza che tra due anni ci sarà ancora quota 100.

Provo comunque a chiedere il calcolo per il riscatto per (circa) due anni e l'INPS mi comunica un valore di 55.000 € (alto ma non stratosferico).

Da ignorante della materia mi metto a studiare (riserva matematica, coefficienti attuariali...), leggere forum (chiedendo chiarimenti a Cochise...), ecc. e alla fine scopro quanto segue:

1) nel mio caso il riscatto laurea per 4 anni (106.000 €) è piu convienente rispetto a 2 anni di riscatto laurea + 2 anni di versamenti volontari (121.000 €)

2) mi conviene chiedere il riscatto laurea nel 2021 (non prima di 61 anni + 6 mesi + 1 giorno per avere il coefficiente attuariale per 62 anni, inferiore a quello per 60 anni) non solo per sostenere un onere inferiore rispetto ad oggi (contrariamente a quello che mi hanno detto in INPS) ma soprattutto per evitare di pagarlo a vuoto nel caso in cui non ci sarà più quota 100.

Tutto ciò per qualcuno sarà ovvio come pure l'esigenza di affidarsi ad un patronato (competente) prima di intraprendere qualcunque azione, ma dopo l'incontro iniziale in INPS ero convinto di dover seguire un'altra strada e sono stupito delle informazioni fuorvianti che mi sono state date.

Se le mie conclusioni non sono corrette o è opportuno che io faccia qualche altra verifica ovviamente ogni commento e' gradito.

Colgo infine l'occasione per porre un paio di domande per conto di un ex-collega che è prossimo ai 62 anni e potrebbe arrivare a 38 anni di contributi con un riscatto laurea.
Quando si riceve dall'INPS la comunicazione che la domanda di riscatto è stata accolta e subito dopo si paga con il MAV il relativo importo (in soluzione unica, perche' non c'é capienza per agevolazioni fiscali), per presentare poi la domanda per quota 100 è necessario aspettare che l'estratto conto contributivo (o l'ECOCERT) risulti aggiornato con i periodi riscattati e, in tal caso, quanto tempo può passare dal pagamento all'aggiornamento ?
Oppure si può andare da un patronato portando la ricevuta del MAV e ciò è sufficiente per chiedere quota 100 ?

Grazie in anticipo per le risposte.

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