Ricerca avanzata

Salve,
vorrei chiedere a qualcuno di voi, se l'importo del reddito da pensione riportato nella certificazione unica è corretto, se vado a confrontare l'importo redditi di pensione sulla CU con l'importo riportato su Fascicolo Residenziale del Cittadino - Prestazioni - Pagamenti, nella colonna Importo dell'anno di riferimento, noto una differenza di importi tra quello riportato sul Cud è quello riportato nella colonna Importo della sezione Pagamenti sul portale Inps, una differenza di quasi 1500 € in più riportati nella Certificazione Unica, è normale? E' da un paio di anni che noto queste differenze, anche voi avete queste differenze di importo, l'importo che viene riportato nella sezione Pagamenti non dovrebbe essere compreso di tasse, irpef etc...? Se faccio la somma di tutti gli importi riportati nei cedolini, mi il totale importo riportato nella sezione Pagamenti e non quello riportato nella CU. Secondo voi è corretta o è errata tutta questa differenza tra i due importi? Qualora fosse errata, come devo comportarmi?
Grazie
Felice 

Ringrazio per la risposta celere,
il messaggio inps cita testualmente al paragrafo 6.2 "L'opzione per il sistema contributivo deve intendersi irrevocabile sia se esercitata al momento del pensionamento sia se esercitata nel corso della vita lavorativa quando produce effetti sostanziali (circ. 07/06/2002, n. 108, punto 7).In particolare, se la facoltà di opzione è esercitata al momento del pensionamento, le Sedi sono tenute, ai sensi dell'articolo 69, comma 6, della legge n. 388 del 23/12/2000, a rilasciare il doppio calcolo della pensione (con il sistema contributivo e con il sistema misto) e, qualora il soggetto scelga il sistema contributivo, tale scelta è da considerarsi irrevocabile."Ma, all'epoca della domanda, è stato fatto scegliere forzatamente il sistema contributivo. Ci può essere stato un errore di valutazione in quel momento?
Grazie

Buonasera a tutti. 
La manovra finanziaria per il 2025 ha reintrodotto il Bonus Maroni , rinnovato e ampliato. 
Il Bonus Maroni è un incentivo rivolto ai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno maturato determinati  requisiti per la pensione, ma scelgono di proseguire l’attività lavorativa. L’incentivo permette di rinunciare all’accredito della quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore, pari a circa il 10%, che normalmente viene versata all’INPS. Invece di essere persa, questa quota si trasforma in un aumento netto dello stipendio, corrisposto direttamente dal datore di lavoro. Nel 2025, il Bonus Maroni sarà accessibile a una platea più ampia rispetto agli anni precedenti. Potranno beneficiarne:

• i lavoratori che, entro il 31 dicembre 2025, maturano i requisiti per la pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi
• coloro che raggiungono i requisiti contributivi ordinari per la pensione anticipata, ossia 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, sempre entro il 31 dicembre 2025

Fatte queste premesse, non mi sono  chiare alcune cose: 
In caso di richiesta, la decorrenza è quella del pagamento della pensione incluso di finestra ?
Mi spiego meglio : io ho già, ad oggi 41 anni di servizio, e compio i 62 anni a maggio di questo anno; quindi a maggio 2025 maturo i requisiti della "103" ( che ha una finestra di sette mesi); quindi posso chiedere quindi il Bonus Maroni
Ma da quando decorrerebbe ll pagamento del bonus?
1)  dal 1/6/25 (mese successivo alla maturazione dei requisiti) ?
2) oppure  dal 1/1/26 includendo la finestra di 7 mesi dal 1/6/25?
Da quello che ho letto,  pur facendo ora la domanda , il bonus decorrerebbe dal 1/1/2026. 
E' corretto?

ALTRI DUBBI 

Come detto a maggio 2025 maturo i requisiti della quota 103; 
successivamente, il 1.3.2026 maturerò i requisiti della pensione di anzianità - 42 anni e 10 mesi;
Nell'ipotesi che io  faccia domanda  "ora" per il Bonus Maroni, avendo  maturato i requisiti per la quota 103:

1)Posso revocare in QUALSIASI MOMENTO e in particolare  dopo giugno 2026 (maturazione dell' anticipata anticipata) posso revocare il "bonus" e andare in pensione " anticipata fornero"(42anni.10 mesi) ?

2)Poiché siamo nell'ipotesi  "ho chiesto il bonus a maggio 2025 (con maturazione requisito 103)", al momento della pensione (vecchiaia o anticipata Fornero in caso di richiesta di revoca del bonus), mi verrà  fatto il calcolo puramente contributivo avendo io fatto la richiesta del bonus con il requisito della 103?

Grazie anticipatamente  a tutti  per le risposte.

Paolo




P.S. : ringrazio Enrico che  mi ha chiarito che a fronte di  una retribuzione pensionabile (vedasi estratto conto inps) di 30.000 € annui la decurtazione per ogni anno di mancata contribuzione (solo per il dipendente) è pari a 15 € lordi mensili.
In proporzione con redditi annui diversi.
 

 

Per accedere a pensione con "opzione donna" è necessario optare per la liquidazione della pensione con il calcolo contributivo. Come chiarito con il messaggio n. 219/2013, al paragrafo 6.2, l'opzione per il sistema contributivo deve intendersi irrevocabile sia se esercitata al momento del pensionamento sia se esercitata nel corso della vita lavorativa quando produce effetti sostanziali,così come nel caso della signora.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30803 del 2 dicembre 2024, ha affrontato il tema della "neutralizzazione",  dei contributi che è distinto da quello  dell'opzione al contributivo. Per questo motivo la risposta è negativa.

Buonasera a Voi Tutti. Credo di capire che ottenere l'ecocert sia la conditio sine qua non per formulare richiesta di pensione anticipata, vi chiedo quando tempo prima della data presunta di raggiungimento dei requisiti va richiesto? e inoltre mi piacerebbe avere una stima della tempistica. Grazie a quanti daranno un contributo alla discussione

Salve,
nel mio estratto contributivo INPS riconosce le mie 52 settimane figurative da servizio militare ma la colonna della retribuzione è vuota.
Come calcola INPS il valore dei contributi ai fini del montante contributivo per l'assegno pensionistico?
Grazie
Cordialmente

Salve, 
ho letto recentemente che la Corte di Cassazione, con la sua recente sentenza numero 30803 del 2024, può favorire il ricalcolo della pensione una volta arrivati a 67 anni di età a chi è andato in pensione anticipata ma che ha iniziato a versare contributi prima del 1996. E' il caso di mia moglie che ha iniziato a lavorare come insegnante nella scuola già dal 1982. 
Mia moglie, nata nel 1958, è andata in pensione anticipata con l'Opzione Donna nel 2016 e quindi con il calcolo pensionistico tutto contributivo. Ora ha compiuto 67 anni di età. La sentenza in questione dice che quando si arriva a 67 anni di età (pensione di vecchiaia) è possibile farsi rifare il calcolo pensionistico.
Ci sono possibilità in merito?
Grazie per la risposta.

Grazie
Cordialmente

La contribuzione sarà trattata al pari delle altre ,come se fossero stati i versati i contributi.

Nel 2014 ho giá avuto una ASPI per 12 mesi per disoccupazione. Non voglio chiedere oggi (in cui è in vigore la Naspi) un riconoscimento per 10 anni fa. L'Inps mi ha giá riconosciuto le 52 settimane come diritto e, al calcolo, mi è stato indicato il reddito dell'anno precedente. Quello che non so è come Inps calcola il contributo figurativo ai fini del montante contributivo valido per il calcolo pensionistico.. Al 33% o diversamente? Grazie

l'aspi è stata sostituita dalla naspi da ben 10 anni, quindi non è comprensibile la domanda, perchè se pensi di richiedere una ricostituzione pensione il diritto è decaduto dopo tre anni dalla liquidazione pensione.
Se è solo una curiosità, non ricordo le modalità dell'attribuzione contribuzione in aspi ma non credo che possano essere diverse dalla naspi, quindi era previsto un tetto riferito all'anno di utilizzo dell'ammortizatore.

Salve,
vorrei sapereil valore dei contributi figurativi ai fini del montante contributivo in regime ASPI.
Normalmente su busta paga si calcola il 33% del lordo.
E nel caso dei contributi figurativi ASPI (NO NASPI)?
GRAZIE

Ciao a tutti,
sono Rosanna, vivo e lavoro n Francia da 13 anni, prima ho lavorato per 28 anni in banca in Italia.
Ho scoperto questo forum navigando in internet per trovare informazioni sulla normativa che riguarda i pensionati all'estero.
Spero che qualcuno mi possa aiutare a trovare risposte certe.
Grazie mille.

Salve,
sono una cittadina italiana residente in Francia da 13 anni, dove ho sempre lavorato. Prima di arrivare in Francia ho lavorato per 28 anni in Banca in Italia, quindi settore privato.
Sto completando l'iter per ottenere la cittadinanza francese e l'anno prossimo dovrei andare in pensione per l'Italia, mentre nel 2027 andro' in pensione anche per la Francia.
Non riesco a capire, leggendo la convenzione Italia-Francia (legge 7 gennaio 1992, n. 20), se ottenedo la cittadinanza francese e rinunciando a quella italiana posso chiedere la pensione lorda all'Italia e pagare le tasse sul reddito in Francia (vedi art. 18 e articolo 19 della convenzione).
Qualcuno puo aiutarmi a dare la corretta interpretazione? Ho cercato tanto sul web, ho letto anche cio' che scrive l'INPS a proposito, ma tutti parlano della sola residenza e nessuno parla del caso in cui il pensionato abbia la cittadinanza francese e abbia rinunciato a quella italiana.
Grazie mille.
Rosanna

Da ex collega funzionario INPS che frequenta ormai da qualche anno questo forum sono lieto di darti il mio benvenuto .