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Cassa integrazione o Naspi? Scelta difficile...

27/11/2018 13:14 - 27/11/2018 13:15#56796 da ricoc_61
Visto che il tuo profilo pensionistico è lontano, io personalmente opterei x la cassa integrazione sono contributi in costanza di lavoro, poi la naspi ,totale 3 anni di contributi figurativi, poi nel periodo di naspi puoi iscriverti per l'assegno di ricollocazione di cui ne può beneficiare il centro x l'impiego o qualsiasi agenzia interinale, sei coadiuvato da un tutor.

In poche parole l'assegno lo percepiscono coloro che ti trovano il lavoro, o a tempo determinato o a tempo indeterminato ( l'assegno varia in base a che contratto ti fanno)

Vai sul sito dell'anpal e vedi cosa dice.

Passare alla naspi vuol dire che dopo il 3 mese l'indennizzo comincia a decrescere del 3% ogni mese, a differenza della cassa int. che è costante x 12 mesi.

Saluti.
Ringraziano per il messaggio: Nicolab67

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27/11/2018 12:40#56795 da Nicolab67
Buongiorno, vi scrivo per chiedervi gentilmente un consiglio sulla mia attuale situazione lavorativa.
L'azienda per cui lavoravo con un contratto a tempo indeterminato_part-time é recentemente fallita, e tramite i sindacati si é aperta la possibilità di fare un anno di cassa integrazione, prima di entrare in Naspi per altri 24 mesi. La decisione spetta al singolo lavoratore in base alla propria situazione personale, ed io sono molto combattuto se "approfittare" di questo periodo di cassa integrazione o se, chiedendo il licenziamento, di entrare direttamente in Naspi. Da una parte potrebbe sembrare utile rimanere in mobilità per un anno aggiuntivo, dall'altra mi sembra più interessante, ai fini della ricerca di un nuovo lavoro, essere "libero" da impegni e quindi disoccupato (anche per eventuali corsi di formazione gratuiti per disoccupati). Da considerare anche che se venissi licenziato potrei fare subito la domanda del TFR e delle ultime 3 mensilità non pagate al Fondo Tesoreria (Inps), mentre se rimanessi in cassa integrazione dovrei attendere i 12 mesi prima di fare la medesima domanda. Altra cosa da tenere in mente, infine, é che attualmente l'indennità Naspi ancora esiste, mentre tra un anno non é detto che le cose possano cambiare (vedi reddito di cittadinanza..). Vi chiedo quindi un consiglio sulla strada da intraprendere (Cigs o Naspi), considerato che ho 51 anni e che l'obiettivo pensione é per me ancora molto distante.
Attendo, spero, un vostro possibile riscontro, grazie.
Nicola

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