Fatturazione in regime di QUOTA100

Sia l'indennità supplettiva di clientela,che il FIRR(fondo indennità risoluzione rapporto), sono prestazioni spettanti all'agente di commercio. La prima decorre al raggiungimento dell'età pensionabile dell'Agente,
oppure per cessazione del mandato di agenzia da parte della Committente.
Il Firr è paragonabile alla liquidazione dei dipendenti privati, cioè un trattamento di fine rapporto.
Ciò premesso il comma 3 dell'art. 14 del decreto legge n. 4/2019 stabilisce che la pensione quota 100 non sia cumulabile, a far data dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l'accesso alla pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro dipendente o autonomo.
Ma poiché la liquidazione dei trattamenti di fine rapporto,come nel suo caso e per la sua categoria, avvengono sempre a successivamente all risoluzione del rapporto di lavoro ritengo possa fatturare l'indennità di clientela senza subire penalizzazioni.Lei successivamente alla decorrenza della pensione percepisce redditi che riguardano comunque anni precedenti.
Bene inteso non deve considerare questa risposta come certa e pertanto la invito a rivolgersi ad un commercialista esperto tenendo bene a mente quel comma 3 precedentemente indicato.

Grazie per la risposta precedente, ma essendo andati ad es: in pensione ad Aprile, il tetto di fatturazione rimane quello oppure va calcolato in rateo?

Grazie

Per anni lavorativi o prestazioni antecedenti ancora da riscuotere avresti dovuto dichiararlo nel modello AP 139 e non incide sul tetto max mentre dopo la quota 100 attenzione il tetto non si può superare.

Salve a tutti, sono agente di commercio in pensione quota 100, vorrei sapere se possibile ancora fatturare una indennità di clientela relativa agli anni lavorativi e se questa incide sul tetto max di fatturazione di 5000 euro consentiti come lavoro occasionale.
Grazie