Sono guantario donato antonio di melfi, potenza, basilicata, italia. Sono un esodato unicredit dall'1.1.2010 all'1.7.2014, con accesso ad un fondo di solidarietà dall'1.1.2010 all'1.6.2014, in base all'accordo fatto con i sindacati, per esodo anticipato a seguito di fusione tra unicredit e banca di roma. Il 31.1.2014, mi arriva una lettera dall'inps, in cui mi si comunica dello spostamento della pensione dall'1.7.2014 all'1.6.2015 (secondo me, in base alla riforma pensionistica antecedente alla fornero di tremonti/sacconi). Faccio un quesito all'inps risponde, nel febbraio 2014, per chiedere come mi devo comportare per questo vuoto economico, dall'1.7.2014 all'1.5.2015. Mi viene risposto telefonicamente, che non devo fare nulla, devo solo attendere in quanto, quando verrà approvato un decreto ministeriale avrò lo stesso assegno, ma da un fondo gestito dal ministero del lavoro. Ieri mattina, mi sono recato allo sportello inps locale, comunicando di aver presentato on line una domanda, per avere l'assegno per il prolungamento del sostegno al reddito in base alla legge 122/2010 e 78/2010, per chiedere tali assegni. Quando comunico allo sportello dell'inps locale di aver fatto quanto già detto, l'impiegato dell'inps chiede alla stessa persona che a febbraio scorso mi aveva detto di non fare niente e viene ribadito la stessa cosa, perché dice, l'inps già sa la situazione degli esodati. Per quanto sopra esposto, chiedo, secondo lei ero tenuto o no a fare tale domanda, (pur avendo perso comunque quattro mesi da luglio ad ottobre 2014)? In attesa porgo cordiali saluti
