gestione separata per raggiungimento anzianità contributiva

Le tue domande sono lecite ma le risposte può darle solo chi ha avuto una reale esperienza in materia o chi, per lavoro, gestisce queste situazioni.
Confermo che la scelta del codice Ateco è un elemento fondamentale. Va fatta con estrema attenzione e deve essere in linea con l’attività e con il ruolo di artigiano, commerciante o libero professionista, da cui poi deriva l’iscrizione nella corrispondente gestione previdenziale.

Il ruolo di artigiano è coerente con un’attività di riparazione ma potrebbe appunto accadere che vengano richiesti locali, macchinari e altri prerequisiti.

Un altro aspetto molto importante e da approfondire è se si deve compilare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per poi trasmetterla al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive).
La procedura che ho già citato, Comunica Starweb, semplifica varie azioni operative (incluse quelle per il SUAP) ma, a monte di tutto, va verificato se la propria attività rientra tra quelle che possono essere svolte senza alcuna autorizzazione di competenza SUAP.
Nell’area a me familiare, in ambito informatico, esistono diverse attività e relativi codici Ateco coerenti con il ruolo di artigiano, non richiedono la SCIA per il SUAP, non prevedono corsi di formazioni né esperienze pregresse, non obbligano all’uso di locali e macchinari (con l’esclusione di un semplice computer). Per iniziare questi approfondimenti io avevo escluso l’uso dei forum e dopo aver letto varie informazioni e articoli su internet ho chiesto le conferme ai canali ufficiali (Camera di Commercio, Comune, ecc.). Vi ho dedicato quel paio di settimane di cui ho scritto ma alla fine avevo le informazioni da fonti sicure.

Ho visto che nei precedenti post hai fatto diverse ipotesi (gestione separata, commerciante nell’area assicurativa, artigiano per la riparazioni di bici). Penso sia giusto valutare tutte le opzioni ma in uno spettro così ampio di possibilità quello che farei io è concentrarmi per alcuni giorni sulla lettura di articoli, circolari, normative, ecc. dopodiché, se resta qualche dubbio o si sospetta che le attività operative siano troppe complesse per essere fatta in autonomia, contatterei un intermediario (consulente del lavoro, commercialista o altro) per una consulenza o per delegargli tutte le azioni successive.

Grazie per la risposta.
Posso chiederti che codice ATECO di artigiano hai scelto nel tuo caso?
Nel caso di artigiano, di primo acchitto io avrei pensato al codice 95.29.02 RIPARAZIONE DI ARTICOLI SPORTIVI (ESCLUSE LE ARMI SPORTIVE) E ATTREZZATURE DA CAMPEGGIO (INCLUSE LE BICICLETTE) visto che mi diletto a riparare bici.
Ho paura però che mi venga richiesto di avere specificatamente un locale adibito all'attività e che inoltre debba avere determinati requisiti. Può essere?

Peppe60 (o peppeaiello, non ho capito se hai cambiato nome dopo i primi post), andiamo per ordine.

peppe60 ha scritto: Se deciderò di pagare i contributi per il solo mese di luglio, potrò fare il pagamento in agosto e quindi riuscire a fare in modo che INPS contabilizzi i contributi di luglio in agosto?

Nella discussione di cui ti ho dato il link puoi leggere i dettagli con le date dei versamenti e degli accrediti dei miei contributi. In sintesi, pagando a inizio mese, io ho trovato l’accredito il mese successivo, nei giorni compresi tra il 6 e il 13. Se luglio 2022 sarà il tuo ultimo mese di attività puoi pagare i contributi a luglio (non ad agosto) per poi trovarli accreditati entro i primi giorni di agosto. Non ho esperienza diretta di versamenti di un singolo mese perché ho sempre versato rate trimestrali ma il ragionamento resta lo stesso. Ad esempio, la quarta rata trimestrale che ho versato lo scorso 3 dicembre me la sono trovata accreditata l’8 gennaio. Non sono però in grado di dire se queste tempistiche dipendono dalle singole sedi INPS (di sicuro condizionano i tempi per le domande di riscatto, ecc.)

peppe60 ha scritto: Potresti darmi istruzioni dettagliate su come fare per aprire la partita IVA in modo autonomo?

Per l’aperura della P.IVA (senza iscrizione al Registro delle imprese e quindi non associata a artigiani e commercianti) so che l’Agenzia delle Entrate richiede il modello AA9 e mette a disposizione il relativo software di compilazione. Su internet trovi istruzioni ufficiali, tutorial, video, ecc.
In caso di dubbi sugli aspetti fiscali io ho sempre contattato telefonicamente l’assistenza dell’Agenzia delle Entrate (alle ore 9 e 1 minuto, per prendere la linea…). In alternativa se vuoi dei chiarimenti su questo forum forse è opportuno che scrivi nella categoria Fisco e tributi.
In generale non mi considero un esperto in materia previdenziale ma ancor meno ne so in ambito fiscale, quindi evito di dire altre cose perché potrebbero essere inesatte.
Come ho già scritto, l’apertura della mia P.IVA da artigiano è avvenuta contestualmente all’invio della pratica al Registro delle imprese con la proceduta Comunica Starweb.

peppe60 ha scritto: in caso di artigiano o commerciante la partita IVA si deve aprire come persona fisica oppure ditta individuale?

Io, da artigiano, ho aperto la P.IVA come ditta individuale e nel post iniziale della discussione già citata ho riassunto i passi da compiere per l’avvio dell’attività. Ho anche scritto di aver dedicato un paio di settimane per il mio training (partendo da una totale assenza di competenze) e ho fornito i riferimenti delle guide da consultare, dei corsi online, ecc. Ovviamente il modo e il tempo per “auto-istruirsi” sono soggettivi ma si deve procedere per passi successivi. Per me è stato fondamentale approfondire il corso online e il manuale della procedura Comunica Starweb, ma parallelamente ho acquistato la firma digitale, mi sono registrato a Telemaco e ho iniziato a fare pratica con questa proceduta. Solo dopo aver verificato che potevo usarla da solo ho rinunciato all’idea di rivolgermi ad un intermediario, ma il ricorso a quest’ultimo (come hanno fatto alcuni miei ex colleghi) senza perdere tempo con il self-training resta comunque la migliore opzione se si ha fretta, anche perché, procedendo in modo autonomo, restano sempre dei dubbi operativi e quindi si deve poi contattare la propria camera di commercio, l’INAIL, ecc.

Io ho dovuto creare una ditta individuale per le mie esigenze (tra cui chiedere il riscatto laurea come artigiano e pagarlo poco) ma se si vuole aprire una P.IVA soltanto per avere 1-2 di anni di contributi e si ha la certezza di poter fatturare almeno 16K/anno allora l’attività da consulente con iscrizione nella gestione separata potrebbe essere la strada più semplice (ma sui versamenti dei contributi in questa gestione non ho esperienza).

Dimenticavo: in caso di artigiano o commerciante la partita IVA si deve aprire come persona fisica oppure ditta individuale?

x Domino
Potresti darmi istruzioni dettagliate su come fare per aprire la partita IVA in modo autonomo?
Grazie

Proveniendo dal mondo assicurativo opterò per Commercianti ed utilizzerò un codice ATECO adatto ad attività di consulenza in tale comparto.
Buona l'info sulla possibilità di pagare anche un solo mese (sarebbe ciò che mi servirebbe; dovrei concludere con il mese di luglio 2022).
In tal caso ti faccio un'ulteriore domanda.
Se deciderò di pagare i contributi per il solo mese di luglio, potrò fare il pagamento in agosto e quindi riuscire a fare in modo che INPS contabilizzi i contributi di luglio in agosto?