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gestione separata per raggiungimento anzianità contributiva
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19/01/2021 10:16#72095
da Cometa
Risposta da Cometa al topic gestione separata per raggiungimento anzianità contributiva
Per peppeaiello
Cessato il lavoro dipendente anche io volevo iscrivermi alla gestione separata, ma seguendo i suggerimenti di questo forum ho aperto di recente una ditta individuale artigiana, sia per riscattare la laurea con un costo ridotto che per evitare un accredito parziale dei contributi nella gestione separata nel caso di fatturato inferiore al minimale. La scelta dei codice ateco è così ampia che non ho avuto difficoltà a trovarne uno adatto alla mia attività.
Per Domino
Anche in questa discussione ho trovato informazioni che non conoscevo. Visto che sei esperto su vari argomenti a cui sono interessata continuerò a seguire quello che scrivi. Ma non so se c’è la possibilità di essere avvisati quando un utente pubblica un post in una discussione in cui non si è ancora intervenuti.
Cessato il lavoro dipendente anche io volevo iscrivermi alla gestione separata, ma seguendo i suggerimenti di questo forum ho aperto di recente una ditta individuale artigiana, sia per riscattare la laurea con un costo ridotto che per evitare un accredito parziale dei contributi nella gestione separata nel caso di fatturato inferiore al minimale. La scelta dei codice ateco è così ampia che non ho avuto difficoltà a trovarne uno adatto alla mia attività.
Per Domino
Anche in questa discussione ho trovato informazioni che non conoscevo. Visto che sei esperto su vari argomenti a cui sono interessata continuerò a seguire quello che scrivi. Ma non so se c’è la possibilità di essere avvisati quando un utente pubblica un post in una discussione in cui non si è ancora intervenuti.
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18/01/2021 19:12#72089
da Domino
Risposta da Domino al topic gestione separata per raggiungimento anzianità contributiva
Prima di affrontare la scelta tra artigiani e commercianti si deve essere certi che l’attività che si vuole avviare con P.IVA sia coerente, in termini di codice Ateco, con le proprie competenze e con i servizi o i beni che si vogliono offrire.
Esiste inoltre un’area grigia di sovrapposizione (e di interpretazione) tra l’artigiano e il consulente.
Per fare un esempio in ambito informatico: l’artigiano crea, progetta e vende un sito web (e si iscrive nella gestione artigiani) mentre il consulente aiuta le aziende a ottimizzare il posizionamento del sito web quando si fanno le ricerche con Google (e si iscrive nella gestione separata). Ma come si vede anche in questo esempio le due figure professionali possono sovrapporsi.
Lo stesso discorso vale per altri settori, inclusi quelli che si basano su hobby o interessi personali e che poi possono evolvere verso opportunità di lavoro.
La scelta artigiano vs commerciante dipende da fattori soggettivi e oggettivi, ovviamente legati anche alle opportunità di lavoro che si hanno in mente. Io ho trovato molto più semplice l’artigiano per la totale assenza di adempimenti legati all’attività scelta: nessun requisito professionale, né corsi, né esperienze di vendita (anche se le avevo), con totale assenza di locali o macchinari da dichiarare (ovviamente se si fa il falegname le cose sono diverse).
Nell’esempio sui siti web è sufficiente dichiarare di avere un PC e una stampante. Nulla di più.
Per agenti e rappresentanti di commercio ci sono alcuni adempimenti e c’è da considerare il ruolo dell’Enasarco.
E’ vero che per l’artigiano c’è l’obbligo e l’onere dell’assicurazione INAIL (circa 80€/anno per attività a basso rischio) e il passo supplementare della registrazione nell’albo degli artigiani (o in elenchi equivalenti se nella propria provincia / regione quest’albo è stato soppresso) ma sono più agevoli rispetto agli adempimenti del commerciante.
Inoltre per diventare artigiani e commercianti si parte sempre dall’uso della procedura Comunica Starweb (in modo autonomo o tramite intermediario) e quando si invia la pratica si innescano in contemporanea e in parallelo tutte le azioni, 3 per il commerciante ((P.IVA, Registro Imprese, INPS) e 5 per l’artigiano (che ha in più l’Albo Artigiani se c’è e l’INAIL).
Venendo anche io da un ruolo di dirigente ero totalmente ignorante su P.IVA e tematiche similari ma, come ho scritto, con un self training di un paio di settimane sono diventato autonomo. Se si ha fretta o non si vuole trafficare con l’acquisto di firme digitali, procedure con la camera di commercio, ecc. basta rivolgersi ad un intermediario o consulente del lavoro (non conosco però le tariffe).
Riguardo ai versamenti dei contributi, se oltre al primo post leggi l’intera discussione che ti ho indicato, trovi anche altri dettagli. Ad esempio, se versi la terza rata a inizio settembre (anziché in prossimità della scadenza di metà novembre) te la trovi accreditata entro metà ottobre. Idem per le altre rate. E c’è una utility (calcolo della codeline) che consente di pagare il singolo mese.
Forse hai già letto un punto critico: la “tentazione” di non lavorare e non emettere alcuna fattura, limitandosi a pagare i contributi chiesti dall’INPS. In teoria forse si potrebbe fare ma ho preferito seguire il suggerimento di svolgere realmente la mia attività di artigiano, emettere le fatture, ecc.
Nessun patronato mi aveva suggerito questo approccio, anzi dicevano che era sbagliato (come pure il riscatto laurea) e quindi mi sono basato solo su poche informazioni raccolte da ex colleghi. Visto poi che nel forum non c’erano molti dettagli ho iniziato questa opera di “divulgazione” della mia esperienza, senza alcuna pretesa consulenziale e raccomandando sempre di fare altre verifiche consultando le guide e i canali ufficiali. Sui forum (comunque più affidabili dei patronati) ci sono a volte consigli fuorvianti che vendono dati, in buonafede, da chi non li ha mai messi in pratica, quindi mai fermarsi alla prima cosa che si legge (incluso quello che scrivo io).
Esiste inoltre un’area grigia di sovrapposizione (e di interpretazione) tra l’artigiano e il consulente.
Per fare un esempio in ambito informatico: l’artigiano crea, progetta e vende un sito web (e si iscrive nella gestione artigiani) mentre il consulente aiuta le aziende a ottimizzare il posizionamento del sito web quando si fanno le ricerche con Google (e si iscrive nella gestione separata). Ma come si vede anche in questo esempio le due figure professionali possono sovrapporsi.
Lo stesso discorso vale per altri settori, inclusi quelli che si basano su hobby o interessi personali e che poi possono evolvere verso opportunità di lavoro.
La scelta artigiano vs commerciante dipende da fattori soggettivi e oggettivi, ovviamente legati anche alle opportunità di lavoro che si hanno in mente. Io ho trovato molto più semplice l’artigiano per la totale assenza di adempimenti legati all’attività scelta: nessun requisito professionale, né corsi, né esperienze di vendita (anche se le avevo), con totale assenza di locali o macchinari da dichiarare (ovviamente se si fa il falegname le cose sono diverse).
Nell’esempio sui siti web è sufficiente dichiarare di avere un PC e una stampante. Nulla di più.
Per agenti e rappresentanti di commercio ci sono alcuni adempimenti e c’è da considerare il ruolo dell’Enasarco.
E’ vero che per l’artigiano c’è l’obbligo e l’onere dell’assicurazione INAIL (circa 80€/anno per attività a basso rischio) e il passo supplementare della registrazione nell’albo degli artigiani (o in elenchi equivalenti se nella propria provincia / regione quest’albo è stato soppresso) ma sono più agevoli rispetto agli adempimenti del commerciante.
Inoltre per diventare artigiani e commercianti si parte sempre dall’uso della procedura Comunica Starweb (in modo autonomo o tramite intermediario) e quando si invia la pratica si innescano in contemporanea e in parallelo tutte le azioni, 3 per il commerciante ((P.IVA, Registro Imprese, INPS) e 5 per l’artigiano (che ha in più l’Albo Artigiani se c’è e l’INAIL).
Venendo anche io da un ruolo di dirigente ero totalmente ignorante su P.IVA e tematiche similari ma, come ho scritto, con un self training di un paio di settimane sono diventato autonomo. Se si ha fretta o non si vuole trafficare con l’acquisto di firme digitali, procedure con la camera di commercio, ecc. basta rivolgersi ad un intermediario o consulente del lavoro (non conosco però le tariffe).
Riguardo ai versamenti dei contributi, se oltre al primo post leggi l’intera discussione che ti ho indicato, trovi anche altri dettagli. Ad esempio, se versi la terza rata a inizio settembre (anziché in prossimità della scadenza di metà novembre) te la trovi accreditata entro metà ottobre. Idem per le altre rate. E c’è una utility (calcolo della codeline) che consente di pagare il singolo mese.
Forse hai già letto un punto critico: la “tentazione” di non lavorare e non emettere alcuna fattura, limitandosi a pagare i contributi chiesti dall’INPS. In teoria forse si potrebbe fare ma ho preferito seguire il suggerimento di svolgere realmente la mia attività di artigiano, emettere le fatture, ecc.
Nessun patronato mi aveva suggerito questo approccio, anzi dicevano che era sbagliato (come pure il riscatto laurea) e quindi mi sono basato solo su poche informazioni raccolte da ex colleghi. Visto poi che nel forum non c’erano molti dettagli ho iniziato questa opera di “divulgazione” della mia esperienza, senza alcuna pretesa consulenziale e raccomandando sempre di fare altre verifiche consultando le guide e i canali ufficiali. Sui forum (comunque più affidabili dei patronati) ci sono a volte consigli fuorvianti che vendono dati, in buonafede, da chi non li ha mai messi in pratica, quindi mai fermarsi alla prima cosa che si legge (incluso quello che scrivo io).
Ringraziano per il messaggio: Cometa
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- peppe60
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18/01/2021 17:45#72086
da peppe60
Risposta da peppe60 al topic gestione separata per raggiungimento anzianità contributiva
anzichè artigiani potrebbe andare bene commercianti? Sembrerebbe meno oneroso dal punto di vista degli adempimenti (nessuna necessità di assicurazione INAIL) e anche l'iscrizione sarebbe più veloce. Ho letto sul tuo post (complimenti; ottimo lavoro) che hai anticipato il versamento dei contributi del trimestre. Nel mio caso io raggiungerei il requisito di anzianità contributiva a fine luglio 2022. Potrei quindi attendere la fine del terzo trimestre e poi in ottobre fare subito il versamento e contestualmente fare domanda di pensione. Dovrebbe funzionare vero?
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18/01/2021 13:05#72085
da Domino
Risposta da Domino al topic gestione separata per raggiungimento anzianità contributiva
Ciao, lasciando ad altri utenti la risposta sull’accesso alla pensione anticipata con la finestra di 3 mesi, posso fornirti altre informazioni.
Innanzitutto, se fai la ricerca nel forum utilizzando la parola chiave “gestione separata” (solo nei titoli o in tutti gli argomenti) puoi trovare vari dettagli.
In particolare, per chi deve ancora iscriversi alla gestione separata e anche per rispondere alle tue domande, è utile leggere la discussione:
www.pensionioggi.it/forum/pensioni/10712...o-anno-di-iscrizione
Nel 2020 il minimale di reddito per il riconoscimento di 12 mesi di contributi era 15.953€, come riportato nell’articolo:
www.pensionioggi.it/dizionario/gestione-separata
Per il 2021 il minimale non è stato ancora definito.
In generale, l’iscrizione alla gestione separata con apertura di una P.IVA in regime forfettario è una strada valida per colmare un gap contributivo ma non l’unica.
Un’alternativa alla gestione separata, sempre basata su P.IVA e regime forfettario, è l’iscrizione alla gestione artigiani che impone dei contributi previdenziali minimi, fissi e indipendenti dal fatturato (al contrario della gestione separata). Ad esempio, nel 2020, versando 3.836€ (in 4 rate trimestrali), venivano accreditati 12 mesi di contributi.
L’iscrizione nella gestione artigiani è un po’ più complessa della gestione separata perché richiede qualche operazione supplementare (iscrizione al registro delle imprese, assicurazione INAIL, ecc.), eseguibile in modo autonomo (con la procedura Comunica Starweb) o tramite un intermediario.
Se c’è in previsione un fatturato ridotto che non consente di ottenere la contribuzione necessaria con la gestione separata, allora l’opzione dell’artigiano può risolvere il problema.
Se vuoi saperne di più sulla gestione artigiani e sui relativi iter potresti leggere un post (molto lungo) che ho scritto in base alla mia esperienza personale. Puoi ignorare tutto quello che riguarda il riscatto della laurea, concentrandoti sulle due sezioni:
- AVVIO DELL’ATTIVITA DA LAVORATORE AUTONOMO E ISCRIZIONE ALLA GESTIONE ARTIGIANI & COMMMERCIANTI
- CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E REDDITO DI ARTIGIANI E COMMERCIANTI
Il link al post è
www.pensionioggi.it/forum/pensioni/10659...carpe?start=30#71064
Innanzitutto, se fai la ricerca nel forum utilizzando la parola chiave “gestione separata” (solo nei titoli o in tutti gli argomenti) puoi trovare vari dettagli.
In particolare, per chi deve ancora iscriversi alla gestione separata e anche per rispondere alle tue domande, è utile leggere la discussione:
www.pensionioggi.it/forum/pensioni/10712...o-anno-di-iscrizione
Nel 2020 il minimale di reddito per il riconoscimento di 12 mesi di contributi era 15.953€, come riportato nell’articolo:
www.pensionioggi.it/dizionario/gestione-separata
Per il 2021 il minimale non è stato ancora definito.
In generale, l’iscrizione alla gestione separata con apertura di una P.IVA in regime forfettario è una strada valida per colmare un gap contributivo ma non l’unica.
Un’alternativa alla gestione separata, sempre basata su P.IVA e regime forfettario, è l’iscrizione alla gestione artigiani che impone dei contributi previdenziali minimi, fissi e indipendenti dal fatturato (al contrario della gestione separata). Ad esempio, nel 2020, versando 3.836€ (in 4 rate trimestrali), venivano accreditati 12 mesi di contributi.
L’iscrizione nella gestione artigiani è un po’ più complessa della gestione separata perché richiede qualche operazione supplementare (iscrizione al registro delle imprese, assicurazione INAIL, ecc.), eseguibile in modo autonomo (con la procedura Comunica Starweb) o tramite un intermediario.
Se c’è in previsione un fatturato ridotto che non consente di ottenere la contribuzione necessaria con la gestione separata, allora l’opzione dell’artigiano può risolvere il problema.
Se vuoi saperne di più sulla gestione artigiani e sui relativi iter potresti leggere un post (molto lungo) che ho scritto in base alla mia esperienza personale. Puoi ignorare tutto quello che riguarda il riscatto della laurea, concentrandoti sulle due sezioni:
- AVVIO DELL’ATTIVITA DA LAVORATORE AUTONOMO E ISCRIZIONE ALLA GESTIONE ARTIGIANI & COMMMERCIANTI
- CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E REDDITO DI ARTIGIANI E COMMERCIANTI
Il link al post è
www.pensionioggi.it/forum/pensioni/10659...carpe?start=30#71064
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- peppe60
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18/01/2021 11:51#72084
da peppe60
gestione separata per raggiungimento anzianità contributiva è stato creato da peppe60
Sono un dirigente che ha cessato il proprio rapporto di lavoro a fine gennaio 2020. Per raggiungere la pensione anticipata mi mancano 18 mesi di contributi. E' possibile farlo attraverso la gestione separata aprendo una partita IVA in regime forfettario? Quanto dovrebbe essere il mio reddito nell'anno solare 2021 per avere 11 mesi di anzianità contributiva? Quanto dovrebbe essere il reddito nell'anno solare 2022 per avere 7 mesi di anzianità contributiva? Arrivato al 31 luglio 2022 potrei fare domanda di pensione anticipata e percepirla dopo i tre mesi di finestra?
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Moderatori: giorgione, cochise, Nicola54

