pensione e lavoro

62mario ha scritto: Grazie delle risposte, sono in pensione dal 1marzo 2021, avendo maturato 42 anni e 10 mesi il 30 settembre 2020, se ho letto bene quindi posso tornare a lavorare in qualsiasi “ condizione contrattuale “ basta giustamente denunciare il tutto, ma quanto riguardano i 5000 euro sono il massimo che potrei guadagnare in un anno con il lavoro essendo pensionato ? e se dovessi denunciarne di piu cosa cambierebbe ?

Il limite di 5000 euro non vale (come correttamente riportato dal moderatore Nicola54) per il "normale" pensionamento con 42 anni e 10 mesi.

L'irpef sul nuovo lavoro però sarà "pesante", in quanto il reddito da lavoro sarà sommato a quello da pensione quindi colpito dalle aliquote più elevate... per ipotesi, su una pensione di 28000 euro lordi si pagano 6960 euro di irpef (meno le detrazioni da pensione) ma se ci sommiamo altri 27000 euro lordi da lavoro l'irpef diventa 6960 + 10260 = 17220 euro. Se poi superiamo anche i 55000 (fino a 75000) l'irpef su questa eccedenza è al 41%

Grazie delle risposte, sono in pensione dal 1marzo 2021, avendo maturato 42 anni e 10 mesi il 30 settembre 2020, se ho letto bene quindi posso tornare a lavorare in qualsiasi “ condizione contrattuale “ basta giustamente denunciare il tutto, ma quanto riguardano i 5000 euro sono il massimo che potrei guadagnare in un anno con il lavoro essendo pensionato ? e se dovessi denunciarne di piu cosa cambierebbe ?

Le domande:
1)Un pensionato può ritornare al lavoro ?
2)Può aprire una partita IVA continuando a percepire la pensione?
3)Può avere un contratto fulltime 48 ore o fino a quante ore, continuando a percepire la pensione?
4)La pensione verrebbe decurtata in base al nuovo contratto di lavoro o semplicemente sommata con lo stipendio da lavoro e pagare solo le dovute tasse?
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1)Ai sensi e per gli effetti della legge 112/2008 è possibile cumulare redditi di lavoro con quelli di pensione.Da tenere ben presente che coloro che accedono a trattamento pensionistico con quota 100, ai sensi del comma 3 dell'art. 14 del d.l. 4/2019 non possono cumulare, a far data dal primo
giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l'accesso alla pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.
Non possono, inoltre cumulare coloro che accedono a trattamento pensionistico come precoci vista la Circolare INPS 99/2017 che al par. 2 stabilisce che per un periodo di tempo corrispondente alla differenza tra l’anzianità contributiva di cui all’articolo 24, commi 10 e 12,del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,e l’anzianità contributiva al momento del pensionamento. In parole semplici se oggi accedo a trattamento pensionistico con 41 anni di contributi devo attendere un anno e dieci mesi(uomini) prima di lavorare,pena sospensione della pensione.
2)La risposta è positiva, previa verifica della risposta precedente.
3)La risposta è positiva, previa verifica della risposta di cui al punto 1).
4)La pensione non viene decurtata, ma al momento che presenta il 730 dovrà allegare la certificazione unica della sua pensione e quella proveniente da redditi di lavoro con conguaglio irpef a suo debito.

Buonasera, avrei alcuni quesiti da chiedere: un pensionato può ritornare al lavoro ?
può aprire una partita IVA continuando a percepire la pensione?
può avere un contratto fulltime 48 ore o fino a quante ore, continuando a percepire la pensione?
la pensione verrebbe decurtata in base al nuovo contratto di lavoro o semplicemente sommata con lo stipendio da lavoro e pagare solo le dovute tasse?
se qualche pensionato è ritornato al lavoro, presumo di si, come sta andando con le tasse?
naturalmente sarebbe tutto denunciato regolarmente, grazie a chi mi vorrà dare dei chiarimenti.