Indennizzo commercianti per cessazione attività

Mi domando: la norma in questione potrebbe essere interpretata in questo modo?: coloro che hanno trasferito a terzi rami di azienda,partecipazioni etc.relativamente a queste attività non hanno diritto all’indennizzo,ma possono chiederlo per la licenza rimasta nel possesso del titolare purché questa sia consegnata al Comune e quindi non ceduta?

Le allego par. 2.2a della Circolare INPS n. 77/2019
In merito alla cessazione dell’attività commerciale, si precisa che possono beneficiare della misura introdotta dalla legge di bilancio 2019, purché in possesso di tutti i requisiti previsti dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 207/1996 al momento della domanda, coloro che cessano l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019, data di entrata in vigore della legge di bilancio 2019.La cessazione deve essere definitiva e riguardare l’intera attività commerciale esercitata. Pertanto, non possono fruire dell’indennizzo coloro che hanno trasferito a terzi, a qualsiasi titolo, l’attività commerciale o hanno trasferito rami aziendali o quote di partecipazioni sociali (a titolo esemplificativo, nei casi di cessione, donazione o concessione in affitto d’azienda).
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Probabilmente è questo il motivo della risposta dell'INPS.

Ho ceduto licenza per vendita dolciumi e affini tenendomi la licenza di bar.Ho poi cessato ogni attività consegnando la licenza di bar al Comune.Ho successivamente presentato domanda di indennità commercianti per cessazione attività ma l’INPS mi ha comunicato di non averne diritto perché prima di consegnare la licenza di bar in Comune,ho ceduto la licenza di dolciumi.Ma allora un commerciante che nella sua vita lavorativa ha ceduto una delle proprie licenze (es: venditore ambulante nei mercati con più licenze in diversi comuni) ma consegnando in Comune la licenza che ha mantenuto fino alla cessazione dell’attività,non ha diritto all’indennizzo?