Quota100 e riforma pensioni

Buongiorno,
combinando il principio della cristallizzazione del diritto alla pensione che permette a chi matura il diritto a quota 100 entro il 2021 di esercitarlo in qualsiasi anno successivo, e quello della efficacia retroattiva ab origine dei riscatti, che ai fini del diritto alla pensione sono considerati nella loro collocazione temporale, esplicando effetti giuridici come se fossero stati tempestivamente acquisiti, un riscatto della laurea richiesto successivamente al 2021, permetterebbe di accedere a quota 100?
Esempio: un soggetto che abbia oggi 62 anni di età e 34 anni di contributi, potrebbe oggi accedere a quota 100 raggiungendo i 38 anni richiesti con il riscatto di 4 anni di studi universitari.
Se tuttavia la richiesta di tale riscatto fosse effettuata successivamente al 2021, sarebbe ancora possibile accedere a quota 100?

1)IL comma 1 dell'art. 14 del d.l n. 4/2019 recita testualmente:
"Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2021 puo' essere esercitato anche successivamente alla predetta data, ferme restando le disposizioni del presente articolo".
2)L'eventuale riforma viene proposta dal ministro preposto ed è efficace solo se approvata dal legislatore, non dal presidente dell'INPS che può solo esprimere un parere. Pertanto non è possibile rispondere a questa domanda.

2 domande: 1) quota 100 Cristallizzazione del diritto è certa o occorre aspettare la riforma per eventuali sorprese? 2) Non ho capito cosa significa se va in porto la riforma pensata da Tridico che prevede tutto contributivo con 63 o 64 anni e poi a 67 anni cosa si riceve? Grazie