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Collocamento a riposo

04/11/2014 19:00#8912 da giorgione
Risposta da giorgione al topic Collocamento a riposo
Giuseppe non c'è purtroppo una chiara indicazione "ufficiale" per il tuo caso.

Bisogna ricostruire la vicenda partendo dalla Circolare della Funzione Pubblica 2/2012 e dal messaggio inps 8381 del 2012. In breve solo i lavoratori che hanno maturato un diritto a pensione entro il 31.12.2011 possono essere collocati in pensione d'ufficio al 65° anno di età.

Per maturazione del diritto a pensione entro il 2011 non è specificato nulla riguardo alla maturazione del diritto all'assegno ordinario di invalidità ma solo un diritto a pensione di anzianità o la vecchiaia. Dunque ci sono spazi per una diversa interpretazione come tu suggerisci.

Infatti l'Inps ha indicato nel predetto messaggio "da quanto sopra detto consegue che l’ente datore di lavoro dovrà collocare a riposo quei dipendenti che raggiungono il limite di età previsto dai rispettivi ordinamenti (in genere fissato a 65 anni di età) e che nell’anno 2011 erano già in possesso del requisito pensionistico della massima anzianità contributiva (40 anni) o della “quota” (somma dei requisiti di età e di anzianità contributiva) o comunque dei requisiti previsti per la pensione (es. lavoratrice iscritta alle casse gestite dall’ex Inpdap che al 31.12.2011 abbia 61 anni di età e sia già in possesso del requisito contributivo minimo previsto a quella data per la pensione di vecchiaia)."

Quindi a mio avviso, dato che non hai raggiunto un diritto a pensione di anzianità o di vecchiaia tu non dovresti fare parte di questa disciplina e, pertanto, dovresti poter andare in pensione a 66 anni e 3 mesi con la vecchiaia della Fornero.

Ti invito a tenermi aggiornato sulla vicenda perchè comunque la normativa non è del tutto chiara e lineare e potrebbe essere suscettibile di interpretazione differente.

Un abbraccione

Collaboro con il patronato INAS di Padova
Ringraziano per il messaggio: beppediste

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28/10/2014 15:31#8612 da beppediste
Collocamento a riposo è stato creato da beppediste
Ho 65 anni, ho lavorato per 32 anni in aziende Private (INPS), dal 2001, a seguito gravi problemi di salute, invalido civile con assegno d'invalidità.
Dal 2005 impiegato presso Amministrazione Comunale.
Nel novembre del 2010 l'Amministrazione mi comunica il collocamento a riposo a far data dal 01/05/2015;
Il 03/10/2013 mi comunica il collocamento a riposo a far data dal 01/05/2014 dicendo che l'assegno d'invalidità era da considerarsi "un qualsiasi diritto a pensione maturato al 31/12/2011";
L'INPS mi certifica la trasformazione dell'assegno d'invalidità al compimento dell'età anagrafica di 66 anni e tre mesi (20/07/2015);
All'inizio di quest'anno il Direttore Generale del Comune, tiene conto della certificazione INPS e dispone il mio trattenimento in servizio (applicando l'isitituo del trattenimento in servizio per coloro che avevano raggiunti i requisiti pensionistici) e facendo spostare il mio collocamento al 231/07/2015.
Il 28/07/2014 la Direzione Risorse Umane mi comunica che, a seguito D.L. 90/2014 (Funzione Pubblica) devo cessare entro il 31/10/2014; l'ho contestato dicendo che quell'Isituto mi era stato concesso erroneamente, e che dovevo restare a lavoro fino al compimento dell'età anagrafica prevista per la trasformazione dell'assegno d'invalidità -66 anni e tre mesi.
E' giusto continuare a considerare un diritto acquisito a pensione l'essere in possesso dell'assegno d'invalidità (definitivo)?
Come mi devo comportare?
Vista l'urgenza (31/10/2014) gradirrei una risposta celere.
Grazie cordiali saluti
Giuseppe

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