Pensione di inabilità Legge 335/95 - Poste Italiane

Ci riprovo a chiedere una vostra risposta in merito, grazie e buon lavoro.

Buongiorno, può cortesemente darmi una risposta al mio quesito precedente, in merito alla compatibilità dell'assegno di invalidità con la pensione di inabilità lavorativa? L. 335? settore Poste Italiane.
Lo chiedo perché all'INPS mi hanno detto che percepirei solo l'assegno di inabilità lavorativa e che non è compatibile con l'assegno di invalidità di 313/mese, essendo lavoratore di Poste Italiane (Fondo di quiescenza IPOST).
Grazie mille per il vostro impegno.
Buona giornata.

Grazie per la risposta,
preciso che non sono coniugato.
Come mai mi scrive "l'importo EVENTUALMENTE spettante è di circa 300 al mese?
Vorrei avere la certezza che nel mio caso di invalido al 100%, non coniugato e lavoratore nel settore Poste Italiane - fondo ex Ipost, il suddetto assegno di invalidità sia compatibile con la pensione di inabilità assoluta (L. 335) oppure a proficuo lavoro (pensione con i soli miei contributi versati (€ 11.070,00 annui lordi) e se per cortesia mi può linkare un riferimento di legge o comunicato INPS, visto che al patronato mi dicono che non è compatibile con il nostro fondo di quiescenza poste, grazie mille e buon lavoro.

La domanda:
1)“Pensione di Inabilità”, se mi dichiarano “inabile a qualsiasi attività lavorativa“, secondo la 335/95, mi dovrebbero liquidare successivamente con una pensione che tiene conto dei miei contributi, maggiorati con un “bonus” di anzianità convenzionale come se avessi lavorato fino al compimento del 60° anno di età oppure fino al 40° anno di servizio (o sono aggiornati agli attuali 67 anni di età?) Quanto verrei a percepire più o meno di pensione?
Risposta:
Il comma 12 dell'art. 2 della legge n. 335/1995   prevede una maggiorazione che proviene  dalla contribuzione  incrementata e calcolata  tra l'età alla cessazione dal servizio e il compimento dell' età pensionabile  di vecchiaia stabilito in anni 67 per chi è nel  sistema retributivo  . Ma se lei non ha maturato almeno 18 anni di contributi  al 31 dicembre 1995 la contribuzione viene computata teoricamente fino al  sessantesimo anno di età e con un massimo di 40 anni di contributi. 

Domanda:
Nel caso non sia considerato “inabile” ma “inidoneo a proficuo lavoro”, oltre alla pensione con i contributi effettivamente versati che danno luogo ad una pensione di € 920,00 posso fare richiesta dell’assegno di invalidità civile maggiorato (circa € 700,00 mensili con limite di reddito di € 17920,00)? Oppure non è compatibile?
Risposta: L'importo eventualmente spettante è di circa 300 euro mese. Per quello di circa 700 i redditi rilevanti debbono essere inferiori  a circa euro 8.600 propri e in quest'ultimo caso a differenza dei precedenti incidono anche i redditi del coniuge che cumulati debbono essere inferiori a circa 14.600 euro.











































































 

Buongiorno, sono un dipendente di Poste Italiane attualmente in aspettativa dal 13/07/2023 per superamento del comporto di malattia

Anni: 54

Assunto inizialmente dal 15/06/1989 al 30/06/1995 (non continuativi, stagionale) presso POSTE E TELEGRAFONICI PT, ai sensi dell’art. 3 legge n. 1376 del 14/12/1965 ed art. 4 LEGGE n. 998 del 31/12/1977 ed art. 8 CCNL dal 26/11/1984 per un totale di 2 anni e 15gg. 

Dal 19/12/1995 al 08/07/1997 presso POSTE ITALIANE ENTE PUBBLICO ECONOMICO con Contratto formazione e lavoro per titoli ed esami, ai sensi dell’art. 3 LEGGE n. 863 del 19/12/1984 e dell’art. 3 DL n. 178 del 17/03/1994 per un totale di 18 mesi. 

Dal 09/07/1997, con contratto a tempo indeterminato, a tutt’oggi presso POSTE ITALIANE ENTE PUBBLICO ECONOMICO diventato poi POSTE ITALIANE SPA (dal 28/02/1998) 
CONTRIBUTI TOTALI DAL 15/06/1989 AL 31/12/2022: 29 ANNI E 30GG CIRCA

Dal 02/01/2020: Invalidità 75% (per maggiorazione contributi di 2 mesi ogni anno lavorativo)
Dal 13/06/2023: Invalidità 100%
Dal 13/06/2023: Legge 104 art. 3 comma 3

Il 31/07/2023 ho fatto richiesta alle Poste per la pensione di inabilità - articolo 2, comma 12, della legge 8 agosto 1995, n. 335 e sono in attesa di essere chiamato a visita dalla commissione MEF.

Desidero avere qualche informazione riguardo l’iter procedurale e a cosa andrò incontro; da quello che ho recepito si prospettano due ipotesi a seconda del verbale della commissione.

1)      “Pensione di Inabilità”, se mi dichiarano “inabile a qualsiasi attività lavorativa“, secondo la 335/95, mi dovrebbero liquidare successivamente con una pensione che tiene conto dei miei contributi, maggiorati con un “bonus” di anzianità convenzionale come se avessi lavorato fino al compimento del 60° anno di età oppure fino al 40° anno di servizio (o sono aggiornati agli attuali 67 anni di età?) Quanto verrei a percepire più o meno di pensione?

2)      “Pensione di Inidoneità”, nel caso che invece mi dichiarino “inabile a proficuo lavoro” e cioè inidoneo a svolgere tutte le mansioni del livello professionale di appartenenza, se si hanno più di 15 anni di servizio, secondo la legge 222/84 si prospetterebbe cioè una pensione dei soli contributi versati, corretto? Attualmente si aggira intono ai € 920,00 mensili lordi mi ha comunicato l’INPS.

Nel caso non sia considerato “inabile” ma “inidoneo a proficuo lavoro”, oltre alla pensione con i contributi effettivamente versati che danno luogo ad una pensione di € 920,00 posso fare richiesta dell’assegno di invalidità civile maggiorato (circa € 700,00 mensili con limite di reddito di € 17920,00)? Oppure non è compatibile sia con la 335/95 sia con la 222/84?

Grazie e buon lavoro a voi tutti.
Cordialmente
Roberto