×
Hai delle domande o vuoi discutere con altri membri del forum tematiche legate alla previdenza? In questo forum parliamo di tutto quello che riguarda le pensioni dai lavoratori esodati alla pensione anticipata. Buona navigazione!
L'INPS mi ha detto che prima del 1996 ho 13 anni e 8 mesi
- gianni 50
- Offline
- Platinum Member
-
Riduci
Di più
- Messaggi: 445
- Ringraziamenti ricevuti 95
11/11/2024 16:48#79164
da gianni 50
Risposta da gianni 50 al topic Penalizzazioni pensione dipendenti pubblici
Condivido totalmente le Tue valutazioni . In effetti anche tra gli " addetti ai lavori " non vi era conoscenza della irrazionalità e pericolosità di questa normativa . Viene da chiedersi come sia "sfuggita" negli anni ai vari Dini , Amato,Monti e Fornero.
Comunque il processo per cercare di rendere omogenea la normativa previdenziale ,sia pur in modo lento e contraddittorio , è andato avanti , dettato spesso dalle cicliche crisi economiche e dalla necessità di ....fare cassa .
Comunque il processo per cercare di rendere omogenea la normativa previdenziale ,sia pur in modo lento e contraddittorio , è andato avanti , dettato spesso dalle cicliche crisi economiche e dalla necessità di ....fare cassa .
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
- cochise
-
- Offline
- Moderator
-
Riduci
Di più
- Messaggi: 5329
- Ringraziamenti ricevuti 1201
11/11/2024 07:54#79158
da cochise
Grande Guerriero e Capo Apache, membro storico di PensioniOggi.it
Risposta da cochise al topic Penalizzazioni pensione dipendenti pubblici
Chiariamo che non si tratta di una penalizzazione ma dell'eliminazione di un privilegio che, in pochi anni, ci avrebbe fatto fare la fine della Grecia.
Per capire ti invito a leggere quanto ho già espresso in passato.
Per il tuo caso è da dire che il mancato privilegio si azzera con 15 anni di contribuzione ante 1996 ma la differenza tra pensione percepita con il privilegio e senza si riduce a pochissime decine di euro lordi in presenza di 11-:-14 anni di servizio.
Oggetto: art 33 bozza legge di bilancio 2024, revisione coefficienti di rendimento CPDEL
La revisione si riferisce ad un privilegio atavico della cassa CPDEL (enti locali, sanità etc etc), un privilegio
assolutamente non commensurabile ad altre distorsioni della giungla previdenziale che sarebbe superfluo e
dispersivo citare, anche perché sono tantissime.
Preciso che sull’argomento si è espresso il Prof Boeri nel corso del programma Di Fabio Fazio del
12/11/2023.
Ebbene il Prof Boeri ha detto esattamente quello che io avevo già pubblicato su diversi forum e che
ribadisco nel presente documento.
Per comprendere di cosa parliamo occorre sapere che il rendimento annuo per i periodi retributivi della
stragrande maggioranza del lavoratori (FPLD) è il 2%, per la cassa statali (CTPS) è del 2,333%, per i fondi
speciali è del 2,5% (volo 3% fino al 1989), mentre per CPDEL, appunto, si parte con un bonus iniziale del
23,865% (ASSURDO ED ALLUCINANTE, avete letto bene ventitre, ottocentosessantacinque % vedi tabella
allegata).
Questo significa che, chi ha anche UN SOLO mese di retributivo (fino al 1995) , raggiunge un rendimento del
23,913% il beneficio va regredendo con periodi lavorativi maggiori per azzerarsi con 15 anni .
La norma risale al 1965, quando il passaggio al calcolo misto (contributivo dal 1995 riforma Dini, ma
retributivo fino al 2011) era molto lontano e quindi il calcolo era interamente retributivo e l'anomalia
veniva, in parte, ridotta applicando un'aliquota di rendimento via via decrescente come da tabella.
L'alternativa proposta non è una elemosina perchè si pensa di applicare il 2,5%, quindi sempre un'aliquota
decisamente maggiore rispetto a quella dei comuni mortali (2%) ed anche a quella dei dipendenti pubblici
(2,333%) .
In definitiva siamo in presenza di una mancata armonizzazione che avrebbe dovuto essere operata in
ambito riforma Dini.
Quindi il problema si azzera in presenza di 15 di anzianità contributiva al 1995 , quindi parliamo di soggetti
assunti dal 1981 in poi (uomini) dal 1982 (donne).
Effetti futuri sui conti pubblici.
Fino al 2022 tale assurdo bonus non ha generato effetti significativi salvo per quei soggetti che hanno
traguardato la pensione cumulando periodi ante CPDEL, però credo non siano numeri significativi.
Però, dal 2023 stanno raggiungendo i requisiti le donne (42 anni e 10 mesi +3 di finestra) e, dal 2024 si
inizierà con gli uomini (requisito maggiorato di un anno) ed il problema, come evidenziato dalle tabelle di
cui prima genererà pensioni con maggiorazioni sempre più elevate con il passare del tempo nel periodo
2024-:-2037
Falsi alibi (1)
C’è chi parla di patto non rispettato per coloro che hanno riscattato laurea e specializzazione, è un falso
problema perché non esiste, anzi……
Chi in ambito CPDEL, ha riscattato la laurea od altro, con il sistema di riserva matematica non ha pagato di
più ma, anzi, di meno.
Il riscatto laurea con riserva matematica si basa sul principio del beneficio atteso , cioè si fa calcolo con
riscatto e senza riscatto e si quantifica il beneficio annuo. Ottenuto questo si moltiplica per il coefficiente di
riserva matematica che altro non è che la vita attesa.
Esempio beneficio annuo 4.000 € , coeff. Ris. Mat.22 costo riscatto 84.000 € (che saranno restituiti nel
corso della vita pensionistica del soggetto) , Il vantaggio per il riscatto laurea dei CPDEL è proprio nel
beneficio atteso perché, post bonus iniziale di cui ho parlato la tabella prevede una variazione annua
media del 0,921% , ne consegue che il beneficio atteso è inferiore e quindi lo è anche l’onere, di
conseguenza il diritto a pensione, acquisito con il riscatto dei corsi di laurea/specializzazione, ha avuto un
costo inferiore rispetto a qualsiasi altra categoria.
Il costo maggiore avrebbe dovuto sostenerlo solo chi non ha anzianità contributiva al 1995 e avessw voluto
procedere con riscatto con riserva matematica.
In tal caso il beneficio atteso era elevatissimo (per effetto del bonus iniziale famoso del 23,865%) e quindi
anche l’onere correlato. E’ superfluo aggiungere che tali soggetti hanno potuto procedere al riscatto
agevolato al costo standard per tutti.
Falsi alibi (2)
Si è ventilata l’ipotesi di una fuga del personale della sanità entro l’anno corrente per evitare gli effetti della
riduzione tabella.
Altra fake news mega galattica perché, per fuggire, occorre avere i requisiti pensionistici e, nel corso del
2023, lo raggiungono solo le donne assunte dal 1982 che sarebbero interessate da un taglio irrisorio ( 14
anni di quota retributiva) mentre gli uomini che raggiungono il requisito pensionistico nel corso del 2023
hanno contribuzione dal 1981, quindi 15 anni di retributivo = NO penalizzazione (sempre se vogliamo
definirla penalizzazione, come nel lessico di chi non sa di cosa parla e non beneficio come andrebbe,
correttamente, definito)
In definitiva questa era l’unica norma caratterizzata, non solo da principi di equità, ma anche mirata ad
evitare un futuro salasso per le casse statali..
Io ho affermato che sarebbe stata ritirata, ma non mi sarei aspettato che “l’opposizione” cadesse nel
tranello e si adoperasse per contestarla senza averne capito il succo, come lo ha capito il Prof Boeri.
Quindi se realmente si vogliono raggiungere entrambi gli obiettivi citati, equità e risparmi, andrebbe
sostenuta ed approfittare dello scivolone dei proponenti che probabilmente non avavano capito di cosa si
trattasse.
Per capire ti invito a leggere quanto ho già espresso in passato.
Per il tuo caso è da dire che il mancato privilegio si azzera con 15 anni di contribuzione ante 1996 ma la differenza tra pensione percepita con il privilegio e senza si riduce a pochissime decine di euro lordi in presenza di 11-:-14 anni di servizio.
Oggetto: art 33 bozza legge di bilancio 2024, revisione coefficienti di rendimento CPDEL
La revisione si riferisce ad un privilegio atavico della cassa CPDEL (enti locali, sanità etc etc), un privilegio
assolutamente non commensurabile ad altre distorsioni della giungla previdenziale che sarebbe superfluo e
dispersivo citare, anche perché sono tantissime.
Preciso che sull’argomento si è espresso il Prof Boeri nel corso del programma Di Fabio Fazio del
12/11/2023.
Ebbene il Prof Boeri ha detto esattamente quello che io avevo già pubblicato su diversi forum e che
ribadisco nel presente documento.
Per comprendere di cosa parliamo occorre sapere che il rendimento annuo per i periodi retributivi della
stragrande maggioranza del lavoratori (FPLD) è il 2%, per la cassa statali (CTPS) è del 2,333%, per i fondi
speciali è del 2,5% (volo 3% fino al 1989), mentre per CPDEL, appunto, si parte con un bonus iniziale del
23,865% (ASSURDO ED ALLUCINANTE, avete letto bene ventitre, ottocentosessantacinque % vedi tabella
allegata).
Questo significa che, chi ha anche UN SOLO mese di retributivo (fino al 1995) , raggiunge un rendimento del
23,913% il beneficio va regredendo con periodi lavorativi maggiori per azzerarsi con 15 anni .
La norma risale al 1965, quando il passaggio al calcolo misto (contributivo dal 1995 riforma Dini, ma
retributivo fino al 2011) era molto lontano e quindi il calcolo era interamente retributivo e l'anomalia
veniva, in parte, ridotta applicando un'aliquota di rendimento via via decrescente come da tabella.
L'alternativa proposta non è una elemosina perchè si pensa di applicare il 2,5%, quindi sempre un'aliquota
decisamente maggiore rispetto a quella dei comuni mortali (2%) ed anche a quella dei dipendenti pubblici
(2,333%) .
In definitiva siamo in presenza di una mancata armonizzazione che avrebbe dovuto essere operata in
ambito riforma Dini.
Quindi il problema si azzera in presenza di 15 di anzianità contributiva al 1995 , quindi parliamo di soggetti
assunti dal 1981 in poi (uomini) dal 1982 (donne).
Effetti futuri sui conti pubblici.
Fino al 2022 tale assurdo bonus non ha generato effetti significativi salvo per quei soggetti che hanno
traguardato la pensione cumulando periodi ante CPDEL, però credo non siano numeri significativi.
Però, dal 2023 stanno raggiungendo i requisiti le donne (42 anni e 10 mesi +3 di finestra) e, dal 2024 si
inizierà con gli uomini (requisito maggiorato di un anno) ed il problema, come evidenziato dalle tabelle di
cui prima genererà pensioni con maggiorazioni sempre più elevate con il passare del tempo nel periodo
2024-:-2037
Falsi alibi (1)
C’è chi parla di patto non rispettato per coloro che hanno riscattato laurea e specializzazione, è un falso
problema perché non esiste, anzi……
Chi in ambito CPDEL, ha riscattato la laurea od altro, con il sistema di riserva matematica non ha pagato di
più ma, anzi, di meno.
Il riscatto laurea con riserva matematica si basa sul principio del beneficio atteso , cioè si fa calcolo con
riscatto e senza riscatto e si quantifica il beneficio annuo. Ottenuto questo si moltiplica per il coefficiente di
riserva matematica che altro non è che la vita attesa.
Esempio beneficio annuo 4.000 € , coeff. Ris. Mat.22 costo riscatto 84.000 € (che saranno restituiti nel
corso della vita pensionistica del soggetto) , Il vantaggio per il riscatto laurea dei CPDEL è proprio nel
beneficio atteso perché, post bonus iniziale di cui ho parlato la tabella prevede una variazione annua
media del 0,921% , ne consegue che il beneficio atteso è inferiore e quindi lo è anche l’onere, di
conseguenza il diritto a pensione, acquisito con il riscatto dei corsi di laurea/specializzazione, ha avuto un
costo inferiore rispetto a qualsiasi altra categoria.
Il costo maggiore avrebbe dovuto sostenerlo solo chi non ha anzianità contributiva al 1995 e avessw voluto
procedere con riscatto con riserva matematica.
In tal caso il beneficio atteso era elevatissimo (per effetto del bonus iniziale famoso del 23,865%) e quindi
anche l’onere correlato. E’ superfluo aggiungere che tali soggetti hanno potuto procedere al riscatto
agevolato al costo standard per tutti.
Falsi alibi (2)
Si è ventilata l’ipotesi di una fuga del personale della sanità entro l’anno corrente per evitare gli effetti della
riduzione tabella.
Altra fake news mega galattica perché, per fuggire, occorre avere i requisiti pensionistici e, nel corso del
2023, lo raggiungono solo le donne assunte dal 1982 che sarebbero interessate da un taglio irrisorio ( 14
anni di quota retributiva) mentre gli uomini che raggiungono il requisito pensionistico nel corso del 2023
hanno contribuzione dal 1981, quindi 15 anni di retributivo = NO penalizzazione (sempre se vogliamo
definirla penalizzazione, come nel lessico di chi non sa di cosa parla e non beneficio come andrebbe,
correttamente, definito)
In definitiva questa era l’unica norma caratterizzata, non solo da principi di equità, ma anche mirata ad
evitare un futuro salasso per le casse statali..
Io ho affermato che sarebbe stata ritirata, ma non mi sarei aspettato che “l’opposizione” cadesse nel
tranello e si adoperasse per contestarla senza averne capito il succo, come lo ha capito il Prof Boeri.
Quindi se realmente si vogliono raggiungere entrambi gli obiettivi citati, equità e risparmi, andrebbe
sostenuta ed approfittare dello scivolone dei proponenti che probabilmente non avavano capito di cosa si
trattasse.
Grande Guerriero e Capo Apache, membro storico di PensioniOggi.it
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
- Giovannino60
- Autore della discussione
- Offline
- Junior Member
-
Riduci
Di più
- Messaggi: 23
- Ringraziamenti ricevuti 0
10/11/2024 16:13#79156
da Giovannino60
Penalizzazioni pensione dipendenti pubblici è stato creato da Giovannino60
Sono un dipendente di un comune di anni 64, devo andare in pensione anticipata il 1 luglio 2025. Ho letto che rischio delle penalizzazioni se non ho 14 anni di contributi prima del 1996. Ma come si calcola questa penalizzazione? Grazie
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Moderatori: giorgione, cochise, Nicola54