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Ottimizzare ed avvicinare il più possibile la data della pensione
- fab63
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24/03/2025 18:21 - 25/03/2025 13:40#79663
da fab63
Risposta da fab63 al topic Ottimizzare ed avvicinare il più possibile la data della pensione
Se è così -e ti credo- alzo le mani!
Ma non posso fare a meno di pensare che allora sia una presa in giro!
Ma secondo te, se uno lavorava in nero, può avere una busta paga? Certamente no!
Può avere il libretto di lavoro su cui risulta l'assunzione? Certamente no!
Può avere una lettera d'assunzione o di licenziamento? Certamente no!
Può avere il suo nominativo iscritto sul libro matricolare? Certamente no!
Lavorava in nero, Santo Cielo... è ovvio che doveva risultare "un fantasma" in azienda!
Cosa può avere al massimo?
Solo la testimonianza di chi ha lavorato con lui o dei suoi clienti che lui effettivamente lavorava in quel posto
Ma non posso fare a meno di pensare che allora sia una presa in giro!
Ma secondo te, se uno lavorava in nero, può avere una busta paga? Certamente no!
Può avere il libretto di lavoro su cui risulta l'assunzione? Certamente no!
Può avere una lettera d'assunzione o di licenziamento? Certamente no!
Può avere il suo nominativo iscritto sul libro matricolare? Certamente no!
Lavorava in nero, Santo Cielo... è ovvio che doveva risultare "un fantasma" in azienda!
Cosa può avere al massimo?
Solo la testimonianza di chi ha lavorato con lui o dei suoi clienti che lui effettivamente lavorava in quel posto
Ultima Modifica 25/03/2025 13:40 da fab63.
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- Nicola54
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24/03/2025 17:01#79662
da Nicola54
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Risposta da Nicola54 al topic Ottimizzare ed avvicinare il più possibile la data della pensione
Le regole affinché la domanda di ricostiruzione di rendita vitalizia possa essere accolta:
1)L’esistenza del rapporto di lavoro deve essere dimostrata attraverso documenti di data certa redatti all'epoca in cui si svolgeva il rapporto (buste paga, libretti di lavoro, lettere di assunzione o di licenziamento, benserviti, libri paga e matricola, altri documenti attinenti al rapporto di lavoro dichiarato).
2) La documentazione deve essere prodotta in originale o copia conforme debitamente autenticata.
Dopo:
3)La durata del rapporto di lavoro, la continuità della prestazione lavorativa e l’ammontare della retribuzione possono essere provati con “altri mezzi”, anche orali.
4)Le dichiarazioni testimoniali devono essere rilasciate espressamente ai sensi e per gli effetti degli artt. 38 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 con piena assunzione di responsabilità anche penale per quanto affermato; il dichiarante deve attestare se ha rapporti di parentela, affinità, affiliazione o dipendenza con la parte interessata, ovvero un qualche interesse nei fatti sui quali rende la propria dichiarazione e specificare gli elementi di fatto in base ai quali è venuto a conoscenza di quanto dichiarato.
Estratto da sito INPS.
1)L’esistenza del rapporto di lavoro deve essere dimostrata attraverso documenti di data certa redatti all'epoca in cui si svolgeva il rapporto (buste paga, libretti di lavoro, lettere di assunzione o di licenziamento, benserviti, libri paga e matricola, altri documenti attinenti al rapporto di lavoro dichiarato).
2) La documentazione deve essere prodotta in originale o copia conforme debitamente autenticata.
Dopo:
3)La durata del rapporto di lavoro, la continuità della prestazione lavorativa e l’ammontare della retribuzione possono essere provati con “altri mezzi”, anche orali.
4)Le dichiarazioni testimoniali devono essere rilasciate espressamente ai sensi e per gli effetti degli artt. 38 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 con piena assunzione di responsabilità anche penale per quanto affermato; il dichiarante deve attestare se ha rapporti di parentela, affinità, affiliazione o dipendenza con la parte interessata, ovvero un qualche interesse nei fatti sui quali rende la propria dichiarazione e specificare gli elementi di fatto in base ai quali è venuto a conoscenza di quanto dichiarato.
Estratto da sito INPS.
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- fab63
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24/03/2025 10:16#79661
da fab63
Dopo aver detto "Ciao ho lavorato 20 anni in quel posto (anche se non è vero)", prima di darti la pensione l'inps ti fa un calcolo con la riserva matematica e ti chiede una valanga di soldi per inserire quegli anni (lavorati oppure no) nella tua pensione. Per 5 anni "retributivi" di riscatto siamo spesso anche sopra i 100mila euro.
Dunque non ti regalano un bel niente.
Anzi, per l'inps dovrebbe essere molto meglio farti riscattare "interi decenni" di buchi contributivi (senza stare troppo a controllare se siano veri o se passavi quegli anni al bar con gli amici) perchè prende un sacco di soldi subito e -forse- te li restituisce un po' alla volta in un sacco di anni.
Del resto io per tutto il 1990 avevo lavorato. Terminato quel lavoro avrei potuto richiedere il proseguimento volontario dei contributi. Altrettanto avrei potuto fare nel 2002.
Non l'ho fatto in quel momento... ma perchè non posso "pentirmi" e farlo oggi, ovviamente pagando tutto quello che c'è da pagare?
Risposta da fab63 al topic Ottimizzare ed avvicinare il più possibile la data della pensione
Non sarebbe però nemmeno così semplicistico.Se hai solo testimonianze e non hai nessun documento, perdi solo tempo. i testimoni vengono valutati solo per gli aspetti della durata del rapporto ecc, è una cosa seria e complessa la costituzione rendita vitalizia, non una cosa del tipo, ciao ho lavorato 20 anni in quel posto datemi la pensione.
Dopo aver detto "Ciao ho lavorato 20 anni in quel posto (anche se non è vero)", prima di darti la pensione l'inps ti fa un calcolo con la riserva matematica e ti chiede una valanga di soldi per inserire quegli anni (lavorati oppure no) nella tua pensione. Per 5 anni "retributivi" di riscatto siamo spesso anche sopra i 100mila euro.
Dunque non ti regalano un bel niente.
Anzi, per l'inps dovrebbe essere molto meglio farti riscattare "interi decenni" di buchi contributivi (senza stare troppo a controllare se siano veri o se passavi quegli anni al bar con gli amici) perchè prende un sacco di soldi subito e -forse- te li restituisce un po' alla volta in un sacco di anni.
Del resto io per tutto il 1990 avevo lavorato. Terminato quel lavoro avrei potuto richiedere il proseguimento volontario dei contributi. Altrettanto avrei potuto fare nel 2002.
Non l'ho fatto in quel momento... ma perchè non posso "pentirmi" e farlo oggi, ovviamente pagando tutto quello che c'è da pagare?
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24/03/2025 08:59 - 24/03/2025 10:23#79660
da fab63
Risposta da fab63 al topic Ottimizzare ed avvicinare il più possibile la data della pensione
Grazie ancora per la pazienza e la risposta.
Chiaramente se inarcassa vuole anche il requisito di 35 anni di iscrizione, beh, non ce l'ho. Sono iscritto all'ordine dal 1993, ma non credo di aver mai versato contributi a Inarcassa
La tua risposta però apre a un altro interrogativo che forse può essere utile anche ad altri.
La premessa necessaria è che si tratta di "ipotesi di scuola" senza alcun consiglio o invito ad agire scorrettamente e fuori dalle regole.
Non sono iscritto alla gestione separata, ma in ogni caso perchè mai una persona arrivata a 64 anni dovrebbe optare per un ricalcolo interamente contributivo, quando con 2 anni di Naspi e un anno di ape social starebbe già virtualmente in pensione "da subito" e usufruirebbe, arrivato a 67 anni, di un calcolo misto avendo maggiori contributi (almeno i 2 anni della naspi) e migliori coefficienti (per l'età più alta)?
Anzi, in generale, già a 62 anni uno potrebbe scegliere questa strada: 2 anni di Naspi cui far seguire 3 anni di Ape sociale (rifinanziata fino al 2028 che da disoccupato si può chiedere dai 63 anni e 5 mesi in poi).
Si andrebbe virtualmente in pensione a partire dai 62, certo, prendendo poco ma avendo il vantaggio di non rinunciare al calcolo misto a 67 anni
Nella mia simulazione inps, la differenza tra il calcolo misto e quello interamente contributivo, sono circa 650 euro lordi al mese... e non mi pare una cifra così piccola cui dover rinunciare per soli 3 anni di anticipo.
Chiaramente se inarcassa vuole anche il requisito di 35 anni di iscrizione, beh, non ce l'ho. Sono iscritto all'ordine dal 1993, ma non credo di aver mai versato contributi a Inarcassa
La tua risposta però apre a un altro interrogativo che forse può essere utile anche ad altri.
La premessa necessaria è che si tratta di "ipotesi di scuola" senza alcun consiglio o invito ad agire scorrettamente e fuori dalle regole.
Non sono iscritto alla gestione separata, ma in ogni caso perchè mai una persona arrivata a 64 anni dovrebbe optare per un ricalcolo interamente contributivo, quando con 2 anni di Naspi e un anno di ape social starebbe già virtualmente in pensione "da subito" e usufruirebbe, arrivato a 67 anni, di un calcolo misto avendo maggiori contributi (almeno i 2 anni della naspi) e migliori coefficienti (per l'età più alta)?
Anzi, in generale, già a 62 anni uno potrebbe scegliere questa strada: 2 anni di Naspi cui far seguire 3 anni di Ape sociale (rifinanziata fino al 2028 che da disoccupato si può chiedere dai 63 anni e 5 mesi in poi).
Si andrebbe virtualmente in pensione a partire dai 62, certo, prendendo poco ma avendo il vantaggio di non rinunciare al calcolo misto a 67 anni
Nella mia simulazione inps, la differenza tra il calcolo misto e quello interamente contributivo, sono circa 650 euro lordi al mese... e non mi pare una cifra così piccola cui dover rinunciare per soli 3 anni di anticipo.
Ultima Modifica 24/03/2025 10:23 da fab63.
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24/03/2025 01:16 - 24/03/2025 01:26#79659
da JackBurton
Risposta da JackBurton al topic Ottimizzare ed avvicinare il più possibile la data della pensione
Se hai solo testimonianze e non hai nessun documento, perdi solo tempo. i testimoni vengono valutati solo per gli aspetti della durata del rapporto ecc, è una cosa seria e complessa la costituzione rendita vitalizia, non una cosa del tipo, ciao ho lavorato 20 anni in quel posto datemi la pensione.
Inarcassa prevede anzianità di iscrizione di 35 anni oltre alla contribuzione, non so come inarcassa valuti l'anzianità di iscrizione con la ricongiunzione.
Ti riconsiglio di andare in un patronato, farti fare la simulazione del calcolo contributivo ( e nel tuo caso senza leggere estratto direi ti cambia poco visti i pochi contributi ante 96) e valutare computo per uscita a 64anni se hai gestione separata.
Più di così non esiste altro da aggiungere.
Inarcassa prevede anzianità di iscrizione di 35 anni oltre alla contribuzione, non so come inarcassa valuti l'anzianità di iscrizione con la ricongiunzione.
Ti riconsiglio di andare in un patronato, farti fare la simulazione del calcolo contributivo ( e nel tuo caso senza leggere estratto direi ti cambia poco visti i pochi contributi ante 96) e valutare computo per uscita a 64anni se hai gestione separata.
Più di così non esiste altro da aggiungere.
Ultima Modifica 24/03/2025 01:26 da JackBurton.
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24/03/2025 00:20 - 24/03/2025 00:22#79658
da fab63
Risposta da fab63 al topic Ottimizzare ed avvicinare il più possibile la data della pensione
Ti ringrazio della risposta, ma perdonami se insisto.
Ho passato un paio d'ore sul sito Inarcassa e ho scoperto che esiste l'istituto della "Ricongiunzione" che consente di trasferire tutti i contributi versati in altri enti (quindi inps) dentro inarcassa.
Quindi potrei fare questi passi:
1) A 63,5 anni mi licenzio dal lavoro dipendente
2) apro partita iva
3) mi iscrivo a inarcassa e apro la posizione previdenziale come ingegnere professionista
4) chiedo la ricongiunzione dei miei attuali 37 anni di versamenti inps (che tra 2 anni saranno 39) e raggiungo istantaneamente i requisiti per la pensione di vecchiaia anticipata che, con Inarcassa sono: 35 anni di contributi e 63,5 anni di età
Per quanto riguarda invece la costituzione di rendita vitalizia nel 2003 ho effettivamente lavorato in nero per quasi un anno e ho numerosi testimoni che possono testimoniarlo. Non direi bugie.
Anche per qualcuno dei periodi scoperti precedenti (dal 1991 al 1993) ho lavorato in nero con testimoni (alcuni mesi prevalentemente per stage post laurea).
Per il resto, bisogna vedere il tipo di dichiarazioni che sono richieste (magari è un'autocertificazione che resta lì e sulla quale non c'è alcun controllo) e il livello di "controllo" che poi l'inps farebbe su quelle dichiarazioni: In fondo quei periodi poi li pagherei lautamente (15/18mila euro per ciascun anno, mica noccioline) quindi la pensione me la pagherei io, non la ruberei a qualcuno.
Ho passato un paio d'ore sul sito Inarcassa e ho scoperto che esiste l'istituto della "Ricongiunzione" che consente di trasferire tutti i contributi versati in altri enti (quindi inps) dentro inarcassa.
Quindi potrei fare questi passi:
1) A 63,5 anni mi licenzio dal lavoro dipendente
2) apro partita iva
3) mi iscrivo a inarcassa e apro la posizione previdenziale come ingegnere professionista
4) chiedo la ricongiunzione dei miei attuali 37 anni di versamenti inps (che tra 2 anni saranno 39) e raggiungo istantaneamente i requisiti per la pensione di vecchiaia anticipata che, con Inarcassa sono: 35 anni di contributi e 63,5 anni di età
Per quanto riguarda invece la costituzione di rendita vitalizia nel 2003 ho effettivamente lavorato in nero per quasi un anno e ho numerosi testimoni che possono testimoniarlo. Non direi bugie.
Anche per qualcuno dei periodi scoperti precedenti (dal 1991 al 1993) ho lavorato in nero con testimoni (alcuni mesi prevalentemente per stage post laurea).
Per il resto, bisogna vedere il tipo di dichiarazioni che sono richieste (magari è un'autocertificazione che resta lì e sulla quale non c'è alcun controllo) e il livello di "controllo" che poi l'inps farebbe su quelle dichiarazioni: In fondo quei periodi poi li pagherei lautamente (15/18mila euro per ciascun anno, mica noccioline) quindi la pensione me la pagherei io, non la ruberei a qualcuno.
Ultima Modifica 24/03/2025 00:22 da fab63.
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