pensioni d'oro ???

Aggiungo al post precedente che se avessero voluto rivedere o bloccare le "pensioni d'oro" avrebbero toccato anche un segretario generale del secondo sindacato italiano che guadagnando 336 mila euro l’anno si è curiosamente costruito una pensione di oltre 5.000 € netti al mese. Se quel segretario si chiama Raffaele Bonanni, poi, la curiosità si dilata al quadrato. La cifra è superiore al tetto per i grandi manager di Stato (240 mila), pericolosamente vicina a quei grandi dirigenti contro cui Bonanni ha spesso puntato il dito.

Anche secondo me con la scusa di bloccare le pensioni d'oro fanno cassa sui soliti noti. Infatti chi ha uno stipendio di decine di migliaia di € avrà al massimo l'80% ma si tratterà di pensioni comunque d'oro, mentre il popolino con stipendi e conseguenti pensioni nella norma, oltre che lavorare di piu dei 40 anni dovrà pagare dei contributi ai fini pensionistici che non gli verranno mai riconosciuti !!!

Salve,sono un nuovo iscritto al forum;
sono in pensione dal 1 settembre 2014, con la pensione di anzianità (42 anni e 6 mesi di contribuzione) da dipendente pubblico.
Con il patto di stabilità (testo in via di approvazione al senato) si porrà il tetto alle pensioni d'oro
(grandi commis,magistrati, professori universitari etc.) che volendo restare al lavoro sino a 70-75 anni, con la quota contributiva (visti i loro elevati stipendi), arrivano a pensioni pari al 110-120% dell'ultimo stipendio (con il doppio sistema retibutivo-contributivo).
Per cui non potranno accedere ad una pensione che superi 80% dell'ultimo altissimo stipendio ( come avveniva prima della riforma Fornero ,con il limite dei 40 anni di servizio ai fini del calcolo retributivo). Questa nuova norma è retroattiva , anche per chi è già in pensione anche se la riduzione della pensione partirà dal 1 gennaio 2015.
Il fatto è che vale PER TUTTI, e non solo per le categorie sopra indicate, ( caratterizzate da stipendi molto alti e discrezionalità a restare al lavoro sino a 70-75 anni), ma anche per chi non ha scelto, come me, (che non ha certo goduto di stipendi d'oro) di trattenersi al lavoro oltrei 40 anni ma è stato costretto dalla legge Fornero a restare sino ai 42 anni e 6mesi. In questo caso gli anni lavorati oltre i 40 ( con relativa contribuzione) non verranno più calcolati ai fini della pensione non potendosi superare l'80% dell'ultima retribuzione (pari a ai vecchi 40 anni di contribuzione).
E' costituzionale tutto questo o piuttosto non si dovrebbe indicare il limite dei 42 anni e 6 mesi (41 anni e 5 mesi per la donna) oltre i quali chi VUOLE restare al lavoro vedrà sterilizzato l'incremento della pensione ( considerando anche che nei prossimi anni quel limite OBBLIGATORIO per l'accesso alla pensione anticipata si allungherà di altri mesi , con relativa contribuzione non valida ai fini pensinistici)?
Ho l'impressione che, come sempre ,lo Stato dietro una norma sbandierata per la correzione di un evidente vulnus di una legge precedente, destinata a POCHI privilegiati, faccia cassa su TANTI lavoratori che non vedranno riconosciuti ai fini pensionistici parte dei loro contributi versati.
Grazie per eventuali risposte o punti di vista in proposito.
Pan