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DECALOGO DEL PENSIONATO EX MOBILITATO

14/05/2014 18:42#1233 da gferrando1
Risposta da gferrando1 al topic DECALOGO DEL PENSIONATO EX MOBILITATO
Ti voglio ringraziare ancora una volta per i tuoi preziosi consigli ,se i un grande.
A proposito ho provveduto ad inviare il ricorso on line come da te consigliato
ciao
Gian Franco

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14/05/2014 12:58#1226 da giorgione
Risposta da giorgione al topic DECALOGO DEL PENSIONATO EX MOBILITATO
Grazie Pablito per il tuo vademecum. ;)

Collaboro con il patronato INAS di Padova

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13/05/2014 16:30#1202 da cochise
DECALOGO DEL PENSIONATO EX MOBILITATO è stato creato da cochise
DECALOGO DEL PENSIONATO EX MOBILITATO
PER GLI ATTUALI MOBILITATI SOLO PER INFORMAZIONE
1.Se sei un pensionato, che ha raggiunto la pensione dopo un periodo di mobilità superiore ad un anno, ti spetta di diritto, in virtù della L.503/92 art 3 comma 6 la rivalutazione delle retribuzioni figurative del periodo di mobilità con riferimento agli indici di variazione delle retribuzioni contrattuali del settore di appartenenza, rilevati dall'istat. In pratica, ai fini previdenziali, è come se si stesse in servizio
2.L’importo medio, che dovrà essere riconosciuto, è per i fondi speciali è di circa 30 € lordi x ogni anno di mobilità , per gli altri lavoratori è di circa 15 € per anno. N.B. gli importi potrebbero subire differenze significative rispetto alla media sia per la diversa dinamicità contrattuale del settore lavorativo sia per l’applicazione dei tetti pensionistici che, in alcuni casi, riducono la rivalutazione
3.Dal 1/1/2009 inps non applica la rivalutazione a NESSUNO perché non ha più aggiornato il software di interfaccia con istat. Questo fatto è stato affermato dalla stessa inps in moltissime circostanze .Prima del 2009, pur avendo la disponibilità della procedura e degli aggiornamenti indici istat, inps, in moltissimi casi riscontrati, ricostituiva la pensione solo a seguito richiesta di ricostituzione dell’avente diritto.
4.In tutto questo periodo i sindacati hanno preferito dedicarsi prioritariamente ad eventuali verifiche dei conteggi inps ma non sono riusciti, “loro malgrado”, a convincere inps a ritornare sulla giusta via e corrispondere d’ufficio quanto dovuto ai pensionati.
5.Per sensibilizzare inps a normalizzare il processo sono state inviate, da già pensionati e futuri pensionati , circa 200 pec e mail sia alle sedi centrali che periferiche inps, oltre alle strutture sindacali ed alle funzioni del ministero del lavoro dal quale “dipende” inps. Le risposte inps sono state standard “stiamo provvedendo”, a “breve” faremo etc etc., ma la Cappella Sistina (la procedura) non è ancora pronta. Le risposte sindacali sono state indirizzate in un’unica direzione “venite da noi pargoli che vi aiuteremo con la nostra “competenza”??.
6.Il “luminare” del lavoro apparso nel servizio di Ballarò del 29 aprile che ha indicato il 6 luglio come il “decadenza day”, e la successiva e pronta smentita di inps del 30 aprile , con comunicato stampa, hanno contribuito ad aggiungere confusione mirata a disorientare i pensionati e ad allarmare anche gli attuali mobilitati. Di certo il problema prioritario è la prescrizione che non consentirà il recupero dei ratei (non il diritto alla rivalutazione), che superassero il limite di cinque anni.
7.In conclusione, il consiglio, per i soli pensionati ovviamente, (perché per i mobilitati non è possibile richiedere un Ricalcolo se prima non ci sarà il calcolo della pensione) è di dare inizio all’iter amministrativo, facendo richiesta ufficiale di ricostituzione solo online nel sito inps seguendo le istruzioni che troverete all’indirizzo t.co/o3PWBeu767 ed utilizzando il documento allegato che dovrà essere completato con i pochi dati mancanti ed allegato alla richiesta nella sezione documenti >testo libero. Ovviamente potrà essere modificato a piacere N.B. se per la domanda vi rivolgete ad un patronato, richiedete di allegarlo.
8.Se inps non risponde entro 120 giorni alla richiesta di ricostituzione , dal 121° giorno sarà possibile proseguire con l’iter amministrativo facendo ricorso sempre online. (si forniranno ulteriori informazioni al riguardo tra qualche mese). Se inps risponde, il ricorso è proponibile dal giorno successivo alla risposta e comunque tassativamente entro 90 giorni dalla risposta inps (verrà indicato anche sulla risposta inps), pena decadenza diritto.
9.Se inps non rispondesse al ricorso entro 90 giorni, dal 91° giorno si potrà dare inizio alla fase giudiziaria; se inps risponde l’azione è proponibile dal giorno successivo alla risposta. In entrambi i casi l’azione giudiziaria (deposito citazione in tribunale) deve essere, pena decadenza, proposta entro tre anni. In pratica l’iter amministrativo richiederà circa sette mesi, nei quali si spera che la procedura di rivalutazione potrebbe essere partorita. Si vedrà poi, in tal caso, se l’applicazione della rivalutazione sarà d’ufficio o a domanda. In base allo stato dell’arte si deciderà se intraprendere o meno l’azione giudiziaria. Occorrerà che inps comunichi, con messaggio chiaro e palese che la procedura è pronta per essere utilizzata dalle sedi territoriali e che in un tempo ben chiaro e definito, verranno aggiornate tutte le pensioni e liquidati tutti gli arretrati spettanti.
10.Post ravvedimento inps o post azione giudiziaria si riceveranno gli arretrati (limitatamente a quelli non tagliati dalla prescrizione quinquennale) e la pensione sarà adeguata. Si evince chiaramente che se non ci si attiva in prima persona, difficilmente si recupererà quanto spettante nel rispetto del proverbio “ nun se po ave’o cocco munnato e buono” (non si può avere la noce di cocco pronta per essere mangiata).
P.S. nel caso si arrivasse all’azione legale, il consiglio è di raccordarsi a livello regionale in modo da poter avere condizioni più favorevoli dai legali interpellati e per ridurne il numero e consentirgli anche, volendo, una concertazione delle azioni. Per la Campania ed il Piemonte potrei suggerire una avvocata (donna per par condicio) che ha una sede sia a Salerno che a Torino. Non ho indicazioni per le altre regioni. A tal riguardo è evidente che ognuno si comporterà come meglio crede.

Grande Guerriero e Capo Apache, membro storico di PensioniOggi.it

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