ricalcolo pensione con contributivo

Cari amici poichè è ben nota la stima che ho nei confronti dei quaquaraquà che non mi sento di escludere nulla. Dico solo che dobbiamo essere pronti ad un eventuale guerra totale.
Stanno utilizzando i mass media per propagandare la guerra generazionale (dividi et impera), non con lo scopo di riequilibrare il sistema, operazione per la quale sarei d'accordo, ma per continuare a rubare il rubabile perchè le riserve si sono assottigliate.
In pratica, se quanto estorto servisse a creare occupazione giovanile, nessuno potrebbe lamentarsi ma NON E' COSI'.
P.S.concordo sul concetto di garzone , ma leggermente rettificato a "giovane di barbiere"....c'è ne sono tanti in giro e, per par condicio, anche molte donne.

E' un lavoro psicologico molto sottile per far sì che i diretti interessati, ovvero i pensionati, inizino ad abituarsi all'idea che la rendita da loro percepita debba essere rivista in quanto sproporzionata e quindi iniqua.


A pensare male si fa peccato.

Il passaggio da un sistema assicurativo diffuso inteso come prosecuzione della retribuzione ad un sistema

accentrato nell'INPS ed inteso come rendimento dei premi annuali

integrato a carico di un sistema assicurativo terzo

tentativamente esteso a tutti con validità retroattiva

fa pensare ad un progetto di privatizzazione dell'INPS

ciao, Carlo

Salve Enrico e ben trovato,
ti sentiresti di escludere a priori il ricorso ad un ricalcolo con il sistema contributivo delle pensioni già liquidate? Ormai è diventato un "mantra" e infatti sono numerose le categorie di lavoratori che vengono additate di percepire rendite sproporzionate rispetto ai contributi versati.
Si è iniziato con i dirigenti di azienda per finire, in ordine di tempo, ai vari corpi di polizia, forze armate e via discorrendo.
E' un lavoro psicologico molto sottile per far sì che i diretti interessati, ovvero i pensionati, inizino ad abituarsi all'idea che la rendita da loro percepita debba essere rivista in quanto sproporzionata e quindi iniqua.
D'altro canto cosa puoi aspettarti dal duo Renzi-Boeri (Poletti non conta perché ha il ruolo di garzone), con il secondo messo lì a posta dal primo?
Tenuto conto di quanto visto finora c'è poco da stare allegri, senza dimenticare che il sistema pensionistico è quello più facilmente manipolabile per determinati scopi (Fornero docet).
Vorrei tanto conoscere i vostri punti di vista.

Plutarco , non mettiamo il pepe in c... alla zocc...., orbu surdu e taci campa centanni mpaci etc etc.
Il calcolo è complesso perchè lor signori non voglio applicare il contributivo puro (tanto hai messo nel salvadanaio, tanto ti spetta) ma il contributivo ibrido (o bastardo che dir si voglia) che rivaluta le retribuzioni ante 1986 con la media degli indici PIL del decennio 1986-:-1995, in pratica quello che si usa per l'opzione donna.
Guarda caso il periodo 1970-:-1985 è stato caratterizzato da indici inflazione e PIL a due cifre superando anche il 20%, e sarebbe stato non conveniente rivalutare le retribuzioni con l'indice dell'anno relativo e non utilizzando il gioco delle tre carte.

Visto che negli ultimi tempi se ne parla tanto e giusto per avere un'idea di un'eventuale decurtazione, come si fa a conoscere l'ammontare dei contributi versati durante la vita lavorativa per poter ricalcolare la propria rendita pensionistica con il sistema contributivo?
Non mi sembra sia di aiuto il c.d.estratto contributivo rilasciato dall'INPS in quanto su di esso figurano il numero di settimane lavorate per ciascun anno e la corrispondente retribuzione.
E per i periodi "coperti" da contributi figurativi, quali ad esempio il servizio militare di leva obbligatoria, come ci si comporta? E per i versamenti a suo tempo eseguiti durante il periodo lavorativo per riscattare gli anni del corso di laurea?
Di certo l'INPS è in possesso di tutti i dati necessari per il ricalcolo, ma per ricorrere al "fai da te"?
Grazie per la risposta ed un cordiale saluto a voi tutti.