PENSIONE ANTICIPATA DI VECCHIAIA CON INVALIDITA 80%

L'Inps - ex Inpdap , richiamando la Circolare Inpdap 16/1993, riconosce il diritto alla pensione anticipata di vecchiaia al compimento dei 60 anni ai sensi dell'art. 1, comma 8 del D.Lgs n. 503/92 , esclusivamente ai lavoratori dipendenti del settore privato e non ai dipendenti pubblici, ignorando che tale diritto è fatto valido anche per gli iscritti alle gestioni esclusive dell'Ago ( quale è la gestione ex INPDAP) dall' art. 5 comma 1 (Titolo II) del medesimo D.Lgs n. 503/92 secondo i requisiti vigenti alla data del 31 dicembre 1992 per limiti di eta' per il pensionamento di vecchiaia e quelli per il collocamento a riposo d'ufficio per raggiunti limiti di eta' previsto dai singoli ordinamenti del pubblico impiego, che in alcuni casi era pure di 60 anni o comunque inferiore ai 65 anni.
Vi sembra serio che permanga una trattamento diverso per lavoratori con pari grado di invalidità all'80% soprattutto ora che le gestioni Inps - Ipdap sono unificate?
Se un dipendente del pubblico impiego invalido al 80% con 61 anni e 35 di servizio si licenzia e si fa assumere da un datore di lavoro privato in gestione AGO e poi subito chiede il pensionamento anticipato di vecchiaia, ai sensi dell'art. 1, comma 8 del D.Lgs n. 503/92, puo' ottenere subito il pensionamento?