contribuzione amianto

Gentilissima Emma,
è molto difficile esprimersi su una revisione dell'attuale normativa per il futuro, che attualmente non è stata nemmeno abbozzata; sarebbe un po come guardare dentro la palla di vetro. Ripeto, le possibilità sulla carta ci sono ma, secondo il mio modesto parere, le probabilità che ciò venga posto in atto sono molto poche.

Colgo l'occasione per salutare Giorgione e Pablito nonché per sentire se, sull'argomento in parola, sono dello stesso avviso o magari di tutt'altro parere.

Con i migliori saluti
renato

Buongiorno

Sì ne sono a conoscenza, mi sono espressa male. Volevo dire che il calcolo della penalità viene effettuato sugli anni mancanti al 62° anno di età. So, purtroppo, che la misura così stabilita vale per tutta la vita. Ma, nel caso di revisione della normativa con l'eliminazione della penalità, qualora mio marito fosse già in pensione con il calcolo così effettuato, potrebbe esserci la possibilità che gli venga riliquidata, dalla cessazione, tutta la pensione omettendo quindi la penalità?

Grazie.

Gentilissima Emma,
per quanto mi risulta non ci sono in atto proposte tese a modificare la situazione contributiva specifica per le lavorazioni dell'esposizione dell'amianto, che è sicuramente una ingiustizia, tanto meno è ipotizzabile una successiva correzione in base alle disposizioni legislative che eventualmente potrebbero essere approvate. Ciò non toglie la possibilità che si possa verificare nel futuro la soluzione da Lei auspicata, anche se, dal mio modesto punto di vista, è abbastanza remota.

Mi permetto doverosamente di soffermarmi, invece, su una Sua affermazione:

"... si vedrà ridotto il suo assegno pensionistico pari al 16% per penalizzazione fino al 62° anno di età,"

Sicuramente ne è a conoscenza ma, purtroppo, la penalizzazione non è solo fino al 62 anno di età, ma per tutta la vita; perciò la valutazione deve essere fatta a maggior ragione con le regole vigenti.

Colgo l'occasione per augurarle una buona giornata
renato

Buongiorno
mio marito il 1° novembre prossimo raggiungerà 42 anni e 6 mesi per poter accedere alla pensione anticipata. Poichè nel computo degli anni rientrano anche 6 anni quale maggiorazione per esposizione all'amianto si vedrà ridotto il suo assegno pensionistico pari al 16% per penalizzazione fino al 62° anno di età, avendone solo 53. Ancora il legislatore non ha posto un correttivo a questa ingiustizia, così come è successo per i donatori di sangue, i permessi per assistenza ai disabile e i permessi per maternità facoltativa. La mia domanda è questa: nel caso mio marito decidesse ugualmente di andare in pensione con detta penalità, qualora ci fosse un correttivo legislativo in tal senso, la sua pensione già definita potrebbe essere riliquidata dal giorno della cessazione con le nuove regole favorevoli?
Grazie