Ricongiunzione vs totalizzazione

Per M.V.71,

La ricongiunzione, ai sensi dell’art. 2 della legge n.29/1979, ha un alto costo a suo carico perché prevede che i contributi versati nel regime generale INPS transitino, si accumulino, in un fondo alternativo, cioè l’ex INPDAP. Con la ricongiunzione quei 14 anni circa, che hai lavorato da dipendente privato, confluirebbe tutti presso l’ex INPDAP come se tu avessi lavorato solo in quest'ultimo ente.
Lo svantaggio della totalizzazione rispetto a quello della ricongiunzione è che la prima opzione prevede il calcolo con il metodo contributivo, di solito, meno vantaggioso del retributivo.
A meno che tu non possa far valere nella forma previdenziale pubblica (INPS, INPDAP, ecc..) requisiti di contributi e di età validi per ottenere la pensione autonoma in quell’ente.
Quei 20.000 euro circa che verseresti, di permetterebbero di incrementare l’importo del tuo futuro assegno pensionistico. Ma poiché ti mancano molti anni alla data del pensionamento non è facile quantificare l’ammontare a tuo favore.

Potresti usufruire del cumulo retributivo gratuito introdotto dalla legge 228/2012 previsto, dall’art. 1 commi da 239 a 246, che però è permesso solo per la pensione di vecchiaia e non per la pensione anticipata di cui al comma 10 art. 24 legge 214/2011.


INAS CISL
Nicola
Tel: 06/81172922
Orari 09.30-11.30

Gentili Signori,

Ho 44 anni e da 10 anni lavoro alle dipendenze di un ente del Servizio Sanitario Nazionale.

In passato ho lavorato per 14 anni, 4 mesi e 19 giorni alle dipendenze di datori di lavoro privati sicché ho chiesto la ricongiunzione che l'INPS ha quantificato in € 20.863,76 (pagabili in 180 rate da € 149.15).

Il miei quesiti sono i seguenti: è conveniente versare tale somma oppure è preferibile procedere con la totalizzazione? se procedo con la ricongiunzione, percepirò una pensione più corposa? se si, è possibile stabilire di quanto? inoltre, tale scelta può incidere sul calcolo dell'anzianità contributiva per andare in pensione?

Grazie in anticipo.