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part time ultimi 2 anni di servizio (sarà penalizzante ?!? )

16/06/2016 07:57 - 16/06/2016 08:00#28448 da nicolosi
Ciao Nicola !
Ho apprezzato moltissimo il tuo interessamento che con altruismo viene in aiuto al mio problema !
Nonostante quanto sopradetto, trovo delle discordanze nei periodi del tuo discorso molto probabilmente dovuti alla mia incompetenza in materia . Infatti :

la formula per il calcolo della quota A:
A * B * 0,0015384....... ecc.....ecc......sembra entrare in contrasto con Il comma 4 dell’art. 9 della legge n. 61/2000....ecc....ecc..... che a sua volta sembra entrare in contrasto con la successiva ( ? ) Circolare INPS n. 246 del 24 dicembre 1986 ecc....ecc....

In sostanza a parte il tuo discorso tecnico egregiamente espresso, volevo capire il tuo consiglio personale sulla mia situazione !
Sarà penalizzante il mio pensionamento trascorso il periodo del part time ?!? Orientativamente in che misura ???

Ti ringrazio per l'attenzione prestatemi. Sara

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16/06/2016 05:14 - 16/06/2016 07:36#28446 da nicolosi
Gino, anche io sono convinta delle tue affermazioni che tra l'altro risultano confermati da 3 patronati su 4 . Ovvero 60/70 euro al mese !
Ma quando altri mi calcolano una cifra che và intorno alle 300/500 euro ( in meno ) o mi dicono che per la quota A si fà riferimento all'ultimo stipendio percepito ( riproporzionato in caso di part time ).......................io evidentemente entro in CRISI e non vorrei rimetterci le penne quando ormai sono quasi arrivata alla fine della mia carriera !
LA SCUOLA non è più quella dei nostri tempi ed è diventata un peso per lo Stato ed il detto " fannulloni " sembra essere rimasto inciso nelle menti di tutti i governanti passati e futuri.
In conclusione 60/70 euro in meno non sono la fine del mondo ma sicuramente recupero in dignità e salute per quei 2 anni di part time ma...... diversamente non voglio fare regali.
Gino, ti ringrazio per la collaborazione che mi stai dando e ti farò sapere così come mi hai chiesto, sperando di RIconfermare il tuo ragionamento . Sara Nicolosi

P.S. Dopo di te dovrò rispondere a Nicola54 dove nel suo post trovo delle contraddizioni .

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15/06/2016 18:10#28440 da gino
Sara io ho fatto il part time per gli ultimi due anni dal 2013 al 2015 e poi sono andato in pensione lo scorso anno partendo da uno stipendio di 1813 euro mensili lordi. Ho fatto più volte i calcoli e la mia penalità è risultata di circa 80 euro lordi al mese. Molto dipende da che tipo di part time fai (al 50%, al 60%): più è alta l'intensità del part-time maggiore è la penalità sulla pensione perchè la retribuzione è minore. Ad ogni modo ti confermo che non impatta nè sulla quota A nè sulla B perchè per la quota A si prende l'ultima retribuzione percepita (a tempo pieno) e la si moltplica per l'anzianità che vanti al 1992. Per la B si prende la media delle retribuzioni dal 1993 (nel tuo caso) alla cessazione ma anche in questo caso si utilizza la retibuzione piena degli ultimi anni di servizio. E non quella part-time. E la si moltiplica per l'anzianità che vantavi tra il 1993 ed il 1995. La quota B nel tuo caso sarà molto bassa (perchè la mantieni solo tra il 1993 ed il 1995).

Il problema è ormai tutto sulla Quota C. Come ti ha detto anche Nicola la retribuzione cala e quindi il montante contributivo dal 2016 al 2018 sarà minore di quello che avresti avuto lavorando a tempo pieno. Però dato che il part time lo fai solo per due anni gli effetti non saranno troppo pesanti. Credo, pur non potendo fare i calcoli, che gli effetti siano stimabili entro i 50-70 euro lordi al mese, massimo 100 euro. Non si può essere precisi alla virgola perchè non conosciamo i dati di partenza ed inoltre alcuni parametri saranno noti solo nel 2018, quando uscirai. I conti definitivi quindi li farai solo una volta in pensione. Come io ho fatto alla fine del 2015.

Ma 300 euro al mese sono fuori dalla realtà. In ogni caso dovresti poter colmare questo danno con i versamenti volontari di cui io all'epoca non conoscevo la possibilità di ricorrervi. Le nostre pensioni dopo una vita sui banchi sono piuttosto scarne (si arriva a malapena a 1400/1500 euro netti, uno schifo) quindi anche pochi denari in più al mese incidono non di poco.

Comprendo la difficoltà di avere risposte univoche ma devi comprendere che il capitolo previdenza è molto complicato. E ciò che può andar bene per l'uno può non andar bene per un altro...

fammi sapere

Ciao,

Gino
Ringraziano per il messaggio: nicolosi

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15/06/2016 16:28#28436 da Nicola54
Signora Sara Nicolosi,

Questa la formula per il calcolo della quota A:

A * B * 0,0015384

Dove A è l’anzianità contributiva indicata in settimane che sono state maturate entro il 31 dicembre 1992. Per i dipendenti pubblici a differenza dei privati nell’estratto conto informativo i contributi sono indicati in AA MM GG.

B è la retribuzione media settimanale degli ultimi 5 anni, o meglio 260 settimane per i dipendenti privati, e dell'ultimo anno se lavoratore è dipendente del pubblico impiego. La retribuzione pensionabile, per i dipendenti pubblici coincide perciò con l'ultimo stipendio base (o con la retribuzione annua spettante nell'ultimo mese di servizio), con esclusione degli elementi variabili e non ricorrenti della retribuzione.

0,0015384 è un coefficiente fisso applicabile, come nel suo caso, ad una retribuzione media settimanale, perché questa è inferiore a 886 euro.


Il comma 4 dell’art. 9 della legge n. 61/2000 recita:
''Nel caso di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale e viceversa, ai fini della determinazione dell'ammontare del trattamento di pensione si computa per intero l'anzianità relativa ai periodi di lavoro a tempo pieno e proporzionalmente all'orario effettivamente svolto l'anzianità inerente ai periodi di lavoro a tempo parziale''.

Ai sensi della successiva Circolare INPS n. 246 del 24 dicembre 1986 per coloro che passano dal lavoro full time al lavoro part time non muta la quota retributiva della pensione.

Resta però la quota C, cioè quella relativa al contributivo pro-rata che inizia dal 1 gennaio 2012 con la riforma Fornero. Il calcolo di questa quota poiché è direttamente proporzionale al montante contributivo accumulato risulterà ridotto in realzione alla diminuzione della retribuzione.
La mia risposta è da verificare nelle sedi competenti.

Collaboro con patronato INCA CGIL a Roma
Ringraziano per il messaggio: nicolosi

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15/06/2016 16:26#28435 da nicolosi
Caro Gino,
il tuo intervento è stato molto franco,opportuno ed esaustivo .
Effettivamente tanto l'Inps quanto i patronati sono disinformati e tutto dipende dall'individuo che trovi dietro lo sportello.......pronto a sparare qualsiasi cavolata e rovinare la futura pensione dopo anni di lavoro.
Ho girato tutti i patronati (incluso Inps ) ed ognuno di loro mi ha conteggiato importi diversi che si differenziano tra loro sulla previsione della futura pensione dai 60 ai 300 euro !!!! A chi credere ?!? Sicuramente a chi come te ha avuto una esperienza diretta !
A questo punto, per sentirmi più serena e paragonare il tuo caso al mio, volevo chiederti se il tuo part time è stato fatto negli ultimi anni di servizio e da quando tempo sei andato in pensione.
Tanti asseriscono che la quota A si calcola sull'ultimo stipendio percepito .........sarà così ????
Ti ringrazio per l'aiuto che mi hai dato e che potrai darmi .
Ciao.Sara

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15/06/2016 12:28#28429 da gino
Mi inserisco nel discorso perchè leggo spesso il forum e sono in pensione proprio dopo un periodo di part time nella scuola. Ebbene nello Stato la base retributiva della quota A e della Quota B per il passaggio al part time non viene colpita (come credo anche negli altri enti e nel privato). Quindi non hai una riduzione della Quota A dell'assegno come invece spesso si è portati a credere. In altri termini se hai uno stipendio di 2mila euro al mese e fai un part time di 24 mesi al 60% prendendo uno stipendio di 1200 euro la base pensionabile per la quota A resta a comunque quella che avevi con il tempo pieno. Che viene moltiplicata per l'anzianità che possedevi al 31.12.1992. Anche questa anzianità non viene ridotta perchè i periodi di part time si collocano nel 2016 e quindi non influiscono sulla contribuzione dell'epoca.

Ciò è confermato dall'articolo 8, comma 4 della legge 554 del 1988.

In definitiva il "danno" dal part time lo hai solo con riferimento alla quota contributiva dell'assegno. E non è certamente un danno molto intenso. Che comunque credo tu possa rimediare con dei versamenti volontari (io però non lo ho fatto perchè non sapevo neanche che si potessero fare: questo per farti capire quanto siano disinformati all'Inps e ai patronati a cui mi sono rivolto).

Gino
Ringraziano per il messaggio: nicolosi

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