Buonasera. La circolare in materia di APE sociale esclude espressamente che i contributi esteri possano essere conteggiati ai fini della maturazione del requisito contributivo dei 30 anni richiesto quale soglia di accesso per i lavoratori in disoccupazione.
Non riesco a capire la motivazione di tale restrizione che, a me pare, sia posta solo dalla circolare e no dalla norma.
Perché, ad esempio, ritenere validi i contributi esteri ai fini della maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia e non anche ai fini APE? Senza considerare l'aspetto di discriminazione tra chi, come me, ha lavorato in parte in Italia e in parte all'estero e chi, invece, ha lavorato esclusivamente in Italia.
Grazie