RITA e QUOTA 100

Rispetto all’ultimo aggiornamento di questa discussione, negli ultimi due mesi sono stati pubblicati vari articoli che confermerebbero la compatibilità tra quota 100 e RITA. Solo per fare due esempi:

Pensioni, Quota 100 e RITA: il cumulo è possibile

www.pensionioggi.it/notizie/previdenza/p...e-possibile-09897979

Quota 100: il divieto di cumulo non opera con la RITA

www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previden...umulo-non-opera-rita

Alla base di tutto ciò c’è una nuova comunicazione del MEFOP che ribadisce la possibilità di fruire contemporaneamente di quota 100 e RITA.

Ancora una volta MEFOP si espone mentre COVIP latita (e ribadisco che patronati e fondi pensione non hanno titolo per dare una posizione ufficiale su questa materia, idem per l’Agenzia delle Entrate o altri soggetti).
Io non ho trovato documenti ufficiali o circolari emesse di recente da COVIP che attestano la compatibilità. Se qualcuno invece ne è a conoscenza può darcene evidenza.
Ma visto che tutti si stanno allineando a quanto afferma MEFOP (e a quanto …. non nega COVIP) si può concludere che quota 100 e RITA sono compatibili.
Se poi qualcuno ha la sfortuna di avere un fondo pensione che ancora si arrocca dietro la frase: “o me lo dice COVIP o non erogo la RITA a chi ha già quota 100” (ammesso che venga a sapere che ce l’ha) gli si può sempre dire di sollecitare una risposta da COVIP.

Il bello sarebbe invece scoprire che INPS possa poi bloccare quota 100 a chi ha già la RITA (anche qui … ammesso che possa saperlo) perché fa confusione sul divieto di cumulo.
O forse la confusione la farà qualche sedicente “giornalista pubblicista”, su siti specializzati in fake news, che per affossare quota 100 scriverà che non è compatibile con la RITA (come aveva scritto che nei 35 anni di contribuzione effettiva richiesti per quota 100 non poteva essere incluso il riscatto della laurea).

Santa RITA (e MEFOP) ora pro nobis … amen

La questione della compatibilità tra RITA e pensione anticipata (quota 100 o altro) va avanti da molto.
Lo scorso anno la COVIP non prendeva posizione, il MEFOP ne attestava invece la compatibilità, alcuni fondi pensioni ignoravano il problema (ma erogavano la RITA) e altri fondi affermavo che c'era piena compatibilià. Idem per i patronati e altri enti.
In realtà sbagliavano tutti: la COVIP, unica titolata a dare un parere (oltre al legislatore), non forniva chiarimenti, mentre tutti gli altri, senza aver alcun potere, si pronunciavano con dichiarazioni prive di fondamento giuridico.

Nei mesi scorsi, chi si rivolgeva alla COVIP (Ufficio Relazioni con il Pubblico), riceveva la seguente risposta:

Egregio Sig.re,
il problema relativo alla fruibilità della Rita da parte di coloro che usufruiscono di pensione anticipata è all’attenzione dei vertici che devono pronunciarsi ufficialmente dopo aver consultato anche l’INPS. Pertanto non appena avremo la risposta ufficiale da parte dei vertici sarà nostra cura risponderle.

IL MEFOP, per contro, nel suo osservatorio giuridico pubblicato lo scorso anno, ha dichiarato:

Nel silenzio della Circolare 888, si ritiene allo stato che la Rita rappresenti un’opportunità anche per chi ha avuto accesso alla pensione anticipata di primo pilastro, quando mancano non più di 5 anni all’età prevista per la pensione di vecchiaia. La norma, infatti, non ripropone l’incompatibilità con i trattamenti pensionistici diretti, elemento che connotava nella «vecchia» Rita sperimentale agganciata all’Ape. Né concedere la Rita a un pensionato anticipato appare in contrasto con la ratio della norma, atteso che il l’interessato potrebbe comunque chiedere la Rita ed il giorno seguente accedere alla pensione anticipata. Peraltro il riferimento legislativo ai soli «lavoratori» si spiega per la circostanza che l’accesso alla Rita è vincolato alla cessazione di un’attività di lavoro, essendone esclusi i soggetti che non avevano un lavoro in costanza di adesione al fondo pensione.

In realtà la cosa più grave non è tanto che nella Circolare N.888 del 08/02/2018 la COVIP non abbia dato chiare indicazioni sulla relazione tra RITA e pensione anticipata, ma piuttosto che nella successiva Circolare N. 4216 del 12/07/2018 si sia limitata a evidenziare solo alcune criticità nelle comunicazioni sulla RITA da parte dei fondi pensione, continuando a non menzionare il tema della compatibilità tra RITA e pensione anticipata che era stato nel frattempo sollevato da più parti.

L'approccio "tanto sono compatibili e nessuno controlla e se ne accorge" continua ad essere adottato da molti.

I patronati e i fondi pensione possono fornire dei pareri ma non hanno alcun valore e non danno garanzie sulla effettiva erogazione della RITA fino alla data di decorrenza della pensione di vecchiaia e tantomeno sugli aspetti fiscali.

Mi permetto di fare un commento su:

Sulla compatibilità in effetti, trattandosi di nostro denaro, non ci sono problemi. Secondo me dovremmo capire se l'agevolazione fiscale prevista nella RITA sia possibile mantenerla con Quota 100..."

Il fatto che sia denaro nostro non implica che abbiamo sicuramente il diritto di avere RITA + pensione anticipata (anche se accade perché COVIP non si è pronunciata).
Riguardo invece alla sua agevolazione fiscale, se la RITA viene erogata, si ha il diritto di goderne.
L'Agenzia delle Entrate non può imporre a nessuno la tassazione ordinaria per la RITA (che resta invece una opzione per tutti): se si ha la RITA la si ha al 100%, con tutto quell che ne consegue.

Come mi diceva un mio ex-collega:
chi vuole avere RITA + pensione anticipata (inclusa quota 100) fa bene a non indagare troppo, inoltrare la domanda, iniziare a percepire la RITA (con i suoi benefici fiscali), dopodiché se gli verrà revocata perché si scopre che non è compatibile con lo stato di pensionato ne avrà comunque goduto per un po'...

Sulla compatibilità in effetti, trattandosi di nostro denaro, non ci sono problemi. Secondo me dovremmo capire se l'agevolazione fiscale prevista nella R.I.T.A. ( 15% - 0,30 per ogni anno versato in piu' oltre il 15°con riduzione max al 9,00%) sia possibile mantenerla con Quota 100 oppure si debba fare un conguaglio fiscale in sede di dichiarazione che porterebbe inevitabilmente a pagare percentuali fiscali assai più' alte.
D'altronde lo spirito della R.I.T.A. era quello di facilitare l'uscita dal lavoro evitando prestiti bancari e/o Ape volontario.

Ho chiamato oggi fondo pensione Previndai e mi hanno detto che quota 100 e RITA sono compatibili

Qualcuno interessato ha avuto notizie in merito ?

Anche io sono nella situazione di aver fatto richiesta di R.I.T.A. prima dell'approvazione di quota 100 ed in quest'ultimi giorni di aver fatto domanda di pensione anticipata. Restano i dubbi che almeno per il momento nessuno è in grado di sciogliere.Il patronato Inas Cisl non è in grado di rispondere ed al proposito dice che "tanto sono compatibili e nessuno controlla e se ne accorge"; Il fondo pensione non si sbilancia e dice di non avere istruzioni in merito; l'esperto dell'agenzia della entrate a seguito di quesito posto in internet non comprende il nocciolo della questione. In pratica nessuno è in grado di dare certezze. La circolare Covip 888 del febbraio 2018 lascia intendere che R.I.T.A. può essere richiesta sino al maturare di una pensione effettiva, come in effetti è Quota 100. Suggerisco una attenta lettura di quest'ultima e magari ci si risente facendo delle conclusioni. Da considerare comunque che R.I.T.A. può essere revocata in qualunque momento e su richiesta può essere conguagliata con tassazione ordinaria in fase di dichiarazione rinunciando alla ritenuta d'acconto.