Redazione

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- Roma, 21 set. - "Chi oggi difende il sistema vigente difende un modello di diseguaglianze dove i diritti dipendono dalla provenienza o dall'eta'. Noi vogliamo difendere i diritti di chi non ha diritti. Quelli di cui nessuno si e' occupato fino ad oggi". Lo scrive il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, in una lettera indirizzata agli iscritti del partito. "Il 29 settembre - aggiunge - presentero' in direzione nazionale il Jobs Act. Dobbiamo attirare nuovi investimenti, perche' senza nuovi investimenti non ci saranno posti di lavoro e aumenteranno i disoccupati. Ma dobbiamo anche cambiare un sistema ingiusto - conclude - che divide i cittadini in persone di serie A e di serie B e umilia i precari".

"Nel partito c'e' chi vuole scontri ideologici"

"Davanti a un problema c'e' chi trova soluzioni provando a cambiare e chi organizza convegni lasciando le cose come sono. Anche nel nostro partito c'e' chi vuole cogliere la palla al balzo per tornare agli scontri ideologici e magari riportare il Pd del 25%. Noi no" si legge ancora nella lettera pubblicata sul sito del Pd. "Bloccare l'emorragia dei posti di lavoro e tornare a crescere, semplificare il fisco pagando meno (ma pagando tutti, finalmente!) e, prima di tutto, investire sull'educazione e sulla scuola: questa e' la nostra sfida", aggiunge Renzi che poi sottolinea: "Ci hanno detto che siamo di destra per questo. Ci hanno paragonato ai leader della destra liberista anglosassone degli anni Ottanta. A me - conclude - hanno insegnato che essere di sinistra significa combattere un'ingiustizia, non conservarla".

"Cambiamo il Paese, chi puo' ci dia mano"

"Noi siamo qui per cambiare l'Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna. O almeno ci prova" scrive ancora Renzi "Sul sito - spiega - trovate l'indicazione della nuova segreteria. Chi puo' ci dia una mano, partendo dalle iniziative per le imminenti regionali e per le forme di autofinanziamento. Abbiamo la grande occasione di cambiare il paese piu' bello del mondo: Aiutiamoci a farlo sul serio". .

- Roma, 21 set. - "Venti anni di battaglie politiche ti tolgono entusiasmo, passione, c'e' un po' di stanchezza. E' fisiologico. Forza Italia ha bisogno di forze nuove, di tornare a quel richiamo del '94". Lo ha detto Silvio Berlusconi, intervenendo alla scuola di formazione politica a SIrmione organizzata da Mariastella Gelmini. "Mi piacerebbe - ha detto ancora l'ex premier - stare in un partito dove io posso essere ancora una bandiera da sventolare, come ora sventola Matteo Renzi. Sarebbe bello avere in campo un esercito di azzurri che avesse per bandiera un vecchietto e tutti gli altri giovani. Noi dobbiamo mettere insieme un esercito di giovani forze decise a combattere per la cosa piu' alta e nobile, la liberta'". ,

- Roma, 21 set. - Matteo Renzi, intervistato dal Tg2, torna sulle polemiche di ieri con la vecchia guardia del Pd. "Se chiediamo nuove regole cotituzionali, non stiamo compiendo alcun attentato - dice il premier -. Sul lavoro nessuno vuole tagliare i diritti. Dentro al Pd, pero', c'e' chi pensa di sfruttare il successo delle elezioni europee e poi 'facimm' ammuina' - attacca -. Si vuole mettere Renzi davanti e usarlo come foglia di fico per fare come gli pare. Ebbene - conclude - sono cascati male, io ho preso quei voti perche' voglio cambiare l'Italia davvero".

Renzi: la minoranza Pd "vuole lo scontro ideologico"

"I soldi ci sono, e quindi l'impegno a pagare i debiti 2013 entro il 21 settembre e' mantenuto". Cosi' il premier Matteo Renzi, intervistato al Tg2, sui debiti della pubblica amministrazione. "Tutti coloeo che devono avere dei soldi dalla P.a. - ha spiegato Renzi - possono averli iscrivendosi al sito del ministero dell'Economia. Chi va sul sito del governo trova la pratica per ricevere i denari".

- Roma, 21 set. - "Ho dato mandato ai miei legali di avviare un'azione giudiziaria nei confronti di Beppe Grillo per le falsita' contenute nel suo comizio a Melendugno". Lo annuncia in una nota il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, in merito al comizio di ieri sera del leader del Movimento Cinque Stelle sul gasdotto Tap. .
- Roma, 21 set. - "Penso che il problema numero uno in Italia sia la produttivita'. Dobbiamo aumentarla. E per farlo e' giusto intervenire sul mercato del lavoro. Allora dico innanzitutto che va bene un contratto a tutele progressive, ma questo non puo' valere per i nuovi contratti, come e' stato detto. Cosi' si andrebbe nella direzione di aumentare la segmentazione del mercato del lavoro". Lo sostiene l'ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervistato dal Sole 24 Ore. "Questo sarebbe inaccettabile - aggiunge Bersani - Noi abbiamo bisogno di un percorso unificante. Il contratto a tutele crescenti dovrebbe quindi sostituire gran parte dei contratti esistenti, riducendo a tre-quattro tipologie". La reintegra? "Possiamo pensare a una maggiore flessibilita', su questo sono apertissimo, anche sull'articolo 18 si puo' tornare a intervenire cercando di farlo funzionare meglio, ma alla fine la reintegra deve rimanere". "La flessibilita' - spiega Bersani - e' nelle tutele crescenti. In un periodo iniziale l'imprenditore ha piu' facolta' di interrompere il rapporto di lavoro, passati 2-3-4 anni non piu'". Sui rischi di scissione del Pd, Bersani dice: "Ho sempre detto che lavoro per la ditta, ma la ditta e' il luogo dove si elabora e si propone". "Si deve discutere prima, no si puo' arrivare alla direzione con un prendere e lasciare". In ogni modo "sono fiducioso che al di la' delle asprezze, si trovi un punto di convergenza ed equilibrio". .
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