Redazione

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- Roma, 18 set. - Primo si' alla riforma del lavoro, ma il Pd si spacca. Dentro il partito salgono i toni del dibattito in materia di riforma del mercato del lavoro. In commissione esteri al Senato passa una norma con cui si introduce per la prima volta il criterio dei contratti a tutela crescente, secondo la linea del Jobs Act di Renzi.

Ma nel partito non tutti sono d'accordo. "Servono importanti correzioni" al progetto del governo, twitta con foga Matteo Orfini, giovane turco che di recente aveva avviato un fitto dialogo con la maggioranza del partito. Pier Luigi Bersani rilancia: nel progetto del governo si ravvisa la presenza di "idee surreali".

Poi si lascia andare ad un commento sulla questione della Consulta che sa molto di malizia. "Ci sono passato anch'io", dice riferendosi alla presenza dei franchi tiratori che hanno impallinato i candidati alla Corte Costituzionale. Talvolta il passato passa, ma molto lentamente.

- Firenze, 18 set. - "Quando i figli son grandi, sono autonomi. Si spera anche i padri...". Risponde cosi' al telefono all'AGI, scherzando, Tiziano Renzi, alla domanda se avesse sentito il figlio Matteo, oggi, dopo aver appreso la notizia di esser stato indagato in un'inchiesta per bancarotta fraudolenta. "Non l'ho sentito - ha aggiunto il padre del premier, spiegando di essere "un indagato, quindi non posso rispondere. Uscira' un comunicato stampa. Intanto non ho neanche un avvocato". Tiziano Renzi e' indagato dalla Procura di Genova nell'ambito di una inchiesta per bancarotta fraudolenta in cui sono coinvolte altre due persone. Lo confermano fonti della Procura del capoluogo ligure. L'indagine e' partita sei mesi fa in seguito al fallimento della Cil Post, azienda di distribuzione giornali con sede a Genova, dichiarata fallita un anno fa. A coordinare l'inchiesta e' il procuratore aggiunto Nicola Piacente. .

- Roma, 18 set. - Ennesima fumata nera, la tredicesima per quanto riguarda la Consulta, e la Camera archivia anche questa settimana di votazioni per l'elezione di due giudici costituzionali ed altrettanti consiglieri 'laici' del Csm. I voti per Luciano Violante sono stati 542, 527 quelli per Donato Bruno. Niente da fare, si riprova martedi', in attesa che il week-end porti consiglio. "Ha assolutamente ragione il Capo dello Stato. Spero in una soluzione di alto profilo nelle prossime ore",fa sapere intanto Matteo Renzi.

Per il momento, pero', lo stallo non si sblocca, e le parole di Giorgio Napolitano restano, almeno per ora, lettera morta. Anzi, dal Movimento 5 Stelle fioccano le accuse. "Noi in questa combine non c'entriamo". 'Combine', all'inglese. 'Biscotto', se preferite l'italiano. Insomma, una partita truccata. Beppe Grillo liquida cosi' la questione: "O ci sono candidati all'altezza delle istituzioni, o il M5S non si sporchera' le mani". Insomma, i grillini si chiamano fuori, mentre Fi e Pd si danno da fare. Un incontro tra i capigruppo di Camera e Senato del Partito Democratico e di Sel porta alla "piena condivisione delle parole del Capo dello Stato" e alla condivisa "disponibilita' al reciproco ascolto sia nel metodo sia nel merito per una vicenda che deve trovare una rapida conclusione". Silvio Berlusconi, da parte sua, incontra una delegazione leghista per tentare un recupero del pacchetto di voti del Carroccio in vista di martedi'. Gli effetti di queste manovre saranno pesati la prossima settimana.

 

- Roma, 18 set. - "Presidente Napolitano, con il massimo rispetto, ma come si permette di interferire in questo modo sulle scelte del Parlamento? Non si vergogna nemmeno un istante?". Alessandro Di Battista contro il Colle che, scrive il deputato M5S su Facebook, "osa accusare il M5S, come sempre, di questa impasse quando l'impasse l'avete causata soltanto voi con i vostri soliti tentativi di preservare la casta". "Non ci sono specchi al Quirinale per guardarsi in faccia e vergognarsi - ribadisce - per continuare a spingere nomi impresentabili come l'amico di Previti Donato Bruno o l'amico di Berlusconi Luciano Violante? Non ha un briciolo di desiderio di lasciare la Repubblica un minimo piu' pulita e presentabile?" "Si vergogni Presidente", scrive ancora il deputato M5S. "Dica alla sua maggioranza - prosegue - di fornire nomi presentabili e vedra' che il M5S li votera' ma Violante se lo vota lei, lo votassero i berlusconiani doc o quei piddini 'diversamente berlusconiani'". "Non soltanto avete celebrato ormai l'inciucio come esempio di buona politica, non soltanto avete innalzato un pregiudicato a padre costituente, non soltanto state provando a mettere le mani su CSM e Corte Costituzionale, roba che se ci avesse provato Berlusconi, Scalfari, Ezio Mauro e compagnia bella avrebbero messo le tende davanti a Montecitorio", sono ancora le parole di Di Battista. "Non vi basta tutto questo, volete che il M5S vi aiuti nei vostri squallidi piani, ci volete come voi, volete che impariamo a intrallazzare, volete che iniziamo a comprometterci con compromessi indegni, volete magari che ci intaschiamo la prima mazzetta per sentirci a tutti gli effetti 'ONOREVOLI' ed essere ricattati, quindi controllabili, in eterno", aggiunge. "Fate giochetti stomachevoli sulla pelle dei cittadini e pretendete anche, forse per giustificarvi, che il M5S vi faccia da stampella. L'Italia sta fallendo ma sembra - dice ancora Di Battista - che il suo unico interesse sia far piazzare uomini suoi o di Berlusconi, che poi sembra la stessa cosa, negli organi di garanzia, il tutto in un momento in cui il Parlamento e' delegittimato dalla sentenza sul premio di maggioranza del porcellum incostituzionale". .
- Roma, 18 set. - "L'ammontare di 82,6 miliardi della prima nuova asta Tltro, su una previsione fra 100 e 150 miliardi e quindi largamente al di sotto delle attese, indica con chiarezza che, come si usa dire in gergo finanziario, il cavallo non beve. Le banche non hanno pienamente sfruttato infatti l'offerta della Bce". Lo dichiara il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia. "Il dato - prosegue - deve far riflettere sulla condizione del reale rapporto tra finanza ed economia reale in Europa. Certo, e' la prima asta da qui al 2016, ma il dato non conforta. Se anche questi Tltro non dovessero centrare gli obiettivi dichiarati dalla Bce di 1000 miliardi in piu', all'istituto centrale europeo non resterebbe che il lancio di un vasto programma di acquisto di titoli, il quantitative easing. Ma e' evidente che per far tornare 'a bere il cavallo' la strada maestra resta quella di una vera e propria politica espansiva a tutti i livelli. Non capire neanche questo segnale sarebbe per la politica molto grave". .
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