Redazione

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- Roma, 15 giu. - E' di un milione di euro il fondo che il Ministro Dario Franceschini ha attivato per promuovere la formazione di giovani sotto i trent'anni nel settore dei beni e delle attivita' culturali. Il decreto ministeriale autorizza 150 tirocini, della durata di 6 mesi e di un'indennita' di 1.000 euro lordi mensile, che dovranno essere svolti nei siti culturali di interesse strategico per il paese da Pompei alle zone terremotate dell'Abruzzo e dell'Emilia Romagna. "Il grande progetto Pompei, la Reggia di Caserta, il recupero e il restauro del patrimonio storico-artistico nel centro storico de L'Aquila e nelle aree colpite dal sisma dell'Emilia Romagna, cosi' come gli archivi e le biblioteche nazionali hanno bisogno di interventi urgenti e straordinari", ha spiegato il ministro Franceschini sottolineando come "e' proprio su queste priorita' che saranno indirizzati questi 150 tirocini che serviranno a realizzare progetti di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale". "Si tratta di tirocini formativi della durata di 6 mesi - ha aggiunto - che coinvolgeranno giovani di eta' non superiore ai 29 anni che saranno selezionati per titoli e colloquio. L'obiettivo e' quello di individuare i percorsi di studio piu' brillanti (laurea a pieni voti e corsi di perfezionamento) attribuendo un titolo preferenziale al dottorato di ricerca. Per questa ragione - ha concluso il ministro - l'indennita' prevista per i tirocinanti, pari a 1.000 euro lordi mensili, e' stata parametrata all'importo delle borse di dottorato nelle universita' italiane". I 150 tirocini sono cosi' suddivisi: 50 per il Grande progetto Pompei; 20 per la valorizzazione delle residenze borboniche a partire dalla Reggia di Caserta; 15 per le aree colpite dal sisma dell'Abruzzo ed il centro storico de L'Aquila; 15 per le aree complite dal sisma dell'Emilia Romagna; 50 per gli archivi di stato e le biblioteche nazionali di Roma e Firenze dove e' urgente avviare progetti formativi anche a seguito della recente direttiva che declassifica gli atti delle stragi di stato. I 150 tirocini sono rivolti a laureati in archeologia, architettura, archivistica e biblioteconomia; beni culturali, economia e gestione dei beni culturali, geologia, ingegneria ambientale,civile, informatica, scienza e tecnologia per i beni culturali, scienze forestali e ambientali, scienza della comunicaziones, storia dell'arte, tecnologia per la conservazione e il restauro dei beni culturali; altre discipline se in possesso di diploma delle scuole di alta formazione e di studio che operano presso: l'Istituto superiore per la conservazione e il restauro; l'Opificio delle pietre dure, l'Istituto centrale per la patologia del libro; la Scuola di specializzazione beni archivistici e librari; la Scuola di archivistica.
- Roma, 15 giu. - L'ex M5S, il senatore Luis Alberto Orellana, si dice "contento" della disponibilita' di Grillo ad incontrare Renzi sulla legge elettorale, ed auspica "sia l'inizio di un diverso approccio, di un cambio di passo del M5s nella politica e che finalmente affronta la realta' ed entra nel merito proponendo e accettando di discutere. Confrontandosi con le idee dell'avversario politico (Renzi) che non e' un nemico ma il capo del Governo, con cui si dialoga e con il quale non si e' piu' in guerra". Per Orellana "questa apertura al dialogo corrisponde a quanto da me richiesto piu' e piu' volte quando ero nel M5S. Dopo l'espulsione, gli insulti, le minacce di morte, ecco la conferma di essere ed essere stato sempre nel giusto". "Ricordo che - prosegue l'ex grillino Orellana - fino a questa mattina i confronti coi 'nemici' sarebbero dovuti avvenire solo in Commissione o in Aula e mai in incontri fuori da questi luoghi parlamentari pena l'accusa di fare accordi in segrete stanze. Vivaddio questa sciocchezza e' passata e l'incontro ora lo si vuole per entrare nel merito di un punto cosi' importante come la legge elettorale". Orellana si augura inoltre che i parlamentari M5S "saranno pronti anche a sentire le ragioni dell'altro e non sara' un monologo in cui vorranno imporre il loro testo senza ascoltare le ragioni dell'altro. I monologhi e le urla le lascino a chi ne e' esperto e non ha altro modo di proporsi. Ecco comunque i benefici risultati della fine della campagna elettorale fallimentare del genovese urlante. Nessun calcolo elettorale e' piu' necessario e si torna coi piedi per terra", conclude Orellana. .

- Roma, 15 giu. - "Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovra' comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S rispondera'. All'incontro eventuale con il Pd, che speriamo ci sia, parteciperanno i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli, estensore tra altri della versione definitiva della legge e Luigi Di Maio come massima rappresentanza istituzionale in Parlamento nel suo ruolo di vicepresidente della Camera".

Lo scrivono nel blog di Beppe Grillo, il leader del Movimento Cinque Stelle in un post firmato assieme a Gianroberto Casaleggio. I due affermano che da qualche mese "sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi e' stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, e' cambiato. La legge M5S e' di impronta proporzionale, non e' stata scritta su misura per farci vincere come e' stato per l'Italicum, scritto per farci perdere".

- Catania, 14 giu. - "Ho avviato con il ministro Pinotti un ottimo lavoro che portera' anche all'uso delle caserme per l'accoglienza in modo tale da distogliere l'accoglienza da altri luoghi che oggi invece offrono una immagine delle nostre comunita' non all'altezza della situazione per quella che si e' venuta a verificare". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo il vertice sull'immigrazione a Catania. "Abbiamo istituito anche - ha aggiunto - una task force dei sindaci che quindi collaborera' con l'unita' di missione che abbiamo creato al Viminale, che collaborera' permanentemente qui in Sicilia per una gestione delle soluzioni che sa coordinata e collegata all'azione delle prefetture e dei questori". "Tra le misure compensative come ministro dell'Interno rafforzero' i presidi di sicurezza nell'ambito delle province dove si verificano piu' sbarchi. Non vi e' stato un incremento dei reati da quando c'e' l'operazione Mare nostrum, anzi siamo in grado di certificare un calo dei reati da quando c'e' questa operazione, secondo i dati del dipartimento di pubblica sicurezza. Ciononostante non vogliamo che per gestire gli sbarchi vi sia un distoglimento di personale di polizia o delle forze dell'ordine che, applicandosi agli sbarchi, venga distolto da altri compiti. Mi sembra questo un ulteriore elemento molto importante", ha detto il ministro. "Faremo una unita' di missione al Viminale che avra' a che fare 24 ore su 24 con i sindaci coinvolti dall'emergenza immigrazione. Faremo una scelta che e' una scelta di collaborazione diretta con i sindaci e di un protagonismo dei sindaci": lo ha annunciato il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo il vertice sull'immigrazione stasera a Catania. "Altre due scelte - ha proseguito Alfano - vorrei che fossero condivise dal Governo e dopo questa riunione le sottoporro' al governo: la prima scelta e' quella di un allentamento del patto di stabilita' per i Comuni che sono coinvolti da questa emergenza. Devono poter spendere i soldi che hanno in cassa con una flessibilita maggiore. La seconda scelta -ha specificato il ministro- e' quella di proporre al governo misure compensative per le comunita' che piu' hanno sofferto. Vi sono splendide localita' turistiche italiane -ha detto Alfano- che hanno dovuto accollarsi il peso di flussi migratori molto rilevanti, come Pozzallo, Porto Empedocle, che hanno avuto anche un calo delle prenotazioni. L'operazione Mare nostrum mi pare del tutto evidente che abbia salvato Lampedusa perche' spostando la linea di azione sul mare, oltre Lampedusa, ha fatto si che in quell'isola non vi fossero piu' presenze. Questo carico in buona misura si e' andato a scaricare su altri luoghi della Sicilia. Queste nostre scelte -ha sottolineato- sono scelte che vanno in una direzione di collaborazione che tiene al centro i comuni, perche' li' si sta verificando il vero dato di sofferenza". .

E' secco e negativo il commento della Cgil sulla riforma della pubblica amministrazione, approvata ieri dal Consiglio dei ministri. Kamsin "Si era e si continua ancora a parlare di una riforma per i cittadini, ma nel decreto legge non si intravvede alcuna misura che possa favorire realmente il rapporto tra i cittadini e le pubbliche amministrazioni".

Il sindacato esprime "delusione e sconcerto per una riforma annunciata come epocale, ma che vedra' forse la sua attuazione in un tempo piu' lungo, quando si chiarira' quali siano le linee che il Governo vorra' assumere, visto che il disegno di legge con il quale si dovrebbe procedere alla riorganizzazione e' una sorta di 'delega in bianco'".

Secondo la Cgil, "non vi sono norme che semplifichino effettivamente l'accesso ai servizi pubblici e riducano il carico burocratico per i fruitori delle Pubbliche Amministrazioni. Andra' valutato se invece qualche beneficio sia stato previsto per le sole imprese". "Insomma la riorganizzazione ancora una volta viene annunciata, ma viene rinviata ad un tempo futuro e a contenuti che si capiranno in seguito".

"In ogni caso - aggiunge - lo stesso disegno di legge manca di quel coraggio innovativo molto annunciato e fino ad oggi poco attuato, anche nello stesso decreto legge". Secondo la Cgil, alcune innovazioni contenute nel decreto legge vanno poi ben capite per gli effetti che produrranno in materie sensibili (edilizia; ambiente; etc.) o per l'incremento delle tariffe , come nel caso del bollo auto. "Le parole qualita' ed accessibilita' e reale trasparenza non compaiono mai - prosegue - Cio' e' tanto piu' grave nel momento nel quale la risposta alla corruzione dilagante non puo' certo esaurirsi nel pur positivo provvedimento che riguarda l'autorita' anticorruzione. Anzi un coraggio maggiore sulla trasparenza, sulla controllabilita', sul sistema degli appalti sarebbe e continua ad essere necessario".

Zedde

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