Redazione

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- Roma, 10 lug. - Il sistema di elezione indiretta dei senatori rallenta il percorso che dovra' portare il testo delle riforme in Aula al Senato. Si tratta dell'articolo due del testo che il ministro Maria Elena Boschi vuole vedere approvato oggi in commissione per poi trasferirlo all'Aula. Tuttavia, il testo messo a punto dalle relatrice sulle riforme Anna Finocchiaro, e che prevede appunto l'attribuzione dei seggi in modo proporzionale, tenendo conto della popolazione e della composizione dei Consigli regionali, convince Forza Italia ma suscita perplessita' nel Nuovo Centrodestra e anche nella Lega. Con ogni probabilita', la questione sara' approfondita nel week-end che precede l'approdo in aula del Ddl costituzionale, forse lunedi' mattina. "Il voto sull'art. 2, che riguarda la composizione del Senato, si votera' gia' oggi in commissione, poi sara' ripreso in aula", ha spiegato Boschi. Una delle ipotesi e' che sul punto si possa decidere di votare il testo Finocchiaro cosi' com'e' riservandosi modifiche per l'aula. La commissione, infatti, si e' appreso, tornera' a riunirsi oggi pomeriggio alle 15 per dare mandato ai relatori alle 17,30. "La commissione ha fatto una proposta, passata all'unanimita', di iniziare lunedi' con la discussione generale. Sara' l'aula a decidere", ha riferito il ministro. "L'ostruzionismo del Movimento 5 Stelle e di Sel sta rallentando i lavori. Stiamo ascoltando favole di Andersen e altre amenita'", sottolinea il capogruppo FI, Paolo Romani. "I lavori procedono molto lentamente", aggiunge e a chi gli chiede se le riforme arriveranno in aula nel pomeriggio di oggi risponde che, visto l'andamento della discussione, "mi sembra molto improbabile". "Credo sia piu' ragionevole concordare che la relazione venga svolta in Aula lunedi' alle 11, in modo da sospendere l'ostruzionismo e terminare i lavori nel modo migliore possibile", spiega il relatore Roberto Calderoli. "Alcuni punti dovranno essere necessariamente affrontati in aula sfruttando il sabato e la domenica per un po' di buon senso", aggiunge. L'esame avrebbe dovuto iniziare gia' ieri alle 9: "Dobbiamo definire alcuni passaggi importanti", ha spiegato Finocchiaro. Ragion per cui il presidente Pietro Grasso ha indetto la capigruppo e di comune accordo si e' deciso di soprassedere per 36 ore sull'orario previsto. Intanto Grillo, dal suo blog, motteggia: "Il Patto del Nazareno e' un salvancondotto per il culo di Berlusconi, che in cambio garantisce il suo appoggio al governo e al disegno controriformista di Napolitano". .
- Roma, 10 lug. - E' probabile che le riforme costituzionali approdino nell'aula del Senato lunedi' prossimo, secondo la previsione piu' accreditata a palazzo Madama. "L'ostruzionismo del Movimento 5 Stelle e di Sel sta rallentando i lavori. Stiamo ascoltando favole di Andersen e altre amenita'", sottolinea il capogruppo FI, Paolo Romani. "I lavori procedono molto lentamente", aggiunge e a chi gli chiede se le riforme arriveranno in aula nel pomeriggio di oggi risponde che, visto l'andamento della discussione, "mi sembra molto improbabile". "Attendiamo fiduciosi il colloquio tra i capigruppo della maggioranza e il governo che, mi pare, sia in corso", chiosa. "Credo sia piu' ragionevole concordare che la relazione venga svolta in aula lunedi' alle 11, in modo da sospendere l'ostruzionismo e terminare i lavori nel modo migliore possibile", spiega Roberto Calderoli. "Alcuni punti dovranno essere necessariamente affrontati in aula sfruttando il sabato e la domenica per un po' di buon senso", spiega ancora il vicepresidente leghista del Senato e relatore delle riforme. Anche perche', aggiunge Calderoli, "di padri costituenti non ne vedo mica tanti in giro, visti i presupposti...". L'esame avrebbe dovuto iniziare gia' ieri alle 9: "Dobbiamo definire alcuni passaggi importanti", ha spiegato Finocchiaro. Ragion per cui il Presidente Pietro Grasso ha indetto la capigruppo e di comune accordo si e' deciso di soprassedere per 36 ore sull'orario previsto. Intanto Grillo, dal suo blog, motteggia: "Il Patto del Nazareno e' un salvancondotto per il culo di Berlusconi, che in cambio garantisce il suo appoggio al governo e al disegno controriformista di Napolitano". I passaggi importanti citati da Finocchiaro sono molti, e discretamente complessi. Intanto nessuna Regione potra' avere meno di due senatori e i seggi sono attribuiti con sistema proporzionale (in altre parole: addio Senato eletto direttamente dai cittadini, in compenso ci sara' una divisione dei seggi in base al criterio proporzionale). I senatori, poi, saranno 100: 95 rappresentano le istituzioni territoriali e cinque sono nominati dal Capo dello Stato. La durata del mandato dei senatori coincidera' con quella degli organi delle istituzioni territoriali nelle quali sono stati eletti. Arrivano quindi le liste bloccate, in ossequio ad un principio che si sta inserendo anche nell'Italicum. Per eleggere il nuovo Senato, ogni consigliere regionale puo' votare per una sola lista di candidati, formata da consiglieri regionali e da un sindaco, collegati ad altrettanti candidati supplenti. Per la lista che ha ottenuto piu' voti, puo' essere esercitata l'opzione di eleggere il sindaco o, in alternativa, un consigliere regionale, prevede il testo che modifica l'articolo 57 della Costituzione. Altro ritocco deciso in giornata la modifica delle regole per l'elezione del Capo dello Stato. Viene spostato dal quarto al nono lo scrutinio nel quale e' sufficiente la maggioranza assoluta. Spariscono poi dalla platea degli elettori i delegati regionali. .

- Roma, 10 lug. - E' slittato a oggi l'avvio dell'esame, da parte dell'Aula del Senato, del pacchetto delle riforme costituzionali che prevedono la revisione del Titolo V e la trasformazione del Senato. A chiedere la proroga, ieri, Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. L'esame avrebbe dovuto iniziare ieri alle 9, iniziera' invece nel pomeriggio di oggi, alle 16,30. "Dobbiamo definire alcuni passaggi importanti", ha spiegato Finocchiaro. Ragion per cui il Presidente Pietro Grasso ha indetto la capigruppo e di comune accordo si e' deciso di soprassedere per 36 ore sull'orario previsto. Intanto Grillo, dal suo blog, motteggia: "Il Patto del Nazareno e' un salvancondotto per il culo di Berlusconi, che in cambio garantisce il suo appoggio al governo e al disegno controriformista di Napolitano". I passaggi importanti citati da Finocchiaro sono molti, e discretamente complessi. Intanto nessuna Regione potra' avere meno di due senatori e i seggi sono attribuiti con sistema proporzionale (in altre parole: addio Senato eletto direttamente dai cittadini, in compenso ci sara' una divisione dei seggi in base al criterio proporzionale). I senatori, poi, saranno 100: 95 rappresentano le istituzioni territoriali e cinque sono nominati dal Capo dello Stato. La durata del mandato dei senatori coincidera' con quella degli organi delle istituzioni territoriali nelle quali sono stati eletti. Arrivano quindi le liste bloccate, in ossequio ad un principio che si sta inserendo anche nell'Italicum. Per eleggere il nuovo Senato, ogni consigliere regionale puo' votare per una sola lista di candidati, formata da consiglieri regionali e da un sindaco, collegati ad altrettanti candidati supplenti. Per la lista che ha ottenuto piu' voti, puo' essere esercitata l'opzione di eleggere il sindaco o, in alternativa, un consigliere regionale, prevede il testo che modifica l'articolo 57 della Costituzione. Altro ritocco deciso in giornata la modifica delle regole per l'elezione del Capo dello Stato. Viene spostato dal quarto al nono lo scrutinio nel quale e' sufficiente la maggioranza assoluta. Spariscono poi dalla platea degli elettori i delegati regionali. Questo, per l'appunto, lo schema. Oggi alle 16,30 inizia la partita principale, quella dell'arena dell'Aula. .

- Roma, 9 lug. - Incontro a palazzo Chigi, questa mattina, tra ilpresidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani. Al centro dell'incontro, le dimissioni di Errani che, al momento, restano confermate .
- Roma, 9 lug. - Slitta a domani l'avvio dell'esame, da parte dell'Aula del Senato, del pacchetto delle riforme costituzionali che prevedono la revisione del Titolo V e la trasformazione del Senato. A chiedere la proroga Anna Finocchiaro, la presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. L'esame avrebbe dovuto iniziare oggi alle 9, iniziera' invece domani alle 16,30. "Dobbiamo definire alcuni passaggi importanti", ha spiegato Finocchiaro. Ragion per cui il Presidente Pietro Grasso ha indetto la capigruppo e di comune accordo si e' deciso di soprassedere per 36 ore sull'orario previsto. Intanto Grillo, dal suo blog, motteggia: "Il Patto del Nazareno e' un salvancondotto per il culo di Berlusconi, che in cambio garantisce il suo appoggio al governo e al disegno controriformista di Napolitano". I passaggi importanti citati oggi da Finocchiaro sono molti, e discretamente complessi. Intanto nessuna Regione potra' avere meno di due senatori e i seggi sono attribuiti con sistema proporzionale (in altre parole: addio Senato eletto direttamente dai cittadini, in compenso ci sara' una divisione dei seggi in base al criterio proporzionale). I senatori, poi, saranno 100: 95 rappresentano le istituzioni territoriali e cinque sono nominati dal Capo dello Stato. La durata del mandato dei senatori coincidera' con quella degli organi delle istituzioni territoriali nelle quali sono stati eletti. Arrivano quindi le liste bloccate, in ossequio ad un principio che si sta inserendo anche nell'Italicum. Per eleggere il nuovo Senato, ogni consigliere regionale puo' votare per una sola lista di candidati, formata da consiglieri regionali e da un sindaco, collegati ad altrettanti candidati supplenti. Per la lista che ha ottenuto piu' voti, puo' essere esercitata l'opzione di eleggere il sindaco o, in alternativa, un consigliere regionale, prevede il testo che modifica l'articolo 57 della Costituzione. Altro ritocco deciso in giornata la modifica delle regole per l'elezione del Capo dello Stato. Viene spostato dal quarto al nono lo scrutinio nel quale e' sufficiente la maggioranza assoluta. Spariscono poi dalla platea degli elettori i delegati regionali. Questo, per l'appunto, lo schema. Domani alle 16,30 inizia la partita principale, quella dell'arena dell'Aula. .
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