Pensioni

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“La nostra proposta di consultare i sindacati sul tema delle pensioni ha trovato ascolto: il ministro Poletti incontrera’ le confederazioni il 15 giugno prossimo”. Lo dichiara Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. “Si tratta  – spiega Damiano – di una scelta giusta che privilegia la via del dialogo e dell’ascolto. Kamsin L’alternativa, perdente come si e’ visto, e’ quella dello scontro permanente e del tirare dritto senza ascoltare nessuno. In questo modo, cancellando il dialogo sociale, si alimentano le spinte corporative piu’ incontrollabili e si commettono molti errori”.

“Sulle pensioni – continua il presidente della Commissione Lavoro – il governo dovra’ affrontare il tema della flessibilita’, da risolvere nella prossima Legge di Stabilita’, quello della indicizzazione per quanto riguarda l’attuale Decreto Pensioni (dopo la sentenza della Corte) e il meccanismo da adottare dal 2017, quando si esaurira’ la clausola di raffreddamento voluta dal Governo Letta”.  “Decidere di discutere questo ultimo tema con piu’ di un anno di anticipo con il sindacato, rappresenterebbe un importante segnale di svolta”, conclude Cesare Damiano.

Sempre sul fronte pensioni si ricorda che ieri è stata assegnata in Commissione Lavoro alla Camera  la proposta di legge del Nuovo Centro Destra (prima firmatario l'Onorevole Sergio Pizzolante) che intende conferire al Governo una delega per l'introduzione dei pensionamenti flessibili sempre a partire da un minimo di 62 anni e 35 di contributi e con una penalità massima dell'8%. Il ddl ricalca quello già depositato in Senato dal Presidente della Commissione Lavoro, Maurizio Sacconi (S.1941) ed anticipato da pensionioggi.it la scorsa settimana. La proposta del Ncd, a differenza del progetto Damiano-Baretta (ddl 857), non prevede misure in favore dei lavoratori precoci. I firmatari con il progetto intendono "arricchire" il dibattito che si aprirà nelle prossime settimane tra Governo, Parlamento e parti sociali.

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Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha convocato la parte sindacale per discutere delle proposte di modifica alla legge Fornero.
I trattamenti interessati dal blocco dell'indicizzazione saranno rivalutati in una forchetta ricompresa tra il 40 ed il 10% per il biennio 2012-2013. Resta il congelamento oltre i 2800-2900 euro.
Allo studio ci sono anche prepensionamenti a carico delle imprese per aiutare la staffetta generazionale tra giovani ed anziani.

“Nel corso dell’audizione del ministro Poletti davanti alla Commissione Lavoro della Camera si e’ affrontato il tema delle pensioni. Il ministro ha ribadito l’intenzione del Governo di introdurre nel sistema pensionistico un criterio di flessibilita’”. Kamsin  Lo dichiara Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. “In secondo luogo – continua Damiano – Poletti ha confermato che le risorse accantonate nel Fondo delle salvaguardie, 11,6 miliardi di euro con sei interventi successivi per tutelare 170.000 lavoratori, saranno esclusivamente utilizzate per gli esodati e per nuovi interventi , nel caso in cui si dovessero registrare dei risparmi rispetto alle coperture previste. Si tratta di due conferme importanti che favoriscono il confronto”.

“Il nostro obiettivo – prosegue il presidente della Commissione Lavoro – e’ quello di risolvere preliminarmente alcuni problemi legati alla settima salvaguardia (ad esempio quelli dei lavoratori di aziende fallite, della mobilita’ degli edili, degli accordi sottoscritti territorialmente, dell’opzione donna, ecc.) e, nella Legge di Stabilita’, affrontare strutturalmente la questione della flessibilita’”.

” In Commissione Lavoro – aggiunge Damiano – sono depositate numerose proposte di legge sul tema: tra queste c’e’ quella del PD che trova larghi consensi tra tutti i partiti e che prevede la possibilita’ di anticipo della pensione dai 62 anni di eta’ con 35 di contributi e con un massimo di penalizzazione dell’8%; oppure con 41 di contributi indipendentemente dall’eta’”. “Abbiamo chiesto al Governo di continuare il confronto al fine di realizzare scelte condivise e non essere messi di fronte a scelte unilaterali su una materia cosi’ delicata”, conclude Cesare Damiano. 

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Il meccanismo rivalutativo per il triennio 2014-2016 si intreccia con la perequazione automatica prevista dalla legge 147/2013 dal 1° gennaio 2014.
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