
Redazione
Berlusconi: Grillo pericolo assoluto, parla come Hitler
Domenica, 18 Maggio 2014
- Roma, 18 mag. - "Grillo e' davvero un pericolo assoluto per il nostro Paese". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Radio Lombardia. Il leader di Fi ha ricordato che Beppe Grillo ha detto che se il suo Movimento vincera' le Europee marcera' su Roma con un milione di persone. Ed ha aggiunto: "qualche giorno fa ho preso i discorsi che hanno portato Hitler a assumere democraticamente il potere nel 1933, li ho purgati dagli accenni alle realta' contestuali, li ho ribattuti senza le cose concrete, ho messo in alto il nome di Grillo, li ho distribuiti a una dozzina di miei collaboratori, nessuno non li ha presi per buoni". Berlusconi ha rilevato: "Quindi io ho ragione di vedere in quello che dice Grillo la verita' di quello che lui vuole: dice che vuol distruggere tutto, via il Senato, via la Camera, via i parlamentari, via i partiti via la democrazia, il Paese deve essere condotto dai delegati del web agli ordini suoi e di Casaleggio". .
Berlusconi: Grillo pazzo fa paura, lo vota chi e' furioso
Domenica, 18 Maggio 2014
- Roma, 18 mag. - "A me Grillo fa paura e percio' vorrei che si potesse arrivare a spiegare ai cittadini italiani che votano per M5S che non votano un progetto politico - che non c'e' - positivo, costruttivo". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Radio Lombardia. Ma a spiegare loro, ha aggiunto, "che votano perche' sono disperati, furiosi, inviperiti, sono incazzati per la situazione in cui si trovano che e' molto peggiorata da quando ci sono questi tre governi non eletti dal popolo" e pensano che l'unico modo per reagire sia votare "questo pazzo". "Nel 2011, con il mio governo, la disoccupazione era all'8 per cento ora e' quasi al 13 per cento, il Pil era di segno piu' ora e' tornato quello di 14 anni fa ed e' di segno meno, la poverta' e' aumentata del 47%, ci sono 4 milioni di cittadini che sono nella poverta' assoluta, quasi 10 che sono nella poverta' relativa", ha detto Berlusconi. "Tutte queste persone guardano alla politica con disgusto, ribrezzo e vogliono reagire e l'unico modo che si presenta loro in questo momento e' quello di votare per questo pazzo e il suo movimento", ha detto ancora Berlusconi. "Poi c'e' l'altro 50%, 24 milioni, di elettori italiani che deluso e amareggiato pero' questo sentimento lo interpretano non andando a votare. Questa e' la situazione", ha sottolineato. Mao.
Europee: Renzi, non votate i buffoni, c'e' chi scomette contro l'Italia
Domenica, 18 Maggio 2014
- Roma, 18 mag. - C'e' una parte delle forze politiche che "non punta a cambiare l'Italia, ma scommette sulla sconfitta". A dirlo, a L'Arena su Rai1, il premier Matteo Renzi. La prossima tornata elettorale vede "da una parte i gufi, chi spera che il Pil vada male, il lavoro non ci sia e si possa dire c'e' la crisi, e dall'altra noi, non perfetti, limitati, ma che ci siamo tirati su le maniche". Poi attacca: "Prima di essere Pd, o Forza Italia o 5 Stelle, dobbiamo ricordare che siamo tutti italiani, e se c'e' la fa il governo, ce la fa l'Italia". "Ho rispetto per chi l'anno scorso ha votato 5 Stelle - aggiunge - ma domando loro 'siete davvero soddisfati del voto?'". Il prossimo 25 maggio alle Europee "votate per chi vi pare, ma non mandate buffoni". A dirlo il premier Matteo Renzi. Che conclude: "Non so se c'e' un nome per salvare l'Italia, ma so che c'e' un pronome, ed e' 'noi'". "Stiamo mandando in Europa persone a rappresentare l'Italia. Non stiamo votando per il presidente del Consiglio o della Repubblica. Chiunque vada la' non puo' farsi ridere dietro". Lo dice a Beppe Grillo il premier Matteo Renzi, parlando a L'Arena di Massimo Giletti. "Talvolta mi sembra che Grillo viva questa esperienza come un grande spettacolo - aggiunge - e se la rida sotto i baffi a pensare che qualcuno creda a quello che dice. Usa un linguaggio strano, continua a insultare. Perche' deve insultare?". Il Movimento 5 Stelle, rispetto la scorsa tornata elettorale, "sta facendo meno piazze e prendera' meno voti". A dirlo il premier Matteo Renzi, a L'Arena di Massimo Giletti. Renzi non vedra' Grillo domani a 'Porta a porta', spiega. "Io saro' in piazza a Napoli - dice - la stessa piazza dove e' stato lui e credo ci sara' qualche persona in piu'". "Non ho mai visto passare una tassa simpatica". Lo dice a L'Arena su Rai 1 il premier Matteo Renzi, quando il conduttore Massimo Giletti gli ricorda una battuta del ministro dell'Economia del governo Prodi, Tommaso Padoa Schioppa. "Talvolta le battute gli sono venute meglio - aggiunge Renzi - ma ho grande stima del professore, che purtroppo non c'e' piu'". La "stragrande maggioranza" degli appalti per l' Expo e' fuori da vicende giudiziarie, ricorda a L'Arena di Massimo Giletti il premier Matteo Renzi, ma trova "inaccettabile e vergognosa l'idea che anche su un solo appalto ci siano state tangenti". E "ti strappa il cuore di mano" che protagonisti di questa vicenda "siano stati gli stessi di 20 anni fa". Renzi torna a ribadire la proposta gia' esternata del 'daspo' per i politici corrotti: "io propongo che chi e' condannato con sentenza definitiva per tangenti non possa metter piu' piede nei palazzi della politica, e debba essere fuori dal sistema". Sa di non essere "simpaticissimo" ai sindacati, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ma a L'Arena su Rai 1 si dice "pronto a fare accordi con chiunque", "quando si tratta di creare e salvare posti di lavoro". "Sono il premier di un Paese che ha bisogno di tornare a sperare - dice - nelle prossime settimane grandi gruppi industraili daranno segnali di interessi per l'Italia. A me importa quanti posti di lavoro riusciranno a creare per i giovani". Sottolinea come in Italia ci siano imprese che funzionano il premier Matteo Renzi, parlando a L'Arena su Rai 1. L'esempio, l'azienda di macchine per palestre visitata ieri, ed altre nell'Emilia devastata mesi fa da un terremoto e con "41.400 cassaintegrati subito dopo il sisma che oggi tranne 200 sono tutti tornati la lavoro. "Non e' vero che c'e' solo crisi, disperazione, situazione nera - dice - ci sono aziende che sono eccellenze e che esportano in tutto il mondo e creano lavoro". 'Cosa puo' fare la politica per loro', chiede il conduttore Massimo Giletti. "Puo' smettere di rompere le scatole e abbassare le tasse. Io ho iniziato ad abbassare le tasse", la risposta del premier. .
Passera: riunire moderati, alternativa seria a Grillo e Renzi
Domenica, 18 Maggio 2014
- Roma, 18 mag. - "Il ballottaggio fra Renzi e Grillo e' dannoso, perche' entrambi non rappresentano la risposta giusta ai problemi degli italiani". Lo dice Corrado Passera in un'intervista al Corriere della Sera e annuncia che il 14 giugno dara' inizio al processo costituente di 'Italia unica'. "Una gran parte dell'elettorato - aggiunge - non sa chi votare. Alcuni si rifugiano in Renzi e Grillo per mancanza di alternative, per moltissimi Berlusconi e' il passato remoto, Alfano e Casini il passato prossimo e manca una nuova proposta politica seria e alternativa ai populismi. E' a questo che stiamo lavorando", aggiunge Passera che si candida alla leadership dei moderati. "Da tre mesi il premier - aggiunge Passera - e' in campagna elettorale, guarda esclusivamente a quell'obiettivo e non certo a rimettere in moto l'Italia". Grillo "e' uno sfasciacarrozze che ha preso come bersaglio l'euro per spostare l'attenzione dalla quasi totale mancanza di proposte positive", osserva ancora. Il centrodestra "e' come se non fosse in partita, appare debole e quello spazio va riempito da una forza politica libera dai retaggi del passato e capace di un programma di trasformazione radicale", sottolinea Passera. .
Berlusconi: mio Governo non battuto da urne ma da colpo di Stato
Domenica, 18 Maggio 2014
- Roma, 18 mag. - "Una sola cosa e' vera: il mio governo non e' stato sconfitto alle urne, ne' in Parlamento, ma dalle manovre di alcuni ambienti economici e politici". Lo dice Silvio Berlusconi intervistato dalla Welt am Sonntag, ritornando alla crisi del 2011 e all'avvento dell'era Monti. "Ma questo in democrazia non e' una cosa sana: il termine puo' sembrare forte, ma si chiama 'colpo di stato'", ha aggiunto. "Per il resto, il rischio default non e' mai esistito, lo spread saliva ma le aste dei titoli pubblici italiani andavano regolarmente benissimo, il debito pubblico italiano e' sempre stato perfettamente sostenibile", ha osservato il leader di FI. "Questo valeva sia per il governo Berlusconi che per il governo Monti. La differenza e' che Monti era molto piu' disposto a seguire la politica di altre capitali europee", ha concluso. "Assolutamente no". E' la risposta a chi gli chiede se si sia pentito di essere sceso in politica. "Quando sono sceso in politica il mio paese correva un grande rischio: cadere in mano alla sinistra dominata dagli eredi del Partito Comunista. Avevano cambiato nome, ma erano le stesse persone. Questo perche' i partiti moderati, cattolici, liberali, socialisti, riformatori, erano stati distrutti dalle inchieste giudiziarie cosiddette di 'Mani pulite', pilotate proprio dall'ex-Partito Comunista", ha aggiunto. "Una cosa questa inconcepibile in Germania, ma purtroppo reale in Italia", ha osservato Berlusconi. "Ho evitato questo pericolo, rendendo con questo un buon servizio non solo al mio paese ma - ne sono convinto - all'intera Europa. Molti dei miei colleghi imprenditori di allora preferirono cercare di mettersi d'accordo con la sinistra, che sembrava allora il nuovo potere. Io, che fino ad allora non ero stato neppure sfiorato da un'inchiesta giudiziaria, proprio da quel giorno ho cominciato a subire decine di inchieste e di processi", ha aggiunto. .