Redazione

Redazione

- Roma, 18 lug. - "Il semestre italiano di Presidenza interviene in un momento delicato e, direi, definitorio nella storia dell'Unione Europea. Ci troviamo a confrontarci con temi epocali: la crisi economica, le migrazioni, i conflitti e l'instabilita' geopolitica alle nostre porte. Dalla consapevolezza con cui affronteremo queste sfide dipende il futuro della nostra Unione e dei nostri cittadini". E' uno dei passggi dell'intervento del presidente del Senato alla Riunione dei presidenti degli Organi parlamentari specializzati negli Affari dell'Unione dei Parlamenti dell'Unione europea. "Dopo la crisi economica e finanziaria piu' drammatica dal secondo dopoguerra - osserva allora Pietro Grasso - sono stati adottati diversi strumenti comuni di governance, preventivi e correttivi. Misure per 'spegnere l'incendio'. Ma come ha bene ricordato il presidente Juncker, 'il percorso non e' stato privo di errori. E' mancata l'equita' sociale. La legittimita' democratica e' stata messa alla prova'. Ora dobbiamo guardare avanti, rilanciare la crescita con la massima determinazione possibile e rafforzare la fiducia dei cittadini nel meraviglioso progetto europeo attraverso democraticita' ed efficienza". Dunque "dobbiamo concentrare - prosegue Grasso - l'azione dell'Unione su quegli obiettivi che solo l'azione comune puo' consentire di ottenere. Fra questi la gestione solidale e condivisa dei flussi migratori e la lotta alla criminalita' transnazionale e al terrorismo che dobbiamo considerare responsabilita' comuni e collettive. Voglio dirlo a quei colleghi che non condividono l'iniziativa di una Procura Europea per proteggere gli interessi finanziari dell'Unione: contrapporre sovranita' ad azioni comuni e' un errore quando si tratta di questioni transnazionali che trascendono del tutto dal controllo dei singoli Stati. Che ci piaccia o no siamo vincolati ad un destino comune e solo insieme possiamo governarlo invece che subirlo". Il presidente del Senato ricorda che "come e' ormai tradizione, la Conferenza dei Presidenti degli organi parlamentari specializzati negli affari dell'Unione inaugura i lavori connessi alla dimensione parlamentare del semestre di presidenza; e la riunione plenaria ne segna la chiusura. Un modo, insieme simbolico e concreto, di sottolineare la centralita' della COSAC, unico organismo di cooperazione interparlamentare che sia espressamente previsto dai Trattati, che festeggia quest'anno i venticinque anni dalla sua istituzione". Grasso cita le parole di Matteo Renzi per sottolineare che se 'la vera, grande sfida che ha di fronte a se' il nostro continente e' ritrovare l'anima dell'Europa',quell'anima "pulsa in un nucleo di valori condivisi, declinato nella nostra Carta dei Diritti Fondamentali e ben presente nelle coscienze dei cittadini. La storia dell'Europa unita, ancorche' inizialmente spinta da logiche e obiettivi di tipo economico, e' anzitutto storia della dignita' della persona, della democrazia e dello Stato di diritto". "Per riguadagnare la fiducia dei nostri cittadini nel progetto europeo - considera la seconda carica dello Stato - dobbiamo rafforzare la legittimita' democratica delle istituzioni comuni e le interazioni fra il Parlamento europeo e i Parlamenti nazionali, che sono attori complementari e non concorrenti. Ai Parlamenti nazionali il Trattato attribuisce il compito di contribuire attivamente al buon funzionamento dell'Unione, tramite il controllo di sussidiarieta', la partecipazione ai meccanismi di valutazione delle politiche nell'ambito dello spazio di liberta', sicurezza e giustizia, le procedure di revisione dei trattati e la cooperazione interparlamentare. Il nostro Parlamento ha lavorato con grande convinzione in questa direzione, sia nelle procedure di vigilanza sul rispetto della sussidiarieta' sia nel dialogo politico con le istituzioni europee, in particolare la Commissione". "La COSAC - conclude - e' da sempre un foro privilegiato di dibattito e confronto sui temi di interesse europeo ed ha il mandato di promuovere 'lo scambio di informazioni e buone prassi tra i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo, e tra le loro commissioni specializzate'. La Conferenza nel tempo ha cosi' saputo rafforzare il proprio ruolo, dotandosi di un segretariato permanente e confrontandosi con l'attuazione delle novita' dei trattati e le grandi politiche dell'Unione. Insieme ai rappresentanti del Governo italiano e della Commissione europea vi apprestate a dibattere due temi di rilievo cruciale come le prospettive dell'Unione europea dopo le elezioni e le potenzialita' insite nei fondi strutturali e di investimento, elemento portante del bilancio dell'Unione per il periodo 2014-2020. Vi auguro dunque - dice ancora Grasso agli ospiti - una proficua giornata di lavoro, certo che saprete fornire indicazioni preziose per il rilancio e il rafforzamento della nostra Unione, nel segno della crescita e di una rinnovata unita' di intenti e di valori". .
- Milano, 17 lug. - Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, torna ad invocare con veemenza le riforme di cui l'Italia ha bisogno. "Insistiamo con forza che il tempo per riforme concrete, profonde, incisive, a 360 gradi, e' ormai agli sgoccioli, se vogliamo mantenere il nostro ruolo tra i Paesi leader della economica mondiale", ha detto nel corso del suo intervento alla presentazione dell'accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria. "Certo, anche noi dobbiamo svolgere - ha proseguito Squinzi - una riflessione profonda sulla conformazione del nostro tessuto economico e su come ricercare le forme piu' adeguate per posizionarci al meglio nell'evoluzione di mercati sempre piu' globalizzati". Il presidente di Confindustria giudica positivamente le ultime iniziative adottate dalla Banca centrale europea: "Nel merito - ha detto Squinzi - pensiamo determinanti le recenti misure varate dalla Bce: oltre l'ulteriore taglio dei tassi ufficiali, riteniamo di particolare rilievo la nuova operazione di rifinanziamento a lungo termine delle banche mirata alla concessione di prestiti alle imprese, che si avviera' a settembre e si svolgera' nell'arco di due anni". Secondo Squinzi, "L'obiettivo e' di giungere ad un rapporto banca-imprese trasparente, efficiente ed equilibrato, al quale non venga a mancare il credito proprio a quelle imprese sane, che sono in grado di affrontare i mercati e di crescere, trainando anche la ripresa del Paese": "Nel prossimo futuro - ha aggiunto Squinzi - sara' necessario un forte impegno da parte del sistema bancario per approfondire la conoscenza delle imprese e tenere conto delle reali prospettive di sviluppo delle singole aziende, a prescindere dal settore di appartenenza e dagli indicatori medi e dal livello di innovazione che lo caratterizzano". .
- Roma, 17 lug. - Il dibattito sulle riforme nell'Aula del Senato "terminera' lunedi' mattina, ci saranno poi le repliche dei relatori di maggioranza, del relatore di opposizione e del governo. Poi, nel pomeriggio, iniziera' il voto sugli emendamenti". Lo ha detto il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, al termine della capigruppo di palazzo Madama. I termini 'contingentamento' e 'ghigliottina', ha aggiunto, "non sono stati pronunciati" nel corso della riunione. .

- Roma, 17 lug. - In corso l'atteso incontro tra Pd e M5S sulle riforme in diretta streaming. A sorpresa c'e' anche Matteo Renzi, anche se per i primi minuti non interviene nella discussione lasciando la parola alla Serracchiani e alla Moretti. La riunione, inizialmente prevista per le 14, e' stata rimandata di un'ora. Circostanza che ha scatenato la reazione ironica del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che su Twitter lancia l'hashtag #chefatica. Il Pd e' rappresentato dal vicesegretario Debora Serracchiani, dal capogruppo della Camera, Roberto Speranza e da Alessandra Moretti.

La delegazione dei 5 Stelle e' composta invece dai capigruppo di Camera e Senato, Paola Carinelli e Vito Petrocelli, da Danilo Toninelli dallo stesso Luigi Di Maio. L'incontro e' diffuso in diretta streaming sul blog stesso, su 'La Cosa', ma anche sul canale Youtube della Camera.

Sul dibattito sulle riforme aleggia lo spettro della ghigliottina. E' quanto temono i senatori del Movimento 5 stelle nell'immediata vigilia della Conferenza dei capigruppo del Senato (e del vertice Pd-M5S) che dovra' decidere i tempi della discussione del ddl Boschi. "E' pura follia!", afferma Vincenzo Maurizio Santangelo parlando di "imminenti richieste che Zanda (Pd) avanzera' nella capigruppo. Ci sono voluti quasi tre anni per scrivere la Carta - commenta - ed ora, in piena estate, Renzi e Berlusconi pensano di stravolgerla, diminuendo gli spazi democratici per i cittadini, in tre soli giorni".

Prevertice Pd a palazzo Chigi prima della riunione con M5S

Ncd, tramite il capogruppo al Senato, Maurizio Sacconi, conferma di voler chiudere "prima della pausa estiva", ma il suo compagno di partito Renato Schifani riconosce che "il percorso e' arduo. Da qui al 10 agosto bisogna trovare una soluzione politica". Sul tavolo, fa notare, ci sono ben 7mila emendamenti: "Mi auguro vengano dimezzati - prosegue - ma anche se fossero 2mila, impegnerebbero moltissimo l'aula. E sulle riforme costituzionali - ricorda - non e' previsto il voto di fiducia. Mi affido quindi alla responsabilita' dei partiti e alla capacita' di mediazione della presidenza del Senato affinche' trovino una soluzione politica".

Zanda: si vota da lunedi' pomeriggio

- Palermo, 17 lug. - La Corte d'Assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto, sciogliera' il 25 settembre, alla ripresa del processo sulla trattativa Stato-mafia, la riserva in ordine alla richiesta di sentire il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E' stato annunciato al termine della deposizione di Vitaliano Esposito, dopo che il procuratore aggiunto Vittorio Teresi aveva manifestato "l'opportunita' di dare corso alle necessarie attivita' per la testimonianza del presidente Napolitano". La Corte ha annunciato che sciogliera' la riserva il 25 settembre. .
© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati