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Sul sito dell'Ordine Medici di Parma www.omceopr.it/ è presente una comunicazione che ricevono e pubblicano. Testuale: La Corte Costituzionale, riunitasi ieri 29/01/2025, ha deciso che la
perequazione automatica delle pensioni (ossia l'adeguamento delle
pensioni all'inflazione) debba essere garantita anche a partire dal 2024.
La decisione riguarda il ripristino dell'adeguamento totale delle pensioni,
che era stato limitato in passato da alcuni provvedimenti, a causa della crisi
economica.
Questa decisione rappresenta un'importante vittoria per i pensionati,
poiché la Corte ha stabilito che la perequazione deve avvenire in modo
pieno e senza riduzioni, considerando i principi costituzionali di eguaglianza
e solidarietà sociale. Ora, pertanto, le pensioni dovrebbero essere
rivalutate in modo congruo rispetto all'aumento del costo della vita, senza
più le limitazioni che erano state imposte in precedenza. Per poter attivare
le procedure per il recupero delle somme decurtate bisogna attendere la
pubblicazione della sentenza che avverrà a breve.

Naturalmente non so come e da chi abbiano ricevuto tale informazione, mi linito solo a riportarla a supporto della discussione.

La risposta dovrebbe essere negativa, almeno per come interpreto la Circolare INPS. Assegno ordinario d'invalidità e isopensione sono incompatibili. 
Copio e incollo par 3.2 penultimo periodo Circolare INPS n. 119/2013:
"Si precisa che non può essere accolta la domanda di prestazione finalizzata alla pensione anticipata nel caso in cui il lavoratore sia già titolare di pensione di invalidità ovvero di assegno ordinario di invalidità".

Buongiorno, l'espertissimo di isopensione è il moderatore Cochise che certamente appena vedrà il segnale di fumo darà segno di se. Però credo che, senza ulteriori informazioni (quanto meno sapere se il datore di lavoro aderisce a tale modalità), possa solo rispondere in modo generico...

Buongiorno Il Cumulo gratuito di contributi previdenziali in periodi non coincidenti Enpam ed Inps  valgono ai fini del raggiungimento del requisito dei 42 anni e 10 mesi richiesto dalla legge Fornero? Se sì, il calcolo dell'assegno pensionistico è più sfavorevole   rispetto alla ricongiunzione  di periodi con versamenti enpam (un anno! ) ante 1995? Grazie

Buongiorno,Con la presente desidero richiedere chiarimenti in merito alla possibilità di accesso all'isopensione (Legge Fornero).La persona in questione ha maturato 38 anni e 7 mesi di contributi e compirà 63 anni ad ottobre 2025. Attualmente percepisce un assegno ordinario di invalidità dall'INPS.In base a questi requisiti, chiedo:

1. Può accedere all’isopensione e, in caso affermativo, per quale requisito (contributivo o vecchiaia)?
2. Quali altre alternative e soluzioni possono essere applicate al caso specifico?

In attesa di un vostro cortese riscontro, porgo cordiali saluti.

Oggi 7 febbraio la Corte ha pubblicato ben 6 sentenze ma nessuna riguarda la perequazione delle pensioni.

Qui gatta ci cova.

Saluti

argomento che interessa molto una mia conoscente.

un paio di domande a Nicola:
- esiste un analogo provvedimento per i periodi di formazione precedenti il 31/12/96 ?
- come mai nel decreto citato si fa riferimento al calcolo con riserva matematica per periodi che ricadono nel sistema contributivo ?

grazie mille e buona giornata

Buongiorno a tutti,
sono Luca ed ho 50 anni. Ho scoperto questo forum grazie ad un amico e lo trovo molto utile ed interessante.
Ciao a tutti 
Luca

Copio e incollo comma 1 art. 6  del d. lgs 564 del 16 settembre 1996:
" In favore degli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia e i superstiti e alle forme di essa sostitutive ed esclusive, i periodi successivi al 31 dicembre 1996, di formazione professionale, di studio o di ricerca, privi di copertura assicurativa, finalizzati alla acquisizione di titoli o competenze professionali richiesti per l'assunzione al lavoro o per la progressione in carriera, possono essere riscattati a domanda, qualora, ove previsto, sia stato conseguito il relativo titolo o attestato, mediante il versamento della riserva matematica secondo le modalita' di cui all'art. 13 della legge 12 agosto 1962, n. 1338, e successive modificazioni e integrazioni".

Buongiorno negli anni 1995/96, 1996/97, 1997/98, ho frequentato un corso regionale post-diploma per educatore professionale, della Regione Lombardia. Volevo sapere se questi anni si possono riscattare ai fini pensionistici e quali sono i riferimenti normativi che ne sanciscono la cosa. Ringrazio chi mi può dare una risposta esaustiva. Buona giornata

 L'assegno ordinario di invalidità (AOI) previsto dalla Legge 222/1984 è una prestazione dell'INPS riservata ai lavoratori iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, così come recita l'art. 1 comma 1. della legge indicata. I contributi versati in una cassa esclusiva, comunque distinta dall'AGO,  come CPDEL nel periodo 1994-1997 per questo motivo, ai fini della misura o del calcolo dell'assegno ordinario d'invalidità dovrebbero essere infruttuosi perché non computati, per legge.
La stessa legge al comma 9 dell'art. 1 ,stabilisce che i periodi di contribuzione effettiva, volontaria e figurativa, successivi alla decorrenza originaria dell'assegno, sono utili ai fini della liquidazione di supplementi che lei ha percepito presentando domanda di ricostituzione per motivi contributivi.
Al compimento dell'età di vecchiaia, attualmente stabilito in 67 anni la stessa legge prevede che si trasformi in pensione di vecchiaia. Si dovrebbe trasformare d'ufficio, ma spesso non succede e sono certo che i miei colleghi del patronato, inoltrano comunque domanda di pensione di vecchiaia. Credo sia possibile presentare domanda di pensione di vecchiaia in cumulo per evitare che quei contributi non vengano calcolati.La legge 228/2012: ha introdotto la possibilità di cumulare gratuitamente i contributi versati in più di una  gestione previdenziale(nel suo caso AGO e CPDEL) per ottenere un'unica pensione.
La risposta è dubbia pertanto dovrebbe rivolgersi nelle sedi competenti.
Per conoscere il metodo del calcolo della sua pensione deve verificare se ha almeno 18 anni di contributi entro il 31 dicembre 1995.
In caso positivo il metodo di calcolo è retributivo dall'inizio dell'attività lavorativa fino al 31 dicembre 2011, poi contributivo quindi misto.
In caso negativoil metodo di calcolo è retributivo dall'inizio dell'attività lavorativa fino al 31 dicembre 1995, poi, dal 1 dicembre 1996  contributivo quindi misto anche in questo caso.

 

Ti Ringrazio,
hai anche anticpato una domanda successiva, Fantastico

Buona serata

Buonasera, 
dal 2018 percepisco l'assegno ordinario d'invalidità (permanete dal 2023), risulta ancora dipendente e lavoratore settore privato. Fra poco compio l'età di 67 anni e dovrei andare in pensione in modo definitivo. Nel settore privato con INPS risulto dal 1997 in modo continuativo senza alcuna interruzione o disoccupazione. Prima del 1997 ho vari contributi spezzettati con CDPEL in quanto lavoravo part-time in un Comune ( 2 mesi nel 1991, 2 mesi nel 1993, 2 mesi nel 1994, 1 mese 1995, 1 anno 1996, 6 mesi 1997) complessivamente ai fini pensionistici sono circa € 11.000. Il problema è che i vari patronati a cui mi sono rivolto mi hanno confermato che avendo l'assegno ordinario d'invalidità permanete, la pensione non può essere calcolata più tenendo in considerazione di questi contributi ex Comune, ritrovandomi una pensione molto più bassa in quanto al compimento dei 67 anni l'assegno ordinario viene trasformato in automatico in pensione di vecchiaia. 
Ho fatto domanda di ricongiunzione dei contributi ma la domanda è stata respinta in quanto mi hanno detto di presentare domanda di costituzione di posizione assicurativa. Mentre per recuperare i contributi continuati a versare dal 2018, ho presentato da un paio di mese una domanda suppletiva che mi è stata accolta ricalcolando l'assegno ordinario d'invalidità portando ad un lordo di circa 1.200 euro. 
Con la domanda di costituzione di posizione assicurativa i contributi che avevo versato nella cassa CPDAL verranno trasferiti nel fondo INPS? E in questo caso verrà ricalcolato in automatico la pensione (che sarebbe poi l'assegno ordinario d'invalidità) al compimento dei 67 anni e all'uscita da lavoro dipendente? La mia pensione verrà ricalcolata tutta contributiva o mista visto che ho alcuni contributi prima del 1997 ? Se non avessi avuto l'assegno ordinario la mia pensione sarebbe stata molto diversa, in tal caso non posso fare nulla per farmi riconoscere l'intero importo che avrei dovuto avere?
Grazie di eventuali risposte

Hai riepilogato il tutto correttamente, sintetizzo:
requisito anagrafico giugno 2025
decorrenza pensione luglio 2026
il calcolo sarà eseguito con riferimento a tutti gli indici del 2026 (tabella conversione montante in vigore per il biennio 2025/26, indici foi 2026 e indici pil 2026)
Ovviamente anche l'età anagrafica di riferimento per l'applicazione della tabella conversione montante sarà quella di luglio 2026, cioè 62 anni.

se nel 2024, anno del versamento, eri a carico di tua madre, è possibile portare in detrazione l'onere utilizzando le caselle E8-:-E10 del modello 730 ed indicando il codice 32