× Hai delle domande o vuoi discutere con altri membri del forum tematiche legate alla previdenza? In questo forum parliamo di tutto quello che riguarda le pensioni dai lavoratori esodati alla pensione anticipata. Buona navigazione!

Misto o Contributiva?

01/09/2020 15:13#70157 da Marco5150
Risposta da Marco5150 al topic Misto o Contributiva?
Grazie Domino. La tua esperienza personale è veramente utile (e visti i miei interessi personali qualche idea su come reinventarmi da artigiano ce l'avrei).

Forse la soluzione migliore è quella di attendere prima di riscattare la laurea. Rimanere nel sistema misto con la laurea ancora da riscattare, mi permette di scegliere tra diverse opzioni (che tu hai ben descritto).

Torno alla mia domanda originale per essere certo di chiudere il topic: per chi è nel regime contributivo puro, è possibile colmare eventuali buchi con contributi volontari? Da questo documento www.pensionioggi.it/dizionario/prosecuzione-volontaria mi pare di no. Qualcuno è così gentile da confermarmelo?

grazie

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

01/09/2020 12:59#70156 da Domino
Risposta da Domino al topic Misto o Contributiva?
Marco, provo a darti qualche idea sulla base della mia recente esperienza personale, ma premetto che lo scenario futuro che tu ipotizzi (“immaginiamo che tra 10 anni dovessi perdere il lavoro...”) è talmente lontano nel tempo che molte cose potrebbero cambiare in materia previdenziale.

Alla fine dello scorso anno, a 60 anni, mi sono trovato in questa situazione: 31 anni di contributi da lavoro dipendente (di cui 10 prima del 1996) , 1 anno di riscatto militare, laurea ante 1996 non riscattata, 2 anni di NASPI appena completati, disoccupato. Totale 34 anni di contributi, 4 in meno rispetto al requisito di 38 anni quota 100 (e 62 anni da compiere nel 2021, quindi in tempo per quota 100, a meno di una sua cancellazione anticipata rispetto alla scadenza).

Problema: come “riempire”, nell’arco di due anni, i 4 anni mancanti per quota 100 ?

Soluzione 1: riscatto ordinario della laurea come lavoratore dipendente, con un costo superiore a 100K.

Soluzione 2: riscatto ordinario della laurea per 2 anni + 2 anni di versamenti volontari, con un costo addirittura superiore alla soluzione 1.

Soluzione 3: riscatto agevolato della laurea ante 1996, con costo di circa 20K (ovvero 5.200€ / anno) ma con obbligo di contributivo puro (che avrebbe comportato per me una riduzione di 800€ lordi al mese per la rinuncia alla componente retributiva, in base ad un calcolo approssimativo fatto con il programma CARPE PC).

Cosa ho scelto ? Nessuna delle 3.
Infatti, grazie ad un suggerimento avuto da un ex collega ho invece iniziato a studiare la possibilità di un riscatto della laurea nella gestione Artigiani & Commercianti, previa apertura di una P.IVA e versamento di contributi in tale gestione (950€ a trimestre = 3.800€ in un anno).
Risultato finale: ho riscattato 4 anni di laurea come Artigiano, con un costo di 11K, mantenendo il regime misto.
Impossibile ? È quello che mi avevano detto vari patronati e alcuni consulenti INPS quando gli ho prospettato quello che volevo fare. Ma ho ignorato tutte le loro (false) considerazioni e ho iniziato la mia avventura da artigiano. E pur essendo completamente ignorante in materia di P. IVA, camera di commercio, registro imprese, regime forfettario, ecc. sono riuscito a fare tutto da solo, senza consulenti del lavoro o commercialisti.

Dove è il trucco ? Nessun trucco, la spiegazione è nel calcolo del riscatto ordinario della laurea con il meccanismo della riserva matematica: pochi mesi di contributi da artigiano (o commerciante) producono una storia previdenziale molto ridotta rispetto agli oltre 30 anni di contributi da lavoro dipendente e questi ultimi non vengono quindi conteggiati nel calcolo del riscatto come artigiano. Ma sono in pochi (nei patronati e in INPS) a conoscere questi concetti.

Resta però il problema di come “reinventarsi” un lavoro da artigiano ?
No, essere artigiano non vuol dire solo fare il falegname e disporre di locali, macchinari, ecc. Ci sono numerosi codici Ateco che possono essere coerenti con la precedente attivitá lavorativa (ad esempio in ambito informatico) o con interessi personali.

Ciò che ho descritto resta valido anche in assenza di riscatto della laurea, per chi ad esempio ha bisogno di 1-2 anni di contributi prima di raggiungere la pensione anticipata, che potrá conseguire pagando circa 4.000€ / anno di contributi da artigiano o commerciante (richiesti dall’INPS sul valore convenzionale del reddito minimale).

Per quanto riguarda te, tra 10 anni forse avrai altre opzioni a disposizione e non dovrai vivere questa “emozionante avventura da artigiano“ ma fai benissimo a documentarti e a chiedere su questo forum. Per me è stato fondamentale perché ho ricevuto la conferma preliminare che un limitato contributo previdenziale da artigiano non avrebbe penalizzato la componente retributiva associata al mio precedente lavoro dipendente (e anche su questo aspetto vari patronati mi avevano fornito informazioni errate e confuse).
Ringraziano per il messaggio: Marco5150

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

01/09/2020 09:52#70153 da Marco5150
Risposta da Marco5150 al topic Misto o Contributiva?
Grazie Nicola per la risposta. Mi scuso anticipatamente se le riformulo la domanda; forse mi ha già risposto tra le righe ma non ho le competenze per comprendere a pieno.

Attualmente ho 25 anni di contribuzione nel sistema misto (e 51 anni anagrafici). Riscattando la laurea in maniera agevolata passerei ad avere 29 anni di contribuzione nel sistema contributivo puro.

Tra 10 anni avrò una contribuzione pari a 39 anni (e 61 anni anagrafici) e mi mancherebbe qualche anno per arrivare a maturare il diritto ad avere la pensione anticipata contributiva (ad oggi servono 42 anni e 10 mesi ma sono previsti adeguamenti al rialzo).

Immaginiamo che tra 10 anni dovessi perdere il lavoro e non riuscissi a trovarne un altro. Mi mancherebbero 3 anni e 10 mesi al raggiungimento del diritto ad avere la pensione anticipata contributiva. Vorrei capire se posso colmare questo vuoto, con dei contributi volontari. Da quanto ho capito la risposta però è negativa. Me lo conferma?

PS: leggendo l'articolo vedo che potrei attendere il compimento dei 64anni (ne ho già 20 di contribuzione effettiva, dovrei verificare la soglia dell'importo)

Faccio queste domande per capire se il passaggio dal sistema misto (in cui mi trovo) al contributivo (per effetto di un eventuale riscatto laurea agevolato) mi pone dei paletti.

grazie

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

31/08/2020 18:15#70150 da Nicola54
Risposta da Nicola54 al topic Misto o Contributiva?
Riscattando la laurea con il metodo agevolato deve optare per il computo esclusivamente contributivo, anche nel caso in cui il corso legale di laurea si collochi in data antecedente al 31 dicembre 1995.Di conseguenza gli anni riscattati vengono computati come se fossero successivi a tale data.
Per quanto riguarda il comma 7 dell'art. 1 della legge n. 335/1995, questo recita testualmente:
"Per le pensioni liquidate esclusivamente con il sistema contributivo, nei casi di maturazione di anzianita' contributive pari o superiori a 40 anni si applica il coefficiente di trasformazione relativo all'eta' di 57 anni, in presenza di eta' anagrafica inferiore. Ai fini del computo delle predette anzianita' non concorrono le anzianita' derivanti dal riscatto di studio e dalla
prosecuzione volontaria dei versamenti contributivi e la contribuzione accreditata per i periodi di lavoro precedenti il raggiungimento del diciottesimo anno di eta' e' moltiplicata per 1,5".
Per questo motivo l'eventuale riscatto incide nella misura e nel diritto anche per prestazioni diverse dalla pensione di vecchiaia, ma non su un coefficiente di trasformazione.
La risposta è da verificare nelle competenti sedi.

Collaboro con patronato INCA CGIL a Roma
Ringraziano per il messaggio: Marco5150

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

31/08/2020 17:32#70149 da Marco5150
Risposta da Marco5150 al topic Misto o Contributiva?
Buongiorno,
torno sull'argomento riprendendo questo messaggio così da avere tutta la mia storia.
Riscattando la laurea in maniera agevolata, passerei ad un regime completamente contributivo. Aumenterei sicuramente gli anni di contribuzione e mi avvicinerei più velocemente alla pensione anticipata.

Immaginiamo però che prima del raggiungimento dei requisiti, perdessi il lavoro a qualche mese/anno dal traguardo della pensione anticipata. Ho letto in un recente post, che è possibile fare leva sulla NASPI oppure, avendo disponibilità economica sufficiente, pagare di tasca propria gli anni/mesi che mancano a maturare i requisiti (contribuzione volontaria).

Leggendo la scheda relativa alla contribuzione volontaria www.pensionioggi.it/dizionario/prosecuzione-volontaria vedo che "per i lavoratori nel contributivo puro, cioè non in possesso di anzianità contributiva alla data del 31 dicembre 1995, il versamento dei volontari non può essere utilizzato per il perfezionamento della pensione anticipata ai sensi dell'articolo 1, comma 7 della legge 335/1995."

Riscattando la laurea col metodo agevolato, mi troverei nel contributivo puro, ma avrei dei contributi ante 1996.

In tale situazione, potrei proseguire in maniera volontaria a pagare i contributi oppure mi precludo tale scelta? Se non potessi proseguire, come potrei colmare un eventuale buco contributivo (a parte con la NASPI e/o attendere i 67anni per avere la pensione di vecchiaia)?

grazie per i chiarimenti
marco5150

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

15/07/2020 19:12#69635 da Nicola54
Risposta da Nicola54 al topic Misto o Contributiva?
Le domande:

Domanda 1: ho alcuni mesi di contribuzione "figurativa" nel 1995 (quindi ante-1996) ed il resto dei contributi (da lavoro dipendente dal 1996 in poi). Mi confermate che mi trovo in un regime misto?

Domanda 2: ho solo pochi mesi di contribuzione (figurativa) ante 1996. Immagino che il fatto che mi trovi in regime misto, abbia un effetto risibile sul calcolo finale. Percepirò quindi una pensione che è praticamente calcolata tutta con il metodo contributivo (effetto dei contributi post 1996). L'impatto dei contributi figurativi ante-1996 è quasi nullo. E' corretta questa assunzione?

Domanda 3: se riscattassi la laurea in maniera agevolata sarei costretto ad accettare un calcolo della mia pensione tutto contributivo. Se però è corretta l'assunzione al punto 2, il risultato finale non cambierebbe, perchè già ora, il peso della parte retributiva è quasi nullo. Avrei ovviamente qualche anno in più di contribuzione (e sarebbe un'operazione a pareggio).
_________________________________________________________
1)La risposta è positiva.Dall'inizio della sua attività lavorativa,fino al 31 dicembre 1995 il calcolo è retributivo,poi contributivo.

2)Per quanto riguarda la misura cioè l'importo della pensione è corretto.Per quanto riguarda il diritto è necessario fare delle precisazioni con degli esempi.Alla data attuale coloro che abbiano meno di 20 anni di contributi o meno di 15, ma entro il 1992, non possono accederea a trattamento pensionistico all'età di vecchiaia.Ma nel caso in cui il primo contributo si collochi in data successiva al 31 dicembre 1995(contributivi puri) è possibile accedere a pensione con 5 anni e fatte salve altre condizioni.

3)Più che un'operazione a pareggio direi a suo vantaggio.Le permette di accedere a pensione con quattro-cinque anni di anticipo(durata del corso legale di laurea) e può recuperare parte del riscatto che può pagare in 10 anni al momento in cui presenta la dichiarazione dei redditi.

Verifichi comunque le risposte nelle competenti sedi.

Collaboro con patronato INCA CGIL a Roma
Ringraziano per il messaggio: Marco5150

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Moderatori: giorgionecochiseNicola54
© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati