pensione di cittadinanza : nessuno si pronuncia

Tenga presente inoltre che l'ISEE in possesso di sua madre scadrà il 31 dicembre 2020(verifichi) e che il par. 5 della Circolare INPS n° 43/2019 testualmente recita:

"(…)In particolare, i requisiti economici di accesso al Rdc si considerano posseduti per tutta la durata della attestazione ISEE, in vigore al momento di presentazione della domanda, e sono verificati nuovamente solo in caso di presentazione di nuova DSU.
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Dal 1 gennaio 2021 ai fini della concessione del beneficio dovrà presentare una nuova DSU nella quale dovranno inseriti i redditi, questa volta del 2019.Nel computo pertanto andranno due mensilità di reversibilità e 2/12(novembre dicembre) della tredicesima che ha percepito sua madre. Incideranno nella misura.

Mi scuso per aver omesso questo dettaglio fondamentale, è vero i miei erano separati legalmente. Vi ringrazio tutti per il vostro contributo e la professionalità.
Anche secondo me è poco sensata questa normativa ma non mi stupisco più della legge italiana e di come venga interpretata.
Grazie di nuovo a tutti.

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Probabilmente non aveva comunicato tutti i dati completi al fine di una risposta corretta.Provo a spiegarle i motivi.La pensione di reversibilità di solito è pari al 60%.Molto probabilmente suo padre percepiva una pensione lorda di almeno 2.000 euro/mese.L'ISEE è relativo alla composizione di tutti i componenti nel nucleo familiare in sommatoria.
L'unico modo è che si tratti di genitori legalmente separati che abbiano residenza diverse.
In questo caso comprendo la risposta dell'INPS e la PDC verrà tolta nel 2022.[/quote]

Dal momento che questo caso mi aveva lasciato molte perplessità ho chiesto il parere di un operatore di patronato che ha gestito molte domande di PdC. A suo giudizio è tutto regolare in quanto la dichiarazione ISEE rileva il nucleo familiare alla data della dichiarazione ( 2020 ) e i redditi 2018 dei componenti il nucleo nel 2020 escludendo pertanto il coniuge deceduto nel 2019 . Mi riferiva di avere avuto qualche caso simile . Questo spiega l'accoglimento della domanda . Resto comunque dell' idea che questa divisione temporale tra anno del redditto e l'anno di percezione della PdC snaturi il senso dell' intervento assistenziale .

Lei aveva scritto:
"Nel nucleo familiare c'è solo lei in quanto vedova da novembre scorso e sta percependo la pensione di reversibilità da metà dicembre 2019 (circa 1100 netti).La dichiarazione dell'ISEE è stata fatta a febbraio 2020 ed è inferiore a 8000 €.
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Probabilmente non aveva comunicato tutti i dati completi al fine di una risposta corretta.Provo a spiegarle i motivi.La pensione di reversibilità di solito è pari al 60%.Molto probabilmente suo padre percepiva una pensione lorda di almeno 2.000 euro/mese.L'ISEE è relativo alla composizione di tutti i componenti nel nucleo familiare in sommatoria.Come può una pensione di 2.000 euro mese generare un ISEE di euro 8.000 lordi?
L'unico modo è che si tratti di genitori legalmente separati che abbiano residenza diverse.
In questo caso comprendo la risposta dell'INPS e la PDC verrà tolta nel 2022.

Prendo atto della interpretazione ufficiale della norma . Francamente , a logica , non ci sarei mai arrivato perchè mi pare che il senso dell' intervento assistenziale PdC venga snaturato . Comunque ora è chiaro che non vi è stato nessun errore dell' Inps e questi soldi si possono ricevere tranquillamente .

gianni 50 ha scritto: Cercando di tradurre dal "buracratese stretto " credo si intenda dire che la titolarità di una pensione di reversibilità non esclude la percezione della PdC ( potrebbe trattarsi di un importo
inferiore al limite ) ma che l'importo della pensione di reversibilità viene calcolato per verificare il diritto alla PdC (che nel caso in esame non sussiste ) .

Scusate la mia insistenza ma desidero solo comprendere perchè spesso la burocrazia e le normative non sono sempre così di facile interpretazione. Ho chiesto chiarimenti espliciti ad INPS Roma. Ecco qua la risposta.

<< in pratica i trattamenti previdenziali vengono valorizzati in ISEE ( e rilevano al fine del valore del reddito familiare) nel secondo anno successivo a quello di percezione.
Per cui nel 2020 i trattamenti pensionistici correnti non rilevano, ma saranno considerati solo nel 2022, in applicazione della normativa ISEE, che INPS applica in maniera assolutamente vincolata.
Il diritto attuale alla percezione della PdC è assolutamente confermato. >>

Mi date per cortesia una vostra opinione ?