Pensione liquidata in via provvisoria e contributi di sottosuolo

Buona sera Adamo,

Intanto grazie per la ricerca sul web. Questo autorevole parere della "Fondazione studi consulenti del lavoro" parla chiaro. Infatti non avevo dubbi di alcun genere sulla vigenza del art 78 comma 23 legge 388/2000.

La domanda è: per quale motivo in sede di liquidazione provvisoria della pensione non è stata presa in considerazione la maggiorazione derivante dalla Norma di legge sopra citata?

Forse perché appunto si trattava di liquidazione provvisoria ?

Dobbiamo aspettarci che in sede di trattazione definitiva la maggiorazione in questione venga presa in considerazione ?

Spero che gli esperti del forum che ringrazio in anticipo ci diano una risposta.

Un cordiale saluto
GF

Buongiorno GF 147

Può essere interessante per il nostro caso....

La Rebubblica

Attività in sottosuolo, scatta la maggiorazione della pensione
a cura di FONDAZIONE STUDI CONSULENTI DEL LAVORO
Gentile esperto,
mi servirebbe conoscere il parere dell’esperto sull’applicabilità al mio caso del comma 23 art. 78 legge 388/2000.

Sto per andare in pensione (anticipata ordinaria) dal 01/09/2020 avendo raggiunto accordo di risoluzione consensuale con la mia attuale azienda e avendo constatato da Ecocert (rilasciato il 12/05/2020) la presenza di 2240 settimane alla data del 31-01-2020 (comprensive di riscatto laurea e servizio militare). Alle quali andranno ovviamente aggiunte le settimane comprese tra 01/02/2020 e 31/08/2020. Sono nato nel 1956. Non sono presenti sull’ Ecocert maggiorazioni di sorta, quindi il requisito attualmente vigente per la richiesta della pensione anticipata ordinaria (2227 settimane più 13 settimane di finestra mobile) sarà comunque largamente conseguito alla data del 31/08/2020. Premesso quanto sopra, sul mio conto assicurativo (attestato da Ecocert) sono presenti 229 settimane di contributi per “attività in sottosuolo” nel periodo tra il dicembre 1983 ed il febbraio 1990 dal momento che in quel periodo ero dipendente da azienda chimico mineraria. Nel febbraio 1990 ho dato le dimissioni volontarie da quell’azienda per passare all’attuale che lascerò, come detto sopra il 31/08/2020. L’azienda chimico mineraria presso cui lavoravo cessò le attività delle principali miniere nel 1992. Chiedo se nel mio caso ai fini della misura dell’importo della pensione (il diritto è comunque conseguito) sia applicabile la maggiorazione prevista dal suddetto comma 23 art 78 legge 388/2000. Nella fattispecie maggiorazione del 20% per attività in sottosuolo inferiore ai 5 anni (229 settimane). Sul punto ho appurato l’esistenza della circolare Inps n.127 del 20/06/2001, la cui lettura peraltro non è servita a chiarirmi le idee. Diversi miei colleghi si trovano in questa condizione quindi il mio quesito può essere di interesse generale.
21 LUGLIO 2020 1 MINUTI DI LETTURA

Gentile lettore,
si conferma la vigenza della agevolazione contributiva in esame, ex art. 78 c. 23 della L. 388/2000, mai formalmente abrogato. La maggiorazione, fra un quinto e un quarto dei periodi di lavoro nel sottosuolo, cessati entro il 31.12.2000, varrà sia ai fini del diritto sia ai fini della misura e andrà attenzionata in sede di domanda di pensionamento, valorizzando nel campo delle note la anzianità rivalutata richiesta. Ulteriori disposizioni sul tema sono state date da Inps con messaggio n. 17387 del 2006.


www.repubblica.it/economia/diritti-e-con..._pensione-262174760/

Mi scuso per il banale refuso finale "Al momento" del messaggio.

GF

Buongiorno Adamo,

mi ero ormai convinto di essere davvero l' "ultimo dei mohicani" a doversi occupare di questo argomento. Mi fa quindi piacere constatare che così non è.

Quello che mi risulta poco comprensibile è il "silenzio" di INPS sull'argomento. La legge 388/2000 all'art. 78 comma 23 è stata oggetto di valutazioni di esperti della materia e le conclusioni sono univoche: i contributi derivanti da attività di sottosuolo cessati prima del 31/12/2000 hanno effetto sia ai fini del diritto che della misura della pensione. Su questo sito troverà la tabella delle maggiorazioni molto chiara al riguardo.

Per essere ancora più preciso, le posso dire che prima di presentare domanda di pensione, su indicazione del patronato che mi ha seguito, avevo presentato, nell'aprile 2020, segnalazione contributiva relativa ai contributi di sottosuolo. Rimasta anche questa senza risposta.

Peraltro i contributi di sottosuolo, nel mio caso, risultano regolarmente acquisiti da INPS e confermati in ben due Ecocert nel Marzo 2016 e nel Maggio 2020.

Spero che il grande Capo manifesti qualche segnale di fumo con qualche indicazione o suggerimento su questo argomento.

Un cordiale Saluto
GF

Al momento

Buongiorno,
Anche io sono nella sua stessa situazione con il TO8 (liquidazione provvisoria) con calcoli del flusso Emens sino a Giugno e decorrenza pensione 01/09/2020 e senza contributo di misura della legge 388/2000 ex articolo 78 comma 23. speriamo che il Capo Cochise ci risponda.

Saluti
Adamobarro

Buona serata a tutti i forumisti,

Ho un quesito per il grande capo Cochise (Enrico).

La domanda di pensione è stata accolta il 30/09/2020 ed è stato emesso il relativo modello TE08.

La pensione è stata liquidata in via provvisoria e risulta aperta l'istruttoria per la trattazione in via definitiva.

Dal calcolo esposto nel suddetto modello TE08 ho dedotto:

1) I contributi impiegati per il calcolo si fermano a luglio 2020 (cessazione del rapporto il
31/08/2020);

2) Non è stata applicata la maggiorazione ex art. 78, comma 23, legge 388/2000 peraltro
chiaramente richiesta in sede di domanda nel campo delle annotazioni.


Comprendo il punto 1): al 30/09/2020 il flusso emens non era ancora completo.

Non capisco invece le ragioni della mancata applicazione che ho indicato al punto 2). I contributi coinvolti nella maggiorazione in questione ricadono tra il marzo 1984 ed il febbraio 1990 e quindi in possesso di INPS da diversi anni.

Sia il modello TE08 che la lettera di accompagnamento non danno alcuna spiegazione della mancata applicazione della maggiorazione in questione.

L'unica spiegazione che riesco a darmi è che trattandosi di un calcolo provvisorio probabilmente automatizzato, infatti coincide perfettamente con la simulazione tramite CarPe che ho eseguito, se ne terrà conto in sede di liquidazione definitiva.

In caso contrario voglio pensare che INPS fornirà motivazione del mancato accoglimento della richiesta.

Enrico, nel ringraziarti in anticipo, sperando di non essere eccessivamente noioso, mi piacerebbe conoscere tua opinione al riguardo.

Un cordiale saluto

GF