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Certificato di laurea allegato alla domanda di riscatto?

27/03/2021 13:14#73162 da Domino

Roberto61 ha scritto: Ho allegato il certificato di laurea uso pensione che avevo richiesto all'Università nel 1988


E’ solo una mia ipotesi ma è probabile che il certificato di laurea “uso pensione” (se il destinatario deve essere l’INPS) non venga più rilasciato dopo l’entrata in vigore della legge 183/2011 di cui si è discusso nei precedenti post. Sarebbe infatti una contraddizione rispetto alla dicitura presente sui certificati di laurea emessi dopo il 2011 in cui è scritto che non va presentato alle pubbliche amministrazioni.

In passato c’erano molti documenti “ad uso pensione” ma via via si sono ridotti (tra quelli ancora presenti c’è la visura camerale previdenziale / ad uso INPS).
In una delle mie domande di riscatto usai anche io un certificato di laurea degli anni 80, ma era standard, quindi non ad uso specifico per la pensione. E l’INPS non fece obiezioni, ma abbiamo già visto che ci sono state differenti esperienze al riguardo.

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20/03/2021 21:32#73075 da Roberto61
Gentili Tutti, la mia esperienza è stata positiva e gli addetti del conto individuale Inps di Milano sono stati molto cortesi, professionali e diligenti. Ho allegato il certificato di laurea uso pensione che avevo richiesto all'Università nel 1988. Una volta consolidati i flussi emens e a circa tre mesi di distanza dalla richiesta è stata inviata la ricevuta sul portale dei pagamenti e la lettera di notifica con il dettaglio dei conteggi e della riserva matematica. Hanno sempre risposto e dato riscontro alle mail inviate. Saluti. Roberto

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20/03/2021 18:34 - 20/03/2021 18:39#73068 da Domino

Cometa ha scritto: Domino, io avevo solo chiesto un parete sul certificato di laurea ma tu hai fornito un’ampia panoramica basata su esperienze personali, normative e informazioni raccolte dall’INPS. Non saprei proprio cos’altro si può aggiungere a ciò che hai scritto


Cometa, anche se ho fornito un’ampia panoramica qualcosa posso ancora aggiungere, in particolare sul SMS che notifica l’avvio della presa in carico della pratica.
Il 19 maggio dello scorso anno ho inviato la mia ultima domanda di riscatto (allegando il certificato di laurea), ho lasciato passare due settimane e ho poi chiesto all’INPS un primo aggiornamento. Il 4 giugno, come mostrato nell’immagine allegata, ho ricevuto un messaggio che mi informava che era stata richiesta la documentazione all’università, a conferma del fatto che l’INPS aveva avviato la verifica in base alla sua procedura standard, indipendentemente dal mio certificato.
Evito i dettagli sulle mie successive richieste di informazioni sullo stato della pratica e aggiungo solo che una funzionaria dell'INPS mi ha chiamato per darmele a voce ma ha fatto l’errore di non nascondere il suo numero di cellulare e da allora la sua vita è cambiata. Quando mi serve un Ecocert, un riscatto o una pizza capricciosa, la chiamo e faccio l’ordinazione…

P.S.: la sintesi che hai fatto alla fine nel tuo post è perfetta.
Allegati:
Ringraziano per il messaggio: Cometa

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20/03/2021 11:12 - 20/03/2021 11:22#73050 da Cometa

Domino ha scritto: In conclusione, per rispondere alla domanda sul certificato di laurea ci sono diverse opzioni (lecite, inutili, vietate o illegali): non allegare nulla oppure allegare una dichiarazione sostitutiva o il certificato ante 2011 che non ha la dicitura con il divieto o il certificato post 2011 con la dicitura ufficiale o il certificato post 2011 rimuovendo la dicitura con il divieto…


Domino, io avevo solo chiesto un parere sul certificato di laurea ma tu hai fornito un’ampia panoramica basata su esperienze personali, normative e informazioni raccolte dall’INPS. Non saprei proprio cos’altro si può aggiungere a ciò che hai scritto. Devo quindi ringraziarti ancora una volta per tutto quello che condividi nel forum.

Ci sono utenti che danno un parere senza aver mai usato in pratica quello di cui parlano, altri che si limitano a girare dei link ai siti dell’INPS, ecc. e comunque sono tutti da apprezzare perché danno un aiuto. Tu invece documenti ogni cosa che hai fatto e stavolta la tua consulenza è andata anche oltre, indicando tutte le opzioni “lecite, inutili, vietate o illegali” e come usarle, incluse quelle illegali con la sbianchettatura!!!
In sintesi: se impari la legge, puoi poi decidere se rispettarla o essere “creativo”, ma alla fine ti potrà essere comunque utile averla imparata per arrivare all’obiettivo finale.
Ringraziano per il messaggio: Domino

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20/03/2021 05:32 - 20/03/2021 05:36#73044 da adrobe

Domino ha scritto: Adrobe, le tue considerazioni sono condivisibili ma aggiungo qualche commento. Alla fine del mio precedente post ho elencato le diverse possibilità riguardo ad allegare o non allegare il certificato di laurea e le ho definite lecite, inutili, ecc. ma non ho usato il termine “efficaci” perché lo si scopre solo a posteriori e in base a chi prenderà in carico la pratica in INPS.

Non allegando nulla o allegando la dichiarazione sostitutiva al posto del certificato non si costringe l’INPS a ottenerlo per altra via perché recuperare le informazioni dall’università è comunque un loro obbligo, previsto dalle procedure interne, come mi ha confermato una funzionaria del Conto Individuale della mia sede. In vari uffici INPS ci sono numerose verifiche ispettive a seguito di false attestazioni per le pensioni di invalidità, i sussidi di disoccupazione, i redditi di cittadinanza, ecc., quindi ormai devono stare attenti su ogni autorizzazione.
Con alcuni tool informatici si riescono a creare anche i certificati di laurea “pseudo-originali”. E’ un reato ma viene fatto per le pratiche di assunzioni e altro.

Come ho scritto io stesso, se esiste anche solo una possibilità di trovare un dipendente INPS “poco informato sulle leggi” (e aggiungo anche sulle procedure interne) si può decidere di allegare il certificato nella speranza che renda più rapido l’accoglimento della domanda.
Ci può essere però l’effetto boomerang. Nella mia prima domanda l’assenza dell’indicazione della durata del corso di laurea è stata usata come pretesto dall’INPS per giustificare il ritardo. E la mia amica che aveva protestato perché stava aspettando troppo nonostante avesse allegato il certificato si sentì rispondere che non valeva nulla e poi ebbe il sospetto che, per rappresaglia contro le sue proteste, lasciarono passare altri mesi dicendo che la sua università non rispondeva.

Nelle mie tre domande di riscatto ho sempre allegato qualcosa e per questo ho voluto condividere le mie esperienze ma è bene anche essere informati su ciò che dice la legge. Sarà successo a molti di vedere su un certificato anagrafico o di residenza la dicitura sul divieto di presentazione alle pubbliche amministrazioni ma può capitare di sorprendersi quando lo si trova anche sul certificato di laurea.
Non ci sarebbero questi problemi se la procedura online per il riscatto della laurea fosse simile a quella per l’accredito del servizio militare che fa inserire solo i dati e non gli allegati.


Domino, in passato ti ho già fatto i complimenti per la tua precisione, meticolosità e competenza in materia, arricchita da una spiegazione sopraffina.
Di sicuro da punto di vista strettamente legale hai ragione da vendere, e non mi azzardo a contestare.
Se però è stato coniato il proverbio: l'ottimo è il nemico del buono, qualche ragione in questo Paese ci sarà...

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19/03/2021 19:20#73042 da Domino
Adrobe, le tue considerazioni sono condivisibili ma aggiungo qualche commento. Alla fine del mio precedente post ho elencato le diverse possibilità riguardo ad allegare o non allegare il certificato di laurea e le ho definite lecite, inutili, ecc. ma non ho usato il termine “efficaci” perché lo si scopre solo a posteriori e in base a chi prenderà in carico la pratica in INPS.

Non allegando nulla o allegando la dichiarazione sostitutiva al posto del certificato non si costringe l’INPS a ottenerlo per altra via perché recuperare le informazioni dall’università è comunque un loro obbligo, previsto dalle procedure interne, come mi ha confermato una funzionaria del Conto Individuale della mia sede. In vari uffici INPS ci sono numerose verifiche ispettive a seguito di false attestazioni per le pensioni di invalidità, i sussidi di disoccupazione, i redditi di cittadinanza, ecc., quindi ormai devono stare attenti su ogni autorizzazione.
Con alcuni tool informatici si riescono a creare anche i certificati di laurea “pseudo-originali”. E’ un reato ma viene fatto per le pratiche di assunzioni e altro.

Come ho scritto io stesso, se esiste anche solo una possibilità di trovare un dipendente INPS “poco informato sulle leggi” (e aggiungo anche sulle procedure interne) si può decidere di allegare il certificato nella speranza che renda più rapido l’accoglimento della domanda.
Ci può essere però l’effetto boomerang. Nella mia prima domanda l’assenza dell’indicazione della durata del corso di laurea è stata usata come pretesto dall’INPS per giustificare il ritardo. E la mia amica che aveva protestato perché stava aspettando troppo nonostante avesse allegato il certificato si sentì rispondere che non valeva nulla e poi ebbe il sospetto che, per rappresaglia contro le sue proteste, lasciarono passare altri mesi dicendo che la sua università non rispondeva.

Nelle mie tre domande di riscatto ho sempre allegato qualcosa e per questo ho voluto condividere le mie esperienze ma è bene anche essere informati su ciò che dice la legge. Sarà successo a molti di vedere su un certificato anagrafico o di residenza la dicitura sul divieto di presentazione alle pubbliche amministrazioni ma può capitare di sorprendersi quando lo si trova anche sul certificato di laurea.
Non ci sarebbero questi problemi se la procedura online per il riscatto della laurea fosse simile a quella per l’accredito del servizio militare che fa inserire solo i dati e non gli allegati.
Ringraziano per il messaggio: Cometa

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