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Copertura contributiva a fine carriera

21/03/2021 13:51#73080 da ginomissile
Risposta da ginomissile al topic Copertura contributiva a fine carriera
Grazie davvero Domino per le indicazioni. Ringrazio anche il Forum, che non conoscevo: ho trovato più competenza e cortesia qui che non nei consulenti che ho incaricato (e pagato!) senza avere altro risultato che quello dato dal CaRPe, che sto cercando di capire come utilizzare.
Adesso leggo i post che mi hai indicato e, nel caso, approfitto ancora della tua competenza ed esperienza.
Grazie ancora e saluti

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20/03/2021 21:27#73074 da Domino
Risposta da Domino al topic Copertura contributiva a fine carriera

ginomissile ha scritto: Ho letto con interesse una discussione nella quale si parla di un caso di iscrizione alla gestione artigiani/commercianti a ‘fine carriera’, che consentirebbe di avere la copertura contributiva con un costo più accettabile (circa 3,800 euro per un anno di copertura se ho capito bene). Non essendo del mestiere mi chiedo se sia possibile l’apertura di una posizione nella gestione art/comm senza avere una attività/professionalità da mettere in campo? Cioè, è configurabile l’apertura di una posizione in questa gestione che sia principalmente strumentale al versamento dei contributi relativi?


Buonasera Gino, l’apertura della P.IVA e l’iscrizione nella gestione artigiani e commercianti, dopo una lunga carriera con lavoro dipendente ha due vantaggi (che non si conseguono con altre soluzioni). Se c’è la possibilità di riscattare la laurea lo si può fare con un considerevole risparmio (nel mio caso è stato 100K) e inoltre, anche senza riscatto, permette di completare la posizione contributiva pagando l’importo da te indicato (circa 3.800€/anno), inferiore a quanto sarebbe necessario con i versamenti volontari.
Come ho già scritto in altre discussioni, da punto di vista fiscale l’Agenzia delle Entrate non solleva alcuna questione se si apre una P.IVA e non si produce alcun reddito.
Ma dal punto di vista previdenziale, riguardo alle fatture da emettere, un paio di patronati mi hanno detto (cito testualmente): “ci potrebbero essere verifiche ispettive da parte dell’INPS per valutare eventuali forme di elusione e anche se, a rigore, non dovrebbe esserci l’obbligo di generare reddito e produrre fatture potrebbe essere opportuno emetterne qualcuna, sia pure in modo limitato”.
Vale quindi la pena di seguire questo suggerimento e quindi è importante scegliere un codice ATECO coerente con l’attività che si intende svolgere e che offre la possibilità di emettere alcune fatture.
L’importante è scegliere con cura il codice ATECO che caratterizza la propria attività da artigiano o commerciante. E’ artigiano un falegname o chi fa mestieri simili che richiedono locali e macchinari ma gli artigiani sono anche altro: basta analizzare l’elenco dei codici Ateco per trovare facilmente un’attività che può ricollegarsi al precedente lavoro dipendente oppure ad un hobby o a un interesse personale.
Ci sono inoltre degli adempimenti legati alla iscrizione della propria ditta individuale nel registro delle imprese: si può fare tutto da soli se si diventa familiari con le procedure oppure, più semplicemente, ci si affida ad un consulente del lavoro o commercialista e non si hanno altre incombenze.

C’è una discussione dedicata al riscatto della laurea che però riprende anche i concetti sopra esposti e fornisce informazioni generali sulla gestione artigiani e commercianti.
Se ti possono essere utili ti allego due link.

Nel seguente post (molto lungo e complesso) se riesci a ignorare gli argomenti sul riscatto e sulla simulazione del suo costo puoi approfondire alcuni aspetti sui contributi di artigiani e commercianti:

www.pensionioggi.it/forum/pensioni/10659...carpe?start=54#71064

Nella stessa discussione, nel seguente post (e in quelli che lo precedono cronologicamente) c’è invece una panoramica sui codici ATECO

www.pensionioggi.it/forum/pensioni/10659...carpe?start=18#72160

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20/03/2021 19:34#73070 da ginomissile
Copertura contributiva a fine carriera è stato creato da ginomissile
Buongiorno a tutti, sono Gino e sono nuovo del forum e soprattutto ‘dei forum’, quindi mi scuso in anticipo se il mio intervento non dovesse rispettare tutte le regole previste da questa community.
Alla fine di quest’anno mia moglie terminerà l’attuale rapporto di lavoro dipendente potendo far valere 38 anni di contribuzione. Abbiamo valutato la possibilitá di coprire gli anni mancanti alla maturazione del diritto alla pensione anticipata (41anni e 10 mesi) con la contribuzione volontaria, ma il costo relativo è per noi insostenibile.
Ho letto con interesse una discussione nella quale si parla di un caso di iscrizione alla gestione artigiani/commercianti a ‘fine carriera’, che consentirebbe di avere la copertura contributiva con un costo più accettabile (circa 3,800 euro per un anno di copertura se ho capito bene).
Non essendo del mestiere mi chiedo se sia possibile l’apertura di una posizione nella gestione art/comm senza avere una attività/professionalità da mettere in campo? Cioè, è configurabile l’apertura di una posizione in questa gestione che sia principalmente strumentale al versamento dei contributi relativi?
Non è nostro obiettivo quello di aumentare l’importo della pensione, ma solo quello di maturare il diritto. A parte quanto detto qui sopra, dovendo pagare i contributi per poco meno di 4 anni, ci sono a vostro parere altre soluzioni che hanno un costo sostenibile?
Ringrazio fin d’ora chi vorrà rispondere e saluto.

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