diritto alla normativa ante legge Fornero

La riforma Fornero, non ha portato sostanziali modifiche per quanto riguarda la decorrenza della pensione di vecchiaia uomini.
I requisiti ante Fornero erano i seguenti: 65 anni d'età,20 anni di contributi,  finestra di dodici mesi e incremento dovuto alla speranza di vita.
I requisiti post Fornero sono 66 anni d'età,20 di contributi, abolita la finestra di dodici mesi e conferma dell'incremento dovuto alla speranza di vita ex lege 111/2011.
Quindi attualmente il requisito anagrafico è stabilito a 67 anni. Ripeto ci sono state nove salvaguardie, ma coloro(uomini) che non hanno maturato almeno 35 anni di contributi non potevano beneficiarne, indipendentemente da quanto stabilito dalla Corte Costituzionale.

quando ho smesso di lavorare il diritto al pensionamento era ai 65 anni , e con questi dati ho attuato la mia scelta . Se poi la riforma intervenuta ha portato cambiamenti peggiorativi , il cittadino non più possibilitato alla libera scelta, se continuare a lavorare o no in quanto fuoriuscito dal sistema lavorativo sarebbe ingiustamente punito nei suoi diritti ,come prevede anche la Corte Costituzionale . Qui si parla di cittadino che è fuoriuscito dal mondo del lavoro prima della riforma Fornero e non di cittadino che lavora e può decidere se continuare a lavorare, libero di prendersi la sua decisione . Se non ci fossero dei paletti fermi ,attraverso altre riforme potrei avere la pensione a 75 anni non avendo alcuna possibilità di difendermi . Mi ripeto : la mia decisione si è basata sui punti fermi previsti nel 2008 ,nulla pretendo e ho preteso se non attendere il compimento dei 65 anni

quando ho smesso di lavorare il diritto al pensionamento era ai 65 anni , e con questi dati ho attuato la mia scelta . Se poi la riforma intervenuta ha portato cambiamenti peggiorativi , il cittadino non più possibilitato alla libera scelta, se continuare a lavorare o no in quanto fuoriuscito dal sistema lavorativo sarebbe ingiustamente punito nei suoi diritti ,come prevede anche la Corte Costituzionale . Qui si parla di cittadino che è fuoriuscito dal mondo del lavoro prima della riforma Fornero e non di cittadino che lavora e può decidere se continuare a lavorare, libero di prendersi la sua decisione . Se non ci fossero dei paletti fermi ,attraverso altre riforme potrei avere la pensione a 75 anni non avendo alcuna possibilità di difendermi . Mi ripeto : la mia decisione si è basata sui punti fermi previsti nel 2008 ,nulla pretendo e ho preteso se non attendere il compimento dei 65 anni

quando ho smesso di lavorare il diritto al pensionamento era ai 65 anni , e con questi dati ho attuato la mia scelta . Se poi la riforma intervenuta ha portato cambiamenti peggiorativi , il cittadino non più possibilitato alla libera scelta, se continuare a lavorare o no in quanto fuoriuscito dal sistema lavorativo sarebbe ingiustamente punito nei suoi diritti ,come prevede anche la Corte Costituzionale . Qui si parla di cittadino che è fuoriuscito dal mondo del lavoro prima della riforma Fornero e non di cittadino che lavora e può decidere se continuare a lavorare, libero di prendersi la sua decisione . Se non ci fossero dei paletti fermi ,attraverso altre riforme potrei avere la pensione a 75 anni non avendo alcuna possibilità di difendermi . Mi ripeto : la mia decisione si è basata sui punti fermi previsti nel 2008 ,nulla pretendo e ho preteso se non attendere il compimento dei 65 anni

Confermo quanto già risposto da Nicola . Lei non aveva alcun diritto acquisito in quanto alla data di entrata in vigore della riforma non aveva maturato l'età pensionabile allora prevista .

mi scusi , la domanda era se chi ha smesso di lavorare prima della riforma Fornero e avendo 32anni di contributi potesse accedere alla pensione al compimento dei 65 anni come previsto dalla normativa in vigore al termine dell'attività lavorativa , avvenuta nel 2008. La Corte Costituzionale , ricorda il "Principio di affidamento" secondo il quale il cittadino ha il diritto costituzionalmente garantito di fare affidamento sui diritti che l'ordinamento giuridico gli riconosce e sui quali conseguentemente il cittadino ha organizzato la propria vita e ha fatto scelte personali, familiari , professionali, economiche. Credo anche che il mio stato in essere ,ante la riforma Fornero possa configurarsi tra i "rapporti esauriti" : va sempre salvaguardata "la certezza del diritto" nel senso che non si possono toccare situazioni giuridiche irrevocabili e rapporti esauriti. In poche parole chiedo : può una legge modificare le norme con le quali ho deciso di lasciare il lavoro ?