Rigetto domanda pensione vecchiaia

Tutta la sua contribuzione si colloca in data posteriore al 1 gennaio 1996.
Il calcolo della sua pensione avviene interamente con il computo contributivo.
Di conseguenza per quanto riguarda la sua posizione previdenziale non è possibile prescindere dalla Circolare INPS n. 35/2012 ai fini del diritto a decorrenza pensionistica.

Questa al par. 1.2 prevede che il diritto a pensione di vecchiaia si consegue con:b) 70 anni di età e 5 anni di contribuzione “effettiva”, a prescindere dall’importo della pensione.Ai fini del requisito di 5 anni di contribuzione si precisa che è utile solo la contribuzione effettivamente versata (obbligatoria, volontaria, da riscatto) con esclusione di quella accreditata figurativamente a qualsiasi titolo.Questa al par. 2.2 prevede che il diritto a pensione di vecchiaia si consegue :al compimento di 63 anni, a condizione che risultino versati e accreditati almeno 20 anni di contribuzione “effettiva” e che l'ammontare mensile della prima rata di pensione risulti essere non inferiore ad un importo soglia mensile, pari per l'anno2012 a2,8 volte l'importo mensile dell'assegno sociale di cui all'articolo 3, commi 6 e 7, della legge 8 agosto 1995, n. 335.
Ai fini del computo dei 20 anni di contribuzione “effettiva” è utile solo la contribuzione effettivamente versata (obbligatoria, volontaria, da riscatto) con esclusione di quella accreditata figurativamente a qualsiasi titolo.

Nel primo caso non può accedere a pensione perché non ha compiuto 70 anni, poi aumentati a 71 per incremento dovuto alla speranza di vita.Nel secondo caso non può accedere a pensione perché se esclude la contribuzione figurativa non ha maturato 20 anni di contributi, anche se ha almeno 63 anni d'età.
Passiamo ora alla NASPI.
La domanda deve essere presentata entro il termine perentorio di 68 giorni intercorrenti dalla data del licenziamento.
La NASPI è coperta da contributi figurativi. Ma questi nel suo caso non le permettono di maturare quei 20 anni di contributi per i motivi sopra indicati. Né durante la NASPI può essere autorizzata a versare contributi volontari, perché periodo già coperto da contribuzione. In ogni caso la NASPI le garantirebbe, per un periodo che pari alla metà dei contributi versati negli ultimi quattro anni un reddito seppur minimo.
Mi faccia saper se il mio messaggio è chiaro e verifichi nelle competenti sedi la mia risposta.
 

No, prima del 1996 non ho contributi da lavoro versati…

Le ho fatto una domanda che ritengo importante. Lei mi risponde con due domande...

Oppure potrebbe essere il caso che le maternità essendo antecedenti al 1 gennaio 1996, possano valere figurativamente e farmi rientrare nel sistema misto?

Quindi la persona del patronato ha sbagliato a farmi fare la domanda e dovrò quindi usufruire della Naspi per raggiungere le 1.040 settimane utili?

Estraggo da Circolare INPS n. 35/2012 par. 2.2 riguardante soggetti, così come lei, con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996:accederanno a pensione al compimento di 63 anni, a condizione che risultino versati e accreditati almeno 20 anni di contribuzione “effettiva” e che l'ammontare mensile della prima rata di pensione risulti essere non inferiore ad un importo soglia mensile, pari per l'anno2012 a2,8 volte l'importo mensile dell'assegno sociale di cui all'articolo 3, commi 6 e 7, della legge 8 agosto 1995, n. 335.Ai fini del computo dei 20 anni di contribuzione “effettiva” è utile solo la contribuzione effettivamente versata (obbligatoria, volontaria, da riscatto) con esclusione di quella accreditata figurativamente a qualsiasi titolo.Le chiedo se  in data antecedente al 1 gennaio 1996 abbia versato contributi, così come sembra, visto che da quanto scrive la sua pensione è interamente contributiva.