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Richiesta di restituzione somme da parte dell'INPS

04/09/2025 16:14#80111 da Nicola54
Dove scrive:
"Tuttavia mia suocera dopo essere andata in pensione nel 2000, ha continuato a lavorare nel suo negozio e a versare circa 3000 euro l'anno di contributi all'inps fino al 2022 anno della morte, senza mai aver fatto richiesta di aggiornamento della pensione alla luce dei maggiori contributi versati".
La signora trascorsi 5 anni dalla decorrenza della pensione(2 anni se raggiunto requisito anagrafico vecchiaia) avrebbe dovuto presentare domanda di supplemento. Questa prestazione  non viene riconosciuta d'ufficio.Poiché ha lavorato 22 anni post pensione avrebbe dovuto percepire almeno 4 supplementi di pensione. Perché non è mai stata presentata domanda?
Ciò premesso(estraggo dal sito INPS) le quote di pensione maturate e non riscosse in vita dal pensionato entrano nell'asse ereditario e sono trasmissibili agli eredi secondo la disciplina comune del diritto civile in materia di eredità.Esse spettano:
        al coniuge superstite;
        in mancanza del coniuge, ai figli viventi al momento della morte del pensionato;
        in mancanza di coniuge e figli, agli altri eredi legittimi o testamentari.

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01/09/2025 18:28 - 03/09/2025 08:22#80106 da cochise
se il calcolo inps dovesse risultare sovrastimato , è importante sapere che inps, a differenza del pensionato che ha soli tre anni di tempo per far regolarizzare il calcolo (iter amministrativo: domanda di ricostituzione>ricorso>azione legale), può rettificare l’importo pensione anche dopo 30 anni ma se la rettifica è antecedente alla trasformazione in definitiva, può richiedere il recupero indebiti, se il ricalcolo si verifica post trasformazione in definitiva (eseguono verifiche a campione anche dopo diversi anni) NON PUO’ richiedere il recupero indebiti, come previsto dall’art 13 L.412/91 e ribadito dalla circolare 31/2006.
Però gli inpsini ci provano perchè sul recupero indebiti i dirigenti beccano dei premi, rischiando anche la tentata truffa ( un po’ come avveniva per i servizi che i clienti si trovavano addebitati senza richiesta).
Poiichè siamo in presenza, quasi certamente, di calcoli pensione definitivi credo che inps potrebbe solo aggiornare i ratei futuri (ovviamente non in questo caso),ma non può richiedere arretrati perchè non vi è dolo da parte dell'assicurato e l'erroreèin capo ad inps.
Io risponderei, preferibilmente a mezzo pec o tramite patronato, citando la legge e la circolare che dovrebbero ben conoscere.
P.S. sarebbe di interesse comune conoscere la risposta inps e l'esito finale

Grande Guerriero e Capo Apache, membro storico di PensioniOggi.it
Ringraziano per il messaggio: fab63, giampa64

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01/09/2025 14:22#80105 da fab63
Tre anni fa è morta mia suocera.
L'altra settimana è arrivata a mia moglie una raccomandata dell'INPS nella quale si chiede la restituzione di circa 7000 euro perchè l'inps ha sbagliato il calcolo della pensione che erogava a beneficio di mia suocera dandole più soldi di quelli che le spettavano.
In realtà le pensioni erano 2, una di reversibilità del marito che percepiva dal 1992 e una dei commercianti per la sua attività commerciale (negozio) che ha cominciato a percepire nel 2000. 
Ora io non so se quello che scrive l'inps sia vero oppure no, ma mi voglio fidare ed ammettere che lo sia.
Tuttavia mia suocera dopo essere andata in pensione nel 2000, ha continuato a lavorare nel suo negozio e a versare circa 3000 euro l'anno di contributi all'inps fino al 2022 anno della morte, senza mai aver fatto richiesta di aggiornamento della pensione alla luce dei maggiori contributi versati.
Ora mi chiedo: l'inps oggi ci chiede 7000 euro perchè si è sbagliato a fare i conti, ma si tiene però gli oltre 60000 euro che mia suocera ha versato in più, senza chiedere adeguamenti alla sua pensione.
Se non c'è modo si recuperare parte di quei contributi, non esiste almeno il modo di fare "pari e patta" ed evitare di incassare oltre al danno di aver sprecato 60000 euro anche la beffa di doverne pagare altri 7000?

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