Invalido Artigiano: Sistema retributivo, contributivo? Gestione Separata? integrazione al trattamento minimo?

Dimenticato di dire che in base alla legge n. 335 del 1995 a quanto pare esistono cittadini di serie B che non hanno diritto all'integrazione al minimo cioè quelli che come me sono stati inseriti come pensione esclusivamente contributiva. Anche questa cosa mi pare un assurdità cioè la modifica ad una legge sul trattamento minimo (n.463-1983 art. 6) che era stata creata con l'obiettivo di garantire "un minimo vitale" per chi ha una pensione insufficiente.

Allora cerco di essere chiaro: ho un impresa artigiana dal 2002, nel 2009 ho avuto un incidente e nonostante l'invalidità conseguita (75%) ho voluto continuare a lavorare. La mia situazione si è aggravata e nel dicembre 2014 ho chiuso la partita iva e nel gennaio 2015 fatto due richieste all' inps:
1) pensione IO/ART
2) aggravamento al 100%

La pensione IO/ART è stata emanata a marzo 2015 in modalità provvisoria di 194€, mentre l'invalidità civile è stata riconosciuta al 100% ad aprile 2015. Tanto è che a maggio ho fatto richiesta di ricostituzione reddituale che è stata fatta.
Restavo in attesa che si definisse la IO/ART adeguandola al trattamento minimo.
Cosa che non è avvenuta in quanto l'INPS con una comunicazione di luglio 2015 mi conferma che non mi devono altro. Informandomi mi accorgo che 2 brevi esperienze lavorative da dipendente in gestione separata nel 1996 e nel 1998 hanno permesso all'ente di categorizzare la pensione IO/ART come contributiva. E' possibile tutto questo? A me era stato sempre detto anche dal patronato che mi spettava l'integrazione al minimo in quanto artigiano.