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pensione a 64 anni per i nati nel 1952

05/02/2016 00:28#25421 da giorgione
Risposta da giorgione al topic pensione a 64 anni per i nati nel 1952
Sergio ti conviene costituire un comitato ad hoc per riunire gli interessati. Il problema è che tutti sono sparsi e non riescono a fare comunella. Questo forum ha contribuito a risolvere il problema di alcuni esodati e delle penalizzazioni grazie all'unione dei diretti interessati. Noi (pablito, Arsenale ed Enrico) siamo pronti ad ospitare e dare visibilità a questa legittima e condivisibile doglianza.

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04/02/2016 11:33#25403 da sergio22041952
Risposta da sergio22041952 al topic pensione a 64 anni per i nati nel 1952
Buongiorno a tutti,
è una vera mascalzonata di stampo bizantino la circolare inps 35 del 2012 e relativo messaggio 219/2013 che richiedono, tra i requisiti necessari, l’essere stati lavoratori dipendenti alla data del 28/12/2011 per poter usufruire del pensionamento anticipato a 64 anni! Capisco si debbano mettere degli spartiacque nello stabilire le regole, ma questa cosa non era presente nel decreto legge del 2011, è stata aggiunta motu proprio dall’inps, con una interpretazione forse capziosamente lessicale, ma sbagliata nella sostanza e che tradisce lo spirito della legge. Facciamo qualche esempio.
Un lavoratore dipendente privato nato nel 1952 che avesse lavorato per 36 e più anni (versando i contributi) ma fosse stato licenziato nel mese di novembre 2011 non avrebbe diritto ad andare in pensione anticipata a 64 anni. Un lavoratore che ha lavorato per tutta la vita come autonomo ma che, per ipotesi, avesse ottenuto nel solo mese di dicembre 2011 un contratto a tempo determinato invece ci potrebbe andare?
A mio parere, e credo anche nella testa dei legislatori, si sarebbe dovuto tener conto dell'AMMONTARE dei contributi versati dal lavoratore dipendente del settore privato e vedere se questi raggiungano quota 36 o meno, non stabilire una data, quella del 28/12/2011, come assurdo, artificioso e ingiusto parametro.
Se per ipotesi io fossi nato alle ore 0.5 del 1/1/1952 mentre il mio fratello gemello fosse nato alle ore 23.58 del 31/12/1951, lui sarebbe andato tranquillamente in pensione a 60 anni, io….quasi 7 anni dopo, e per una legge varata pochi giorni prima che io maturassi il diritto al pensionamento!! I nostri legislatori accortasi di questa enormità hanno inserito, unica deroga dei genii della ditta fornero & C, una clausola per i nati nel 1952 permettendo loro, qualora avessero maturato i requisiti di età e contribuzione inps settore privato entro il 31/12/2012, di poter andare in pensione a 64 anni (+ i 7 mesi attuali di aspettativa di vita). Interviene poi l’inps del signor mastropasqua e dice che non basta aver versato TUTTI i contributi richiesti e aver compiuto 60 anni nel corso del 2012, ma che bisognava essere al 28/12/2011 anche nella condizione di lavoratori dipendenti, tagliando così fuori la platea delle donne casalinghe che avevano lavorato in gioventù e tutti coloro che al 28/12/2011 non erano più nella condizione di lavoratori dipendenti, perché la peggior crisi economica moderna del nostro Paese ne aveva fatto dei disoccupati o dei lavoratori autonomi.
Fino a dicembre 2015 ero convinto di maturare i requisiti per andare in pensione nel corso del 2016 (nel corso dell’estate un patronato, a cui ho versato pure 20 euro, mi aveva assicurato che sarei andato in pensione al compimento dei 64 anni e che avrei percepito la pensione addirittura dal mese successivo – manco sapevano dell’aspettativa di vita!-), adesso tutto mi ricrolla addosso.
Ho scritto ai 43 componenti della Commissione Lavoro della Camera e le uniche 2 che si sono degnate di rispondere sono Maria Luisa Gnecchi ed Anna Giacobbe, entrambe del PD. La Gnecchi ha preparato una proposta di risoluzione da presentare in commissione affinchè il governo emani una semplice correzione amministrativa che corregga la scorrettezza della circolare 35 dell’inps, in quanto assurda, pretestuosa e palesemente incoerente con lo spirito della deroga fornero. Adesso io non discuto l’onestà personale della Gnecchi e la ringrazio veramente di cuore per il suo lavoro a difesa dei diritti delle persone massacrate dalla legge fornero, ma temo tutto questo suo lavoro possa essere semplicemente funzionale al solito cinico gioco di squadra partitico, e che il governo non farà un bel niente a questo proposito.
E’ vero che ci vorranno 6 mesi prima che un nato nel 1952 possa andare in pensione, ed è altrettanto vero che i nostri lungimiranti governi hanno un orizzonte temporale che va dal mattino alla sera dello stesso giorno, ma tutti questi mesi sono un’era geologica per i mal di pancia e le sofferenze psicologiche e materiali di tante persone già da troppo tempo in affanno. Cose del genere avvenissero in Francia ci sarebbero sommosse, vedremmo i “whiteblock” rovesciare i cassonetti, noi invece facciamo due battute, ci scaldiamo in discussioni da bar (o da web)e tutto finisce lì….
Nati nel 1952 SVEGLIA!!!! Dobbiamo organizzarci, magari tornare in piazza come quando eravamo giovani, adire magari collettivamente le vie legali, fare casino, altrimenti questi ci inchiappettano nuovamente!!!!
Con la storia della pensione rimandata e non percepita ho già contribuito al “risanamento” delle pubbliche finanze con una cifra ENORME per le mie finanze personali; capisco che i giovani avranno una pensione da fame ma dobbiamo essere solo noi a pensare alle generazioni future e a porre rimedio alle nefandezze del passato? I diritti acquisiti di lorsignori non si toccano, i rappresentanti del popolo sovrano se ne stanno in Parlamento come pesci in barile aspettando solo di maturare il loro vitalizio, non sfalciano le pensioni d’oro e certi privilegi che gridano vendetta al cospetto del cielo, e poi negano i diritti a povere persone che avrebbero legittimamente maturato i requisiti richiesti dall’unica deroga concessa alla legge fornero e che magari sono lì, senza lavoro e senza pensione, da tanti anni!!!!
Sergio
Ringraziano per il messaggio: giorgione

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02/02/2016 18:06#25351 da giorgione
Risposta da giorgione al topic pensione a 64 anni per i nati nel 1952

Francesco1111 ha scritto: GRANDE TRUFFA INPS AI NATI NEL 1952
L’ISTITUTO HA DELIBERATAMENTE INTERPRETATO LA LEGGE A MODO SUO
SPERO SIA SOLO L’ERRORE DEL SOLITO ‘’IMPIEGATO’’. DIVERSAMENTE E’ DA DENUNCIA:

IL TESTO DI LEGGE DAL SITO UFFICIALE
DECRETO-LEGGE 6 dicembre 2011, n. 201

15-bis. In via eccezionale, per i lavoratori dipendenti del settore
privato le cui pensioni sono liquidate a carico dell'assicurazione
generale obbligatoria e delle forme sostitutive della medesima:
a) i lavoratori che abbiano maturato un'anzianita' contributiva
di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 i quali avrebbero
maturato, prima dell'entrata in vigore del presente decreto, i
requisiti per il trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012
ai sensi della tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243,
e successive modificazioni, possono conseguire il trattamento della
pensione anticipata al compimento di un'eta' anagrafica non inferiore
a 64 anni;
b) le lavoratrici possono conseguire il trattamento di vecchiaia
oltre che, se piu' favorevole, ai sensi del comma 6, lettera a), con
un'eta' anagrafica non inferiore a 64 anni qualora maturino entro il
31 dicembre 2012 un'anzianita' contributiva di almeno 20 anni e alla
medesima data conseguano un'eta' anagrafica di almeno 60 anni.


ED ECCO LA CIRCOLARE INTERNA INPS N.35 DEL 14-3-2012
Le predette disposizioni si applicano ai lavoratori ed alle lavoratrici che alla data di entrata in vigore della legge di conversione con modifiche del decreto in esame (28 dicembre 2011) svolgono attività di lavoro dipendente nel settore privato, a prescindere dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.

Ai fini dell’identificazione dei soggetti ai quali sono applicabili le disposizioni eccezionali in esame rileva la natura giuridica privata del rapporto di lavoro.

Al requisito anagrafico di 64 anni, si applica l’adeguamento agli incrementi della speranza di vita di cui all’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

QUESTO SIGNIFICA CHE SE A FINE ANNO NON STAVI LAVORANDO OLTRE AD
AVER PERSO IL LAVORO SI PERDE ANCHE LA PENSIONE PER ALTI 3 ANNI.

COMPLIMENTI!!!


Mia moglie, nata il 28 settembre 1952 ha lavorato fino al 1987 accumulando 20 anni di contributi, ha poi dovuto lasciare il lavoro per una forzatura della ditta che la obbligava a un trasferimento di sede e inserimento in tre turni lavorativi, insostenibile proposta con due figli da seguire. in seguito non ha più trovato impiego e si è dedicata al lavoro di casalinga.
Praticamente per 30 anni è rimasta esodata ed in attesa della pensione che si è vista spostare sempre più in la fino all'arrivo della sig. Fornero che per fare cassa ha pensato bene di negare i diritti ai prossimi pensionati.

Ne è venuto fuori che avrebbe perso per pochi giorni il diritto alla pensione a 60 anni con una penalizzazione di 7 anni.

dopo di che' è stata apportata una modifica al decreto
legge per la quale avrebbe dovuto essere 'salvata' a 64 anni purchè si fossero maturati 20 anni di contributi entro il 2012.
Ora 2016 dove naturalmente chi compie gli anni ne fa 64,
l'INPS comincia a non riportare più nel suo sito l'eccezione alla legge e nega il diritto facendosi carico di una interpretazione alla legge stessa fornita in una circolare interna a marzo del 2012.

Ora Vi chiedo:

E' corretto che l'istituto dia una sua interpretazione
alla legge in modo penalizzante, inserendo clausole non indicate dal decreto?

Stando a questo un cittadino che ha versato per 20 anni
che però era in forza lavorativa a dicembre 2011 è diverso da quello che ha perso il lavoro in precedenza?

Forse non sono al corrente di qualche altra indicazione governativa oppure è la solita fregatura?

l'interpretazione della frase ''per i lavoratori dipendenti del settore privato'' significa tutto e non significa niente.
Nel caso specifico mia moglie ha sempre lavorato come dipendente del settore privato, ma al momento disoccupata.

E' evidente che la modifica non comportava clausola del genere anche perché se qualcuno accende il cervello e prova a fare 1 piu' 1 si renderà conto che chi lavorava a dicembre, per maturare l'anzianita' richiesta al 2012, nel 2016 avrebbe compiuto 39 anni se uomo e 24 se donna e avrebbe avuto accesso ad altri meccanismi più aspettative di vita, la clausola inserita da Fornero,doveva o non doveva servire a diminuire l'impatto per i nati nel 52 ?

Forse sarebbe opportuno che i nostri Ministri cominciassero a farsi qualche domanda e provare a darsi qualche risposta intelligente, se ci riescono.


Mi sembra di vivere in un pianeta parallelo dove qualcuno usa le virgole per fregare il prossimo.


E' la fregatura del sistema previdenziale italico. La conosciamo molto bene quella norma e quella circolare. Non bastava la Fornero perchè ci sono anche altri attori che occultamente ti mettono altri paletti. Purtroppo c'è poco da fare a meno di fare causa all'Inps.

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02/02/2016 17:43#25350 da Francesco1111
Risposta da Francesco1111 al topic pensione a 64 anni per i nati nel 1952
Vorrei far notare quanto segue:

le lavoratrici possono conseguire il trattamento di vecchiaia oltre che, se piu' favorevole, ai sensi del comma 6, lettera a),

Vi riporto il comma:

a. 62 anni per le lavoratrici dipendenti la cui pensione e'
liquidata a carico dell'AGO e delle forme sostitutive della medesima.
Tale requisito anagrafico e' fissato a 63 anni e sei mesi a decorrere
dal 1° gennaio 2014, a 65 anni a decorrere dal 1° gennaio 2016 e 66
anni a decorrere dal 1° gennaio 2018. Resta in ogni caso ferma la
disciplina di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema
pensionistico agli incrementi della speranza di vita ai sensi
dell'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito,
con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122;

se leggete attentamente anche qui compare la stessa frase '' per le lavoratrici dipendenti''
ALLORA??? come la interpretano i nostri furbetti dell'INPS??
se alla data sei disoccupata PERDI IL DIRITTO??

Complimenti!!!!

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02/02/2016 17:01#25349 da Francesco1111
pensione a 64 anni per i nati nel 1952 è stato creato da Francesco1111
GRANDE TRUFFA INPS AI NATI NEL 1952
L’ISTITUTO HA DELIBERATAMENTE INTERPRETATO LA LEGGE A MODO SUO
SPERO SIA SOLO L’ERRORE DEL SOLITO ‘’IMPIEGATO’’. DIVERSAMENTE E’ DA DENUNCIA:

IL TESTO DI LEGGE DAL SITO UFFICIALE
DECRETO-LEGGE 6 dicembre 2011, n. 201

15-bis. In via eccezionale, per i lavoratori dipendenti del settore
privato le cui pensioni sono liquidate a carico dell'assicurazione
generale obbligatoria e delle forme sostitutive della medesima:
a) i lavoratori che abbiano maturato un'anzianita' contributiva
di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 i quali avrebbero
maturato, prima dell'entrata in vigore del presente decreto, i
requisiti per il trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012
ai sensi della tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243,
e successive modificazioni, possono conseguire il trattamento della
pensione anticipata al compimento di un'eta' anagrafica non inferiore
a 64 anni;
b) le lavoratrici possono conseguire il trattamento di vecchiaia
oltre che, se piu' favorevole, ai sensi del comma 6, lettera a), con
un'eta' anagrafica non inferiore a 64 anni qualora maturino entro il
31 dicembre 2012 un'anzianita' contributiva di almeno 20 anni e alla
medesima data conseguano un'eta' anagrafica di almeno 60 anni.


ED ECCO LA CIRCOLARE INTERNA INPS N.35 DEL 14-3-2012
Le predette disposizioni si applicano ai lavoratori ed alle lavoratrici che alla data di entrata in vigore della legge di conversione con modifiche del decreto in esame (28 dicembre 2011) svolgono attività di lavoro dipendente nel settore privato, a prescindere dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.

Ai fini dell’identificazione dei soggetti ai quali sono applicabili le disposizioni eccezionali in esame rileva la natura giuridica privata del rapporto di lavoro.

Al requisito anagrafico di 64 anni, si applica l’adeguamento agli incrementi della speranza di vita di cui all’art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

QUESTO SIGNIFICA CHE SE A FINE ANNO NON STAVI LAVORANDO OLTRE AD
AVER PERSO IL LAVORO SI PERDE ANCHE LA PENSIONE PER ALTI 3 ANNI.

COMPLIMENTI!!!


Mia moglie, nata il 28 settembre 1952 ha lavorato fino al 1987 accumulando 20 anni di contributi, ha poi dovuto lasciare il lavoro per una forzatura della ditta che la obbligava a un trasferimento di sede e inserimento in tre turni lavorativi, insostenibile proposta con due figli da seguire. in seguito non ha più trovato impiego e si è dedicata al lavoro di casalinga.
Praticamente per 30 anni è rimasta esodata ed in attesa della pensione che si è vista spostare sempre più in la fino all'arrivo della sig. Fornero che per fare cassa ha pensato bene di negare i diritti ai prossimi pensionati.

Ne è venuto fuori che avrebbe perso per pochi giorni il diritto alla pensione a 60 anni con una penalizzazione di 7 anni.

dopo di che' è stata apportata una modifica al decreto
legge per la quale avrebbe dovuto essere 'salvata' a 64 anni purchè si fossero maturati 20 anni di contributi entro il 2012.
Ora 2016 dove naturalmente chi compie gli anni ne fa 64,
l'INPS comincia a non riportare più nel suo sito l'eccezione alla legge e nega il diritto facendosi carico di una interpretazione alla legge stessa fornita in una circolare interna a marzo del 2012.

Ora Vi chiedo:

E' corretto che l'istituto dia una sua interpretazione
alla legge in modo penalizzante, inserendo clausole non indicate dal decreto?

Stando a questo un cittadino che ha versato per 20 anni
che però era in forza lavorativa a dicembre 2011 è diverso da quello che ha perso il lavoro in precedenza?

Forse non sono al corrente di qualche altra indicazione governativa oppure è la solita fregatura?

l'interpretazione della frase ''per i lavoratori dipendenti del settore privato'' significa tutto e non significa niente.
Nel caso specifico mia moglie ha sempre lavorato come dipendente del settore privato, ma al momento disoccupata.

E' evidente che la modifica non comportava clausola del genere anche perché se qualcuno accende il cervello e prova a fare 1 piu' 1 si renderà conto che chi lavorava a dicembre, per maturare l'anzianita' richiesta al 2012, nel 2016 avrebbe compiuto 39 anni se uomo e 24 se donna e avrebbe avuto accesso ad altri meccanismi più aspettative di vita, la clausola inserita da Fornero,doveva o non doveva servire a diminuire l'impatto per i nati nel 52 ?

Forse sarebbe opportuno che i nostri Ministri cominciassero a farsi qualche domanda e provare a darsi qualche risposta intelligente, se ci riescono.


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